STAMPA – Accade (non solo) in serie A

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Cassano entra in scivolata su Conte: «Quaquaraquà,nonparli di moralità» (Il giornale di sicilia)

“Il barese dell’Inter risponde al tecnico della Juve: «È finito il mondo,lui è stato squalificato peromessa denuncia»

“«Hofatto tante «cassanate» nella mia carriera e per questo sono stato squalificato – ha detto Antonio -ma se lui viene a parlare di moralità a meè finito il mondo»

“Antonio Cassano è un fiume in piena. Colpito dalle parole rivoltegli dall’allenatore della Juventus,AntonioConte, l’attaccante dell’Inter ha risposto per le rime in un’intervista rilasciata a Sport Mediaset. «Quaquaraquà non sono io, ma lui che è stato squalificato peromessadenuncia. Hofatto tante «cassanate » nella mia carriera e per questo sono stato squalificato, ma se lui viene a parlare di moralità ame è finito il mondo – ha spiegato il calciatore barese – Con l’espressione «soldatini» volevo semplicemente dire che alla Juventussonotroppoprofessionali e professionisti, io non lo sono maistato.Noneramia intenzione offenderli, se se la sono presa amen». A stretto giro la replica arrivata da casa Juventus attraverso Giorgio Chiellini: «La moralità del mister è da 110 e lode e non si può mettere in dubbio», ha detto il bianconero a Sky Sport 24. Nellapolemicaera entrato, attraverso il proprio profilo Twitter, ancheLeonardoBonucci, difensore juventino e compagno inazzurro diCassanofino agliultimicampionatieuropei. «Conosco bene Leo, è un bravo ragazzoedè attaccatissimo alla nazionale. Il derby più triste della città senza pace “Sfida tra disperati” (Repubblica)

“All’inizio di Via della Consolazione, e mai strada fu più adatta a uno sconsolatissimo derby, qualche bello spirito ha incollato un adesivo del Genoa (cinque sconfitte consecutive). Ma non è che la Sampdoria (sette) stia molto meglio, anzi: in 66 anni di storia non aveva mai vissuto simili travagli. E mai le due squadre genovesi avevano perso così tanto, e così male, insieme: l’Atalanta, da sola, ha gli stessi punti che loro hanno conquistato in due (l’ultimo da parte del Genoa, il 6 ottobre contro il Palermo). E già si profila il fantasma del ricordo, quando 39 anni fa si retrocedette insieme, anche se la Samp venne poi ripescata per una faccenda di illeciti altrui. È un lungo derby dell’inquietudine, dentro una città che nel calcio non trova pace da molto tempo, e non solo per colpa o merito degli avversari. Non è stata ancora cancellata la tremenda macchia di Genoa-Siena dell’anno scorso, quando i calciatori genoani accettarono l’umiliante ordine dei loro ultrà e si tolsero le maglie in campo, mentre il tifo doriano più estremo ha già fatto scoppiare petardi a Bogliasco, petardi e fumogeni, tanto per far capire alla squadra che aria tira. «Ma io sono convinto che i nostri tifosi sapranno dimostrare la propria unicità, serve fiducia», scrive il vicepresidente della Samp, Edoardo Garrone, in una lettera pubblicata sul sito del club. E il suo collega Preziosi è d’accordo: «Una serata all’insegna dello Sport, nel rispetto dei suoi principi, dei suoi ideali, dei suoi scopi e dei suoi protagonisti, a partire dal pubblico»

“Il tecnico sapeva, lo dice la sua difesa” (Repubblica)

“Un vero autogol. Almeno secondo le motivazioni con cui il Tnas respinge la richiesta d’assoluzione di Antonio Conte dall’accusa di omessa denuncia: «Come ammesso dalla stessa difesa di Conte – si legge – quest’ultimo avrebbe avuto conoscenza dell’illecito in data 8 marzo 2012». E per tanto «avrebbe omesso di denunciare il fatto (…) quantomeno a far data dall’8 marzo ». Un elemento emerso da interrogatori prodotti dai legali del tecnico della Juventus. A motivare la riduzione da 10 a 4 mesi invece l’infondatezza dell’aggravante Mastronunzio. Confermato il suo infortunio è crollata la tesi secondo cui fu escluso dal tecnico per aver detto no alla combine di Albinoleffe-Siena

Allegri striglia la squadra e oggi arriva Berlusconi (Repubblica)

