STAMPA – Accade (non solo) in serie A

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

“Prime vittime del fair play Pagano A. Madrid e Malaga (Il Corriere dello Sport)

Il fair play finanziario fa sentire i primi effetti e miete vittime «autorevoli» come lAtletico Madrid, la squadra che ha vinto la Supercoppa e prima ancora lEuropa League. E il Malaga che affronterà il Milan in Champions. Il fair play finanziario prevede che i club presentino alla Uefa le documentazioni attestanti i pagamenti a favore dei tesserati e degli altri club. Al primo controllo la Uefa ha scoperto che ventitre società sono morose. Inevitabile la sanzione: a questi club Nyon non verserà i premi previsti per la partecipazione a Champions League ed Europa League. Michel Platini ci teneva a lanciare un segnale, a far sapere che il Fair Play non è uno slogan ma un sistema di controllo affidabile. E noto che il calcio spagnolo sta attraversando (al pari di quello italiano) un momento difficile, conseguenza della crisi che caratterizza la vita sociale ed economica del Paese. I ritardi nei pagamenti di due club importanti sono un segnale poco confortante

LUCARELLI: LI VOGLIO CATTIVI COME ME (Il Corriere dello Sport)

“Cristiano ha debuttato da allenatore degli Allievi del Parma, battendo il suo?? Livorno per 7-0: «Come è difficile scegliere la formazione…»

“Ora sì, i suoi ragazzi lo chiamano mister e lui si gira. Al contrario delle prime sgambate di agosto, quando sistemava paletti e birilli senza ancora la piena consapevolezza della sua nuova vita sportiva. Era allenatore solo per i suoi calciatori, giovanotti di 16 anni, lui faticava a considerarsi tale. Ma era solo questione di tempo. «Ora è diverso, ci ho preso giusto». Cristiano Lucarelli ha capito di essere un tecnico vero quando domenica si è seduto per la prima volta ufficiale sulla panchina degli Allievi Nazionali del Parma. Un esordio di campionato col botto: vittoria per 7-0 e tre punti. I primi complimenti? «Dal presidente Ghirardi e dal direttore Leonardi, via messaggio». Riflessioni a freddo? «Prima della gara ho dovuto fare le scelte di formazione. Ecco, lì ho capito la durezza di questo lavoro. Ma non chiamatemi allenatore, per ora solo aspirante».

L’ALLARME DEL PRESIDENTE (Il Corriere dello Sport)

“Foti: Strangolati dai calciatori

“«I calciatori ci aiutino: stiamo affondando». Lillo Foti, presidente della Reggina, lancia un grido dallarme. Tanti i destinatari: Giancarlo Abete, presidente federale, Andrea Abodi, presidente della Lega di B, Damiano Tommasi, capo dellAic. Il problema è noto: i contratti stipulati anni fa con calciatori ora in esubero, i trasferimenti rifiutati, i costi che ne derivano, una pietra al collo. Presidente, quei contratti che oggi faticate a rescindere li avete firmati voi. «Non nego le nostre, le mie responsabilità. Sono contratti figli di un periodo di vacche grasse ma ora le vacche sono magrissime e nessuno un anno fa lo avrebbe potuto prevedere. La crisi è tale che nessuno può voltarsi dallaltra parte. Il calcio è lunico settore lavorativo dove i contratti sembrano scolpiti nella roccia. Nel mondo normale la Legge Fornero ha introddo novità. Noi siamo fermi allaccordo di novembre, superato dalla gravità della crisi».

«Immobile è da Juve Agnelli è il futuro» (Tuttosport)

“NÉ A CATANIA, dove è stato amministratore delegato per anni, né a Genova, dove lo è stato per… settimane (otto, allincirca, prima di dare le dimissioni per incompatibilità??). No, pizzichiamo?? Pietro Lo Monaco a Milano, appena sbarcato, in aeroporto. «Viaggio di lavoro. Da dirigente full time avevo sì e no 10 giorni allanno per viaggiare, ora che ho più tempo ne approfitto per approfondire altre realtà calcistiche. Mi muovo…” […] Con Marotta ho un ottimo rapporto, mi ha telefonato per chiedermi se davvero avessi apostrofato le sue frasi. Quelle in cui diceva che potendo tornare indietro non acquisterebbe Jorge… Ma io non ho detto nulla di che. Col senno di poi, le considerazioni di Beppe sono giuste, ma il suo errore è relativo. Martinez non era una gatta nel sacco, era in Italia da tre anni e lo cercavano in tanti: che poi non abbia fatto vedere le sue qualità, fa parte del gioco. Capita».Un aggettivo, o una parola, un giudizio per… Pulvirenti? “Passo”.

