STAMPA – Accade (non solo) in serie A

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Giorgi il rilanciato Le mosse felici di Gasp (La Gazzetta dello Sport)

“A sinistra ha cambiato il match per il Palermo e segnato il 3-1 Donati, BrienzaeBarreto le altre pedinemesse al posto giusto

Prodezze di Miccoli a parte, la partita col Chievo ha fornito indicazioni importanti sul lavoro di Gian Piero Gasperini. Identità di gioco e uomini che in determinate posizioni possono diventare decisivi. Perché se è vero che il Romario del Salento ha incantato con colpi di alta scuola, si può anche dire che l’apporto che Luigi Giorgi ha fornito al suo capitano è stato determinante. Il Gasp lo ha inserito a inizio ripresa ed è stata la mossa che ha spaccato in due la partita contro il Chievo, perché la spinta e il costante lavoro di sponda con Miccoli hanno consentito al Palermo di comandare i giochi anche in inferiorità numerica.

Conte va al Tnas: la squalifica può ridursi di 4 mesi (La Gazzetta dello Sport)

“Oggi si riunisce il Collegio arbitrale sulla pena per omessa denuncia: la sentenza entro il 7

“L’altra certezza dell’intera vicenda è che né gli avvocati di Conte (Giulia Bongiorno, Antonio de Rensis e Luigi Chiappero), né quelli della Federcalcio (Luigi Medugno e Letizia Mazzarelli) oggi arriveranno alla conciliazione. Il Collegio del Tribunale nazionale di arbitrato per lo sport (Tnas) deve comunque tentarlo, prima di dare il via libera alla discussione. Subito dopo si passerà alla discussione «nel merito», poi il Collegio tratterrà «in esame» la vicenda per emettere entro il 7 ottobre (molto probabilmente tra venerdì e sabato) il lodo (così viene chiamata la sentenza di un arbitrato)

«Vadomeglio diZeman ma il maestro è lui» (La Gazzetta dello Sport)

“Stroppa sul campo ha fatto più punti del boemo: «A Pescara ho talenti veri,maservirà saper soffrire»

“E’ bello che la prima impresa esterna, quella che consacra Giovanni Stroppa e il suo Pescara, arrivi nella terra in cui il tecnico da anni trascorre le vacanze. A 45 km da qui, a Villasimius, Stroppa vive i suoi momenti di relax. Ma il mare c’è pure a Pescara dove Stroppa ha raccolto un’eredità pesantissima: quella di Zdenek Zeman che ora guarda l’allievo con ammirazione: «Pescara mi ha accolto nel migliore dei modi. Sono venuto a vivere in città con mia moglie Alessandra e i figli Andrea e Angelica. Stiamo benissimo, ci piace, c’è molto affetto nei nostri confronti».

Roma, confronto società-Zeman-squadra La crisi giallorossa. Oggi il dg Baldini e il ds Sabatini terranno a rapporto il tecnico boemo e i giocatori (La Sicilia)

“L’appuntamento è fissato per oggi pomeriggio a Trigoria. La ripresa degli allenamenti in casa Roma coinciderà col confronto tra dirigenza, tecnico e giocatori. La batosta di Torino contro la Juventus, e un avvio di stagione al di sotto delle aspettative, hanno convinto il direttore generale Franco Baldini e quello sportivo Walter Sabatini a prendere la parola nello spogliatoio giallorosso. Dopo sole sei giornate di campionato è infatti già tempo di discorsi e faccia a faccia, che vedranno protagonista anche Zeman, difeso dalla società e pronto a far sentire anche la sua voce alla squadra. Per fare il punto della situazione, prepararsi all’arrivo del presidente Pallotta dagli Usa e al discorso da fare a Totti e compagni, Baldini e Sabatini si sono confrontati ieri a Trigoria. Nel centro sportivo i due dirigenti (non era presente Fenucci, fuori dalla Capitale) hanno analizzato la situazione, negativa per risultati (una sola vittoria sul campo), comportamenti in campo (scarsa propensione a seguire le indicazioni tattiche di Zeman) e fuori (le parole di De Rossi distanti anni luce da quelle pronunciate dal boemo).

Panchine bollenti Lopez al Cagliari e Corini al Chievo? (La Sicilia)

“CAGLIARI. «Non ho preso nessuna decisione, non ho ancora parlato con l’allenatore, non so se le responsabilità siano sue in questa situazione. Sarebbe troppo facile cacciarlo, sarei un bugiardo se dicessi che è tutta colpa sua». Così Massimo Cellino, presidente autosospeso del Cagliari, è intervenuto ieri alla «Politica nel Pallone-Gr Parlamento », sulle voci di un imminente esonero del tecnico rossoblù Massimo Ficcadenti: si parla di un incarico a Diego Lopez, ex centrale difensivo della squadra rossoblù, che non ha, però, il cartellino per allenare in A, ma che ha visto il Cagliari domenica scorsa, insieme a capitan Conti. «La squadra e i giocatori – ha detto Cellino – non sono stati in condizioni di rendere al massimo, per colpa dell’allenatore, per colpa mia e per colpa dei calciatori stessi. Ci metto poco a cambiare tecnico, ma non riesco a reputare che le cose possano imputarsi a Ficcadenti». «Forse siamo arrivati al punto in cui la squadra non lo sente più – ha detto ancora Cellino alla radio – tagliare la testa a Ficcadenti è, forse, la cosa più semplice, ma non vorrei gettare in pasto alle belve una persona perbene e un professionista serio. Il campionato, comunque, deve ancora cominciare». «Se ho sbagliato, pago. Ma Cagliari-Roma si deve giocare per il bene dello sport». Parole e musica dello stesso Cellino, arlando della decisione presa dal giudice sportivo di assegnare la sconfitta per 0-3 a tavolino ai sardi nella gara che si sarebbe dovuta giocare a porte chiuse contro la Roma allo stadio Is Arenas di Quartu Sant’Elena.

Galliani addio Tutto in mano a Guardiola (Il Corriere dello Sport)

“Rivoluzione rossonera. Possibile, probabile, quasi certa se dovesse arrivare la benedizione di Silvio Berlusconi. Da ambienti vicini al Cavaliere giungono notizie di un progetto che verrebbe innescato soprattutto se Pep Guardiola accettasse di diventare il direttore tecnico della squadra rossonera. Una figura inedita per il campionato italiano che, comunque, imporrebbe scelte ben precise e drastiche. Prima fra tutte quella delladdio dellattuale ad Galliani che, comunque, non farebbe fatica ricollocarsi in una posizione non meno prestigiosa: presidente di una super-Lega calcio ancora più forte e ricca


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