STAMPA – Accade (non solo) in serie A

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

El Shaarawy a riposo il Milan non gradisce Allegri sotto accusa (Il Corriere della Sera)

Stephan: «Nessun problema col tecnico»

«Voi mi pensate matto? Magari lo sarò anche, ma qui le scelte le faccio io e mi pagano per questo». Alzando i toni, Massimiliano Allegri rivendica nella pancia di San Siro dopo la sfida pareggiata con il Napoli la paternità di una decisione che ha convinto pochi e scontentato molti. Di certo la società non ha gradito e nemmeno compreso l’utilizzo di Robinho (da mesi ai margini del Milan dopo aver vagheggiato a gennaio il ritorno in Brasile) a discapito di El Shaarawy, finito in panchina e inspiegabilmente non impiegato come primo cambio dopo l’infortunio di Boateng. L’esclusione del Faraone nella partita spareggio per il secondo posto, ovvero nella prima gara dei rossoneri orfani di Balotelli squalificato, è figlia di una scelta tecnica che in via Turati la dirigenza non ha condiviso. Anche il pubblico domenica sera allo stadio ha accompagnato con i fischi l’uscita dal campo di Robinho, mentre ha accolto con un boato l’ingresso del terzo cannoniere del campionato. 16 reti in Serie A, ma solo una nelle ultime otto presenze. Da quando è arrivato Supermario, El Shaarawy non è più lui, dicono in molti. E allora perché non ha giocato domenica sera quando Balotelli (in attesa che fra giovedì e venerdì venga discusso il suo ricorso alla squalifica di tre giornate) era assente? «Aveva bisogno di ricaricare le batterie a livello fisico e soprattutto a livello mentale» si è giustificato il tecnico livornese domenica sera aprendo nuovi interrogativi. Svariate le interpretazioni alla panchina del faraoncino: il riacutizzarsi dell’infiammazione al ginocchio, la punizione per un comportamento superficiale tenuto durante gli allenamenti, un atteggiamento di scarsa serenità. Parole, parole, parole.

Allarme ultrà In duemila a San Siro (La Gazzetta dello Sport)

“Ecco come la card romanista aggira la Tessera del tifoso

“Il bilancio finale — tre feriti e trenta «daspati» per violazioni di vario genere, compresi i 19 romanisti beccati sul treno senza biglietto — è figlio (anche) dell’esordio della nuova card romanista, sottoscritta da circa 1500 supporter giallorossi. Un’invenzione di Trigoria benedetta dal Viminale. Rispetto alla tessera del tifoso, la card giallorossa non prevede due restrizioni: può essere concessa anche a chi ha appena scontato unDaspo (senza l’intervallo di cinque anni previsto dalla Tessera) e perfino a chi figura nella black list del Ministero come personaggio altamente pericoloso, pur avendo i requisiti del tesseramento. Ecco spiegata l’alta affluenza dei romanisti a Torino, circa un migliaio.Da anni non se ne vedevano tanti. Prospettive AMilano, domani sera, saranno almeno il doppio. L’allerta delle forze dell’ordine èmassima, e aumenterà in caso di qualificazione in finale della Roma, con la prospettiva di organizzare un altro derby in stato d’assedio, dopo la guerriglia dell’8 aprile. Il presidente Figc Abete, però, non sembra troppo preoccupato: «La Lega di A ha individuato la data del 26 maggio e pur nel massimo rispetto degli organi preposti alla tutela della sicurezza ipotizza di mantenere la data originaria e l’orario prefissato — ha detto —. Del resto mi sembra che gli incidenti nel derby siano avvenuti in piena luce ». Chissà cosa ne pensa il Prefetto Pecoraro.

Tensione dentro il Palazzo Beretta-Nicchi: scintille (Il Corriere della Sera)

“Parte la stagione delle riforme del calcio? Terzo extracomunitario, riforma dei campionati, questione stadi, sul tavolo del C. F. c’è parecchio. Intanto il presidente Figc Abete (foto) comincia stamani in Giunta Coni, dove porterà a Giovanni Malagò le tre direttive (responsabilità oggettiva, tempistica e ruolo del Tnas) per riformare la Giustizia sportiva. Ed è solo l’inizio: «Gli stadi sono la priorità—ha detto Abete —. Ma il nostro calcio è all’interno del sistema Paese, si devono fare delle riforme con serenità». Abete ha poi risposto alla Lega che gli chiede il terzo extracomunitario: «Non posso essere schierato a priori, dico che in questa stagione soltanto 3 dei 6 club impegnati in Europa ne hanno fatto uso e basta scorrere i nomi per vedere che non hanno fatto la differenza». Per la Lega, però, la questione è di omogeneità col mercato internazionale. «Cerchiamo di andare verso regole più funzionali», ha detto il presidente Beretta, protagonista di un botta e risposta col capo degli arbitri: «Credo sia giusto e doveroso richiamare il sistema al massimo della concentrazione», ha detto il presidente di Lega. «Non serve richiamare gli arbitri—la replica di Nicchi —, probabilmente Beretta si riferiva ai suoi giocatori»

Simulazione da prova tv Pinilla sarà squalificato Rischia due giornate (La Gazzetta dello Sport)

“Prova televisiva e probabile squalifica di due giornate. È questo che accadrà oggi dopo che il Giudice sportivo avrà esaminato referto, prova televisiva e giudicato il comportamento del cileno Mauricio Pinilla. Il Procuratore federale Stefano Palazzi ha segnalato al Giudice sportivo Gianpaolo Tosel la simulazione di Pinilla in area che aveva portato l’arbitro Celi a concedere il rigore che domenica ha portato in vantaggio il Cagliari al Nereo Rocco di Trieste: prova televisiva che viene segnalata in base all’articolo 35.1.3 del Codice di giustizia sportiva («Per le gare della LNP, limitatamente ai fatti di condotta violenta o gravemente antisportiva o concernenti l’uso di espressione blasfema, non visti dall’arbitro, che di conseguenza non ha potuto prendere decisioni al riguardo, il Procuratore federale fa pervenire al Giudice sportivo nazionale riservata segnalazione entro le ore 16.00 del giorno feriale successivo a quello della gara»).


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