STAMPA – Accade (non solo) in serie A

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Preziosi: «Genoa, non distrarti» (La Gazzetta dello Sport)

“Davide Ballardini si gode la giornata ricevendo un Cartellino viola speciale, riferito ai primi tre mesi di campionato. Un omaggio al suo fair play per il gesto esibito all’Olimpico il 3 marzo, quando, con Osvaldo a terra, si sbracciò per indurre i suoi giocatori a fermare il gioco e Gervasoni (lo stesso di Genoa-Pescara) lo cacciò per aver lasciato l’area tecnica. «Ma a indurlo in errore— spiega l’allenatore—fu il quarto uomo. Sono felice per il premio, perché è il primo che ricevo, ma soprattutto perché è quello che ogni allenatore vorrebbe. I giocatori erano sorpresi, con loro in campo sono così sgarbato. Penso spesso a comevivono il calcio in Germania, Spagna e Inghilterra, a come lo insegna la Juventus, con serietà. I risultati si ottengono solo attraverso il rispetto di se stessi, degli avversari e degli arbitri. Io ho allenato molti anni nel settore giovanile e ricordo ancora il comportamento di certi genitori e dirigenti, una cosa che mi feriva. In campo dovremmo pensare ai bambini che ci guardano e che alla fine ci imitano. La settimana scorsa prima della partita con il Chievo ho usato il termine sbranare.

Zamparini: «Monitoriamo ogni partita» (La Gazzetta dello Sport)

“Ora che il Palermo è in piena corsa salvezza, Zamparini teme di essere beffato sul traguardo dal solito malcostume italiano: «Vorrei che venissero monitorate innanzitutto le partite del Palermo e poi tutte le altre. Proprio perché sappiamo ciò che è accaduto negli ultimi anni, stare zitti sarebbe delittuoso. Siccome sono successi intrallazzi anche a livello internazionale, io mi auguro ci sia molta attenzione in queste ultime giornate. La mia preoccupazione è quella di chi si trova a combattere e vorrebbe farlo ad armi pari». Il passato Il timore di Zamparini deriva anche dal fatto che Genoa e Torino, due delle antagoniste, affronteranno più di una squadra con scarse motivazioni di classifica. Ma Zamparini sa anche bene che il Palermo deve ottenere altri risultati positivi, a cominciare da domenica, in casa di una Juve pronta a festeggiare: «Andremo a Torino per vincere, benché consapevoli che abbiamo solo il 2% di possibilità di farcela. La Juve è nettamente più forte, ma le motivazioni sono importanti e noi ne abbiamo tantissime, come dimostrano gli 11 punti conquistati nelle ultime 5 partite.

Kalac shock «Combinato lo spareggio 2004dei viola col Perugia» (La Gazzetta dello Sport)

“Tanto per non farci mancare nulla. In questo calcio martoriato da scandali vari, ecco che dal passato riemerge un’altra magagna. Eventuale, fino a prova contraria. La tira Zeljko Kalac, ex portiere di Perugia e Milan con la passione delle scommesse sui cavalli, oggi nello staff tecnico del Sydney FC di Alessandro Del Piero. L’accusa riguarda lo spareggio 2004 per la A tra la Fiorentina (sesta in B) e il Perugia (quart’ultimo in A). Era la stagione dell’allargamento della Serie A a 20 squadre. I viola vinsero 2-1 a Perugia e pareggiarono 1-1 in casa. Dunque viola in A e Perugia retrocesso. Kalac, in un’intervista al sito Sportfan, va giù pesante. «I viola sono un grande club, noi eravamo meno importanti. Sarebbe giusto dire che quanto è successo è stato scandaloso. L’arbitro non ci ha dato la possibilità di vincere il match. Appena superavamo la metà campo fischiava contro di noi».

Bierhoff: «Infrastrutture e giovani così ci siamo ripresi l’Europa» (Il Corriere della Sera)

“Oliver Bierhoff, anni 45, d.g. della nazionale e consigliere della Federcalcio tedesca, capocannoniere in serie A con l’Udinese, uno scudetto con il Milan, anche lei è rimasto sorpreso dallo strapotere di Bayern e Borussia Dortmund? «Mi ha sorpreso soprattutto come queste due squadre hanno giocato le semifinali. Si vedeva che erano più organizzate, che avevano giocatori di grande qualità. Il loro stile non sembrava nemmeno tedesco». Germania capoccia, dunque. Ma che cosa c’è dietro alle due finaliste di Champions? «Anche se il distacco esiste e si vede visto che il Bayern fattura 400 milioni di euro l’anno e alcuni club invece solo 70, in Bundesliga c’è ancora una certo equilibrio. Il timore è che accada quello che è già successo in Spagna, in Inghilterra e anche in Italia, con due squadre e basta». La finale tutta tedesca di Londra è il segnale di nuovi rapporti di forza in Europa? «Anche se è difficile pensare a due squadre tedesche di nuovo in finale l’anno prossimo, non credo che si tratti soltanto di un momento favorevole. Non dimentichiamo infatti che il Bayern è arrivato per 3 volte in finale nelle ultime 4 stagioni».

Guardiola: «Bravi ma la Spagna ha dominato 12 anni» (Il Corriere della Sera)

“Il futuro tecnico: «Bayern letale»

“Borussia Dortmund e Bayern Monaco (in ordine temporale di qualificazione) nella finale del 25 maggio a Wembley hanno fatto contenta la cancelliera tedesca Angela Merkel, che attraverso la sua pagina Facebook ha scritto: «Mi fa piacere, perché una cosa è sicura: vince la Germania». La prova generale della sfida che assegnerà la Champions League 2013 ci sarà domani alle 18.30 a Dortmund, quando le due squadre si guarderanno negli occhi in campionato, dopoché il Bayern aveva già eliminato il Borussia dalla Coppa di Germania. Siccome la Bundesliga è decisa, Klopp e Heynckes manderanno in campo le riserve e allora sarà la partita fra squadre B con la maggiore partecipazione popolare, perché nello stadio di Dortmund ci saranno comunque 80 mila spettatori. Viste le due finaliste, stupisce il distacco: 20 punti fra il Bayern e Borussia (bicampione di Germania uscente) sono un abisso, anche se i bavaresi hanno dimostrato contro il Barcellona di essere una squadra prossima alla perfezione.


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