STAMPA – Accade (non solo) in serie A

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Sorpresa: Cellino sceglie Festa e «retrocede» Lopez (La Gazzetta dello Sport)

“Cambio in vista per la panchina del Cagliari dove tornerà Suazo come osservatore

“Massimo Cellino ha deciso: la panchina del Cagliari verrà affidata a Gianluca Festa. È questo il cambio a sorpresa che il presidente sardo ha deciso per la sua creatura e che ufficializzerà nei prossimi giorni. E che ne sarà di Diego Lopez, fresco di prolungamento fino al 2016? Dovrà valutare se accettare di «retrocedere» a secondo oppure se cambiare strada. Cellino ha individuato in Festa l’uomo giusto per la prossima stagione. Il tecnico sardo aveva iniziato la stagione a Lumezzane in Prima divisione ed era stato esonerato a marzo. Ma il legame che c’è tra lui e Cellino è così solido che tutto questo non conta. In passato era pronto ad affidargli la panchina del West Ham nel caso di acquisizione del club londinese. Ora lo farà standosene sulla sua isola. Lopez intanto sarà impegnato dal mese prossimo a Coverciano con il Supercorso per gli allenatori. Solo un chiarimento tra lui e il presidente potrà frenare il cambio. A Cagliari infine torna David Suazo (255 gare, 94 gol) come osservatore: ieri è arrivata l’ufficialità attraverso il sito della società. Per il futuro di Is Arenas manca ancora la decisione della Commissione Provinciale di Vigilanza.

Pugno duro dell’Uefa Razzismo, stadi chiusi e stangate ai giocatori (La Gazzetta dello Sport)

“Si va dallo 0-3 a tavolino, alla chiusura dei settori Platini: «L’Italia non è razzista, bravo l’arbitro Rocchi»

“Pugno duro, tolleranza zero: chiamatelo come volete, ma da oggi per i razzisti la vita potrebbe essere un po’ più complicata. Almeno nel calcio dove finora, grazie anche a regolamenti un po’ compiacenti e giudizi buonisti, qualcuno poteva sfuggire. Ora si cambia. Il segretario Uefa, Gianni Infantino, ha rivelato che il nuovo regolamento è pronto: ieri l’approvazione all’Esecutivo, oggi al Congresso l’invito alle 53 federazioni europee a prendere le stesse misure. Ecco quel che succederà dal 1˚ giugno. Tifosi razzisti Norme rigorose esistevano già, introdotte nel 2009. Poco applicate però. Da oggi sarà diverso. In caso di «buuu », insulti e altri atteggiamenti bestiali, l’arbitro dovrà interrompere la partita e invitare i tifosi a smettere. Una, due volte. Alla terza, partita finita e probabile 0-3. Poi il resto: chiusura (per uno o più turni) del settore dello stadio protagonista del razzismo; e chiusura di tutto lo stadio se il comportamento si ripete in una gara successiva. Più 50mila euro di multa.

Dal 2015-16 qualificata in Champions anche la vincitrice dell’Europa League (La Gazzetta dello Sport)

“Decise tutte le novità delle coppe europee dal 2015 16: come anticipato dalla «Gazzetta», pochi cambi, perché i club così chiedono, ma mirati. Champions League Sempre 32 squadre, sempre 8 gruppi. Niente formula gigante a 64, niente Superlega. Unica novità: dall’edizione 2015 16 entrerà alla fase a gruppi la vincente dell’Europa League precedente. Ma non solo: se non è già qualificata, grazie al suo campionato, si aggiungerà alle altre della sua Nazione. In questo modo l’Italia potrebbe avere 4 squadre, Germania, Spagna e Inghilterra addirittura 5. Aumento delle entrate previsto tra il 15 e il 20%. Europa League Sempre 48 squadre, sempre 12 gruppi. Ma il torneo ha bisogno di soldi e fascino. Aumenterà il numero delle qualificate direttamente ai gruppi: oggi sono soltanto le vincenti delle coppe nazionali dei grandi Paesi, la cifra raddoppierà con le meglio piazzate in campionato. Per l’Italia, significa non solo la vincente della Coppa Italia ma anche la quarta in campionato (che non passerà più dai playoff come la Fiorentina quest’anno).