“Fino all’ultimo l’appuntamento è stato in bilico. Ma oggi, prima della partenza del Milan per la delicata trasferta di Napoli, Berlusconi sarà regolarmente a Milanello con un obiettivo annunciatissimo: motivare la squadra. La visita del proprietario, che stavolta non sarà accompagnato dal suo braccio destro calcistico Galliani, è la sola certezza, dopo una giornata di notizie contrastanti sul tema dell’eventuale cessione del club e dopo l’accorato discorso di Allegri ai giocatori. Ieri pomeriggio l’allenatore ha fatto leva sul loro orgoglio: una necessità, quella di fare il motivatore, che Berlusconi avverte da domenica scorsa, quando la sconfitta in casa con la Fiorentina ha rivelato senza più dubbi la scarsa tenuta psicologica del gruppo.

Barbara: «Approvate la legge sugli stadi!» (La gazzetta dello sport)

“Il grande cruccio degli stadi italiani. Galliani lo ripete spesso: è uno dei motivi principali che fanno restare l’Italia un gradino sotto l’élite del calcio europeo. Alla vigilia della visita del padre a Milanello, anche Barbara Berlusconi è tornata sull’argomento con vigore, per «rivolgere un appello al Parlamento affinché approvi al più presto la legge sugli stadi. Il tempo—ha osservato all’Ansa la consigliera con delega ai progetti speciali del club rossonero — sta per scadere». Barbara ha preferito non esprimersi sul Milan e ha invece concentrato l’attenzione sulla necessità della legge in questione, la cui discussione è ferma in Senato, prima dello scioglimento delle Camere.

Visita agli ultrà arrestati Il procuratore Palazzi deferisce Doni e l’Atalanta (La gazzetta dello sport)

“Stefano Palazzi ha chiuso l’indagine sulla visita di Cristiano Doni, Gian Paolo Bellini, Robert Acquafresca e Simone Tiribocchi a due ultrà dell’Atalanta agli arresti domiciliari, avvenuta alla fine del 2009. Palazzi ha deferito Doni e, per responsabilità oggettiva, il club bergamasco. Si è riservato, invece, di approfondire le posizioni di Bellini, Acquafresca (ora al Bologna) e Tiribocchi (alla Pro Vercelli). Verranno richiesti altri atti al pm Carmen Pugliese, che aveva già inviato a Roma molto materiale e in particolare l’interrogatorio di Doni come persona informata sui fatti. Davanti al pm, Doni aveva confermato la visita insieme con i tre compagni. Quello di Palazzi è un atto importante, dimostra che anche per la giustizia sportiva certe frequentazioni «ambigue» non sono più tollerate

Maglie levate Il Genoa sarà processato (Il giornale di Sicilia)

“La Corte di Giustizia federaleha accolto il ricorso del Procuratore avverso la declaratoria di improcedibilita nei confronti della societa rossoblu per quanto successo nella partita col Siena del 22 aprile scorso, quando i calciatori si levarono le maglie surichiesta degli ultra. Ilprovvedimento annulla la decisione della commissione disciplinare cheavevadeciso dinonprocedere nei confronti del presidente Enrico Preziosi e ben 15 giocatori per violazione dell’articolo 1 del Codice di Giustizia Sportiva.

Dybala fa festa per i 19anni ABologna giocherà titolare (Il giornale di sicilia)

“Il pluralenonèuncaso, il giovane bomber guarda alla sfida con il Bologna di dopodomani, ma fa un pensierino anche alla successiva,conil Catania.«Contro ilBolognasaràunagaradifficile – sostiene -ma bisogna vincere per risalire la classifica. Vogliamo i tre punti a tutti i costi. Il calcio argentino e quello italiano sono differenti, qui si gioca ad un livello più alto, ma sto facendo ilmassimoper adattarmi e tutti mi danno una mano, i compagni, lo staff tecnico e il club. Il derby? Sarebbe meraviglioso regalare una gioia ai tifosi. So che Pastore, due stagioni fa, ha deciso il derby: ripetere quelcheè riuscito a lui sarebbe fantastico». Ieri pomeriggio, sotto nuvoloni grigi, Gasperini ha insistito con le esercitazioni tattiche, facendo indossare a turno «fratini gialli» e arancioni ai propri calciatori, a seconda delle esigenze. Ancora lavoro a parte per Miccoli e Cetto. Ancora niente campo per Hernandez, alle prese con le terapie post-operazione


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