Novara la mina vagante? (Tuttosport)

“Col -4 iniziale la vetta è lontana. Ma non inavvicinabile, vediamo perché. In porta Kosicky, arrivato da Catania, a Cesena ha fatto buone cose, può non far rimpiangere Ujkani.

Zamparini, appello ai tifosi: «non mollateci» «Il vecchio Palermo non cè più» Miccoli: «Bisogna essere onesti con la gente. Eravamo forti, ora dobbiamo salvarci» (Tuttosport)

“Senza giri di parole. Sincero, come sempre. Per rispetto di quella gente che da 6 anni lo fa sentire come un re. Fabrizio Miccoli entra a gamba tesa sui motivi dellavvio choc del Palermo. Due partite e due sconfitte, 6 gol presi e nessuno fatto. «Prima il Palermo era forte, aveva esperienza e anche giovani di valore – attacca il bomber -. I cicli purtroppo finiscono. Non siamo né da quinto, né da decimo, né da ventesimo posto. Dobbiamo salvarci e basta. Io vivo qui da 6 anni, i tifosi palermitani vogliono chiarezza. Ho sentito dire che questa squadra è uguale a quella dellanno scorso, ma non è vero perché uno è andato allInter (Silvestre), due alla Fiorentina (Viviano e Migliaccio), uno alla Roma (Balzaretti) ed era gente importante anche dentro lo spogliatoio. Ma non partiamo battuti, possiamo salvarci tranquillamente e poi toglierci delle soddisfazioni

Criscito scagionato «Ma che rabbia l’Euro» (La Gazzetta dello Sport)

“Cadute le accuse di combine nel derby di Genova per il difensore, escluso dalla Nazionale. Ancora in ballo Lazio-Genoa

“Ancor più paradossale è, secondo lui, il motivo della sua iscrizione nel registro degli indagati, legato a quegli scatti fatti dalla Polizia (appostata per un’altra indagine) davanti all’Osteria del Coccio (presente anche Leopizzi), a Sturla: «Indagato per una foto, ma ero lì per parlare di altro. In futuro starò più attento». Sulla mancata convocazione per queste ultime gare, Criscito ha glissato: «Non dovete chiederlo a me. Però, se continuo a fare bene con lo Zenit, spero di ritornare in azzurro». Il chiarimento di Abete La decisione di escludere Criscito dall’Europeo è stata spiegata così dal presidente federale Giancarlo Abete: «La valutazione di quel momento era stata data in relazione al momento particolare dello stesso giocatore e di tutto il gruppo azzurro, non sulla base di una presunta colpevolezza. Ma questa notizia è motivo di grande soddisfazione».

Chiesta l’archiviazione anche per Palacio, Milanetto e Dainelli (La Gazzetta dello Sport)

“NESSUNA IMPUTAZIONE PER GLI ALTRI EX ROSSOBLÙ E UN ULTRÀ GENOANO

JoelsoneAcerbis patteggiano due anni e mezzo (La Gazzetta dello Sport)

“Udienza lampo quella della Disciplinare di ieri (presidente Salvatore Lo Giudice) che ha ritenuti «congrui» i patteggiamenti a 2 anni e 6 mesi e 10mila euro di ammenda per l’ex calciatore del Grosseto Inacio Josè Joelson e quello di 2 anni emezzo per l’ex compagno di squadra Paolo Acerbis. Le posizioni di entrambi i tesserati, appartenenti al filone cremonese dell’inchiesta sul calcioscommesse, erano state stralciate, in seguito ai procedimenti di custodia cautelare a cui erano stati sottoposti


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