Juve, arriva Higuain Real pronto a dire sì si chiude per 25 mln (Repubblica)

Benitez-Napoli, la firma è vicina

“Servirà ancora un po’ di pazienza, ma a giugno il matrimonio Higuain-Juve si farà. Perché i contatti con il Real Madrid proseguono in modo positivo, l’affare verrà concluso a prescindere dalla questione Vidal, oggetto del desiderio di Ancelotti ma considerato incedibile da Conte. Il centravanti argentino ha detto sì, com’è noto, e firmerà un contratto da 4,5 milioni netti a stagione. Ma quello che conforta Marotta è l’apertura del Real Madrid: la differenza esiste ancora, 30 milioni contro 22, ma c’è ottimismo. A 25 si chiuderà. E in effetti i due club già discutono sulle modalità di pagamento: la Juve vorrebbe versare la cifra in cinque rate annuali, richiesta per ora respinta. Ma sono dettagli, un accordo si troverà anche su questo. Serve pazienza, dicevamo, perché Florentino Perez punta a essere rieletto presidente del Real, il 16 giugno, e non può sbagliare una mossa. Almeno fino al 30 maggio, ultimo giorno utile per candidarsi. Probabile che non si presenti nessuno, perché per aspirare alla massima carica del Real occorrono due requisiti non proprio da tutti: essere socio del club da almeno 20 anni e fornire garanzie bancarie per 90 milioni di euro. Insomma Perez vincerà di nuovo e vuole iniziare il nuovo ciclo regalandosi Cavani. Il suo progetto è chiaro: finanziare parte dell’operazione Matador con i 25 milioni che la Juve verserà per Higuain. Il tutto con il placet di Ancelotti: in Spagna assicurano che il 3 giugno sarà il giorno dell’annuncio di Carletto al Real.

Derby blindato, task force di esperti da tutta Italia (Repubblica)

“CONTO alla rovescia ad alta tensione per la finale della Coppa Italia tra Lazio e Roma di domenica all’Olimpico. Sul derby della paura vigilerà anche una task force di specialisti, messa insieme per l’occasione dalla Lega Calcio e formata dai quattro delegati alla sicurezza più esperti del campionato di serie A, che collaborano durante la stagione con le forze dell’ordine per prevenire gli incidenti negli stadi. Si tratta dei dirigenti Luigi Cassano (Napoli), Marco Patania (Juventus), Maurizio Francini (Fiorentina) e Matteo Sanna (Sampdoria): convocati per domani pomeriggio (ore 16) nella sala operativa dello stadio, dove è previsto il primo briefing con i responsabili dell’Osservatorio Nazionale delle Manifestazioni Sportive del Ministero

Platini: «Gli scudetti della Juve sono 29» (Il Corriere della Sera)

“«Dobbiamo scegliere sempre la giustizia». Michel Platini fa una scelta di campo netta a proposito del balletto sul numero degli scudetti della «sua» Juve: 29 per gli albi ufficiali, 31 per il club e il mondo bianconero. «Capisco la gente, che è innamorata della Juve e non vuole rischiare di lasciare due scudetti—afferma il presidente dell’Uefa —. Questi sono i tifosi, ma poi c’è la giustizia, ci sono le regole che li hanno tolti. Dobbiamo scegliere sempre la giustizia. La Juve ha pagato, ma poi li farà 31 o 30». E pazienza se Andrea Agnelli dice che sono 31. «Penso che, a livello nazionale e internazionale, la Federcalcio italiana e con essa la Lega abbiano il conteggio giusto e non quello che pensa Andrea. Però, se lo pensa, non lo dice. Lui ha la stessa passione dell’Avvocato, ma lo fa vedere molto di più. È molto più giovane, è molto più aggressivo nel senso della parola». La Juve di oggi vuol dire Antonio Conte.

 


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