STAMPA – Accade (non solo) in serie A

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Sampdoriacoldenteavvelenato Rossi:«Nonsiamoancorasalvi» (Il Giornale di Sicilia)

“«Quando si esce dal campo e lamaglia è sudata la gente lo apprezza». Così Delio Rossi dopo la sconfitta, immeritata, di mercoledì sera al “Ferraris” contro l’Inter. Ma il calcio non è una scienza esatta, anzi non è nemmeno una scienza e, di conseguenza, assolutamente inesatta. E quando succede di perdere partite come quella control’Inter l’amarezzaèdoppia, solo in parte mitigata dagli applausi dell’intero stadio. Così, ieri pomeriggio, la truppa di Rossi ha ripreso a sudare al “Mugnaini” di Bogliasco in vista della sfida di domenica al “Ferraris” (ore 15) contro il Palermo di Sannino.

Furia Petkovic «Cose strane nelle ultime gare» (La Gazzetta dello Sport)

“«Non voglio pensare che l’Uefa ce l’abbia con noi. Perché 2 espulsioni e 4 rigori subiti in 5 partite?»

“Inferno doveva essere e inferno è stato. Non per i tifosi, però. Ma per la Lazio e Vladimir Petkovic, che in un colpo perdono una doppia imbattibilità: quella europea della Lazio, fino a ieri sera unica senza k.o. in Europa League. E quella del tecnico, che in tre partite in carriera contro il Fenerbahçe —di cui due qui al Sukru Saracoglu— non aveva mai perso. E invece ieri la storia ha scritto una pagina imprevista. Webo e Kuyt rendono il cammino internazionale della Lazio una salita complicata, come quella di epoca bizantina che qui a Istanbul dal quartiere Galatasaray porta dritti al Taksim, il cuore della Turchia tutta. Contro l’arbitro Il cuore della Lazio ora avrà bisogno di una pompata giovedì prossimo, in un match senza tifosi, con Onazi e Mauri squalificati e in mezzo a due fuochi di campionato come derby e Juventus. Roda da spaventarsi. A maggior ragione per quella sindrome di accerchiamento che la Lazio avverte forte in Europa. Tanto che il d.s. Igli Tare se la prende un bel po’ con l’arbitro scozzese Collum e l’assistente d’area Beaton: «Nel primo tempo c’era un netto fallo in area su Ederson con espulsione del loro difensore, ma l’arbitro non l’ha fischiato, evidentemente stava vedendo altro, forse il pubblico avversario l’avrà condizionato… Qui si è visto cosa vuole dire giocare davanti a uno stadio pieno. E poi sul rigore assegnato a loro Radu non vede neppure dove sta andando il pallone. Noi rispettiamo le regole, ma vogliamo anche che gli altri rispettino noi».

Via al campionato «riserve», l’ultima idea di Galliani (Il Corriere della Sera)

“Già 8 squadre favorevoli, si giocherebbe il lunedì: in campo i giovani e i reduci da infortunio

“Da mesi è un’ipotesi di lavoro allo studio della Leghe. Forse a settembre sarà una realtà: ovvero un campionato riserve della cui possibile realizzazione si discuterà mercoledì in Federcalcio dove si riunirà la commissione seconde squadre. Il rilancio del settore giovanile passa dalle squadre B, così perlomeno pensano i maggiori club della Serie A. Che, nell’impossibilità di raggiungere a breve termine l’obiettivo di far giocare nella Lega Pro le seconde squadre, puntano a ottenere nell’immediato un risultato intermedio: creare un campionato per le riserve, così che possano scendere in campo non solo i giovani,maanche i giocatori non utilizzati o quelli reduci da infortuni. Nei giorni scorsi la Lega ha inviato a tutti i club di A un questionario per chiedere la disponibilità ad abbracciare un’opzione fra diverse proposte: seguire la strada di Lotito che ha perseguito la politica della multiproprietà (Lazio-Salernitana); puntare su un campionato riserve facoltativo e autonomo; creare una squadra B ma legata a un campionato vero e proprio, cioè quello della Lega Pro (ipotesi caldeggiata dalla Juve e dall’Inter) sul modello spagnolo.

Forte tensione in Federcalcio per eleggere i vicepresidenti (Il Corriere della Sera)

“Oggi il Consiglio della Figc (20 consiglieri più il presidente Abete) è chiamato a eleggere i due vicepresidenti (erano tre prima della riforma imposta dal Coni sei mesi fa). Ogni consigliere può esprimere due voti. Nella riunione di ieri a Roma (quattro ore), i rappresentanti delle Leghe non hanno trovato l’accordo. Così restano in corsa Tavecchio (Dilettanti), Macalli (Lega Pro), Albertini (Assocalciatori) più un rappresentante della Lega di A. Un gruppo di società ha spiegato al presidente Beretta che il candidato non può che essere lui, ma lo stesso Beretta si è detto indisponibile alla carica per mancanza di tempo (ricopre un importante incarico in Unicredit). Per questo, la Lega di A intende candidare Lotito, presidente della Lazio, azionista di maggioranza della Salernitana, il dirigente che ha messo fuori gioco in Lega Juve, Inter, Fiorentina e Roma. E che ieri era presente alla riunione (al posto di Beretta) con Abodi, Macalli e Tavecchio. Non si è mai visto che la posizione di vicepresidente federale sia occupata non dal n. 1 della Lega di A, ma da un presidente di club.


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