STAMPA – Accade (non solo) in serie A

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Maglietta pro Speziale Arcidiacono sconterà tre anni di Daspo (La Sicilia)

“Tre anni lontano dai campi di calcio. Arriva dal questore di Catanzaro, Guido Marino, sotto forma di Daspo, il primo provvedimento nei confronti di Pietro Arcidiacono, 24 anni, attaccante catanese del Cosenza, che sabato ha festeggiato un gol esibendo una maglietta con la scritta «Speziale innocente” […] IL SINDACATO DI POLIZIA. Al plauso della vedova Raciti si è unito quello del Coisp. «Non possiamo che condividere la decisione del Questore di Catanzaro, che ha emesso un Daspo di tre anni a carico del calciatore del Cosenza, Pietro Arcidiacono, che, dopo un gol segnato a Lamezia, ha esibito una maglietta con la scritta “Speziale innocente”, in segno di solidarietà verso l’ultras catanese condannato in via definitiva per l’omicidio preterintenzionale dell’Ispettore Capo di Polizia Filippo Raciti». È quanto afferma Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, il Sindacato Indipendente di Polizia. PARLANO GLI AVVOCATI DIFENSORI. Di tutt’altro tenore le dichiarazioni degli avvocati Giuseppe Lipera e Grazia Coco, difensori di Speziale, che si sono detti indignati per quanto accaduto. «In Italia persino la libertà di pensiero e di espressione è sanzionata», è stato il loro pensiero. «La condanna di Antonino Speziale – hanno aggiunto – è certamente una decisione che non si può né digerire né accettare ma, nonostante il clamoroso errore giudiziario, siamo pronti a tutto per fare emergere la verità».

Diritti tv: la Lega di Serie A approva ma Zamparini e Chievo sono contrari (La Sicilia)

Maurizio Zamparini, il presidente del Palermo, li ha lasciati presto «da soli a dividersi il malloppo», e anche il Chievo, come aveva annunciato la settimana scorsa, ha mantenuto il suo voto contrario. La ripartizione dei diritti tv per il triennio 2012-15, alla Lega Calcio di Serie A, però, è cosa fatta. L’assemblea l’ha approvata con 16 voti favorevoli, l’astensione della Fiorentina e del Napoli e i due voti contrari di Palermo e Chievo. Quasi un miracolo se si pensa al tormentone infinito dei primi due anni di applicazione della legge Melandri. «Oggi abbiamo fatto qualcosa di più dell’ordinario, è un passaggio questo di straordinaria importanza», ha commentato, alla fine, il presidente della Lega Maurizio Beretta. Fare presto e bene la ripartizione dei diritti televisivi – che in pratica rappresentano la gran parte delle risorse del calcio di casa nostra – era essenziale per dare certezze importanti a tutto il movimento. «È stata risolta a monte una questione di vitale importanza, che arriva alla fine di un processo che ha prima consentito di produrre risorse (con la vendita e gli accordi con le tv, ndr) e, poi, di trovare l’accordo per dividerle », ha aggiunto Beretta, per nulla turbato dalla minaccia di impugnativa di Zamparini

Bergodi allo sprint per il dopo Stroppa (La Gazzetta dello Sport)

“Ieri colloquio con Colomba, la società offre un accordo solo fino a giugno. Marino indietro

“Non è bastato un lunedì di passione per trovare il sostituto di Giovanni Stroppa. Il Pescara volta pagina dopo le dimissioni del tecnico nel dopo partita di Siena e sfoglia una margherita sempre più piccola. I petali rimasti sono due: Franco Colomba e Cristiano Bergodi (nella foto). Pasquale Marino è indietro: l’ex catanese vorrebbe un contratto fino a giugno 2014, ma il presidente Sebastiani è stato chiaro: «Cerchiamo un tecnico che accetti l’incarico fino a giugno, a fine stagione vogliamo le mani libere per prendere una decisione con serenità». Franco Colomba ieri pomeriggio è arrivato in città ed ha incontrato il d.s. Daniele Delli Carri e il dirigente Piero Di Luzio in una location, tenuta top secret, lontana dalla sede sociale e dal quartier generale del presidente, in pieno centro. L’ex allenatore del Parma ha accettato la proposta annuale, ha parlato di questioni tecniche, ma non ha trovato l’accordo economico. Troppo alta la sua richiesta secondo la società. «Abbiamo parlato a lungo, ci risentiremo nelle prossime ore.

Ma come piace questa Fiorentina (La Gazzetta dello Sport)

“I lettori della Gazzetta sono concordi nell’individuare la squadra più in forma del momento: si tratta della Fiorentina di Montella, che supera nettamente la Juve e il Catania.

Il dramma di Pizzo: «Rischio la carriera» (La Gazzetta dello Sport)

«Non ho garanzie, ma devo operarmi ancora, non riesco più ad allenarmi Emi devo pagare il viaggio»

“Un altro intervento, sei mesi di stop e nessuna garanzia di poter tornare in pedana. Il campione delmondo di spada Paolo Pizzo sarà operato domani al centro di Chirurgia della mano dell’Ospedale San Paolo di Savona dall’equipe del dottor Giorgio Novara, lo stesso che poco meso di otto mesi fa era intervenuto per risolvere i danni di un’infiammazione al tendine del dito medio. «Forse il fatto di aver leggermente forzato i tempi in vista di Londra ha influito su questa ricaduta, è successo e non mi resta che affrontare quest’ennesima sfida della mia carriera e affidarmi ai medici – spiega il ventinovenne catanese, d’oro nell’ottobre 2011 sulle pedanedi casa—.E’ andata così e non me la prendo con nessuno. Ma non posso andare avanti in questo modo. Non mi interessa arrivare quinto, voglio potermi allenare con continuità, così dopo un nuovo consulto a Savona ho capito che era la decisione giusta. Se tornerò o no dipenderà da come andranno la convalescenza e la fisioterapia».

Braschi «Era rigore» Abete e Petrucci: «Basta coi veleni» (La Gazzetta dello Sport)

“Il designatore: «Errore di Giacomelli ma non grave» Leonardi, a.d. Parma: «Lasciamo gli arbitri in pace»

“Al di là dell’errore di Giacomelli. Stefano Braschi, Giancarlo Abete e Gianni Petrucci: in tempi e modi diversi scendono in campo per cercare di frenare i veleni e ricondurre la discussione su terreni meno friabili. Il designatore si tiene lontano dalle polemiche e ammette la svista («ma non siamo dinnanzi a una roba clamorosa»). Più articolate le risposte dei numeri uno di Figc e Coni, quasi un invito a Inter e Juve: basta con la sfida infinita lontana dai campi. Braschi Come spesso gli capita, anche ieri Stefano Braschi non si è tirato indietro sulle responsabilità della sua squadra. Ma rispetto ad altre occasioni (tipo il gol non dato a Muntari o gli episodi in questa stagione di Catania e Torino) il designatore spiega: «Il rigore, dopo aver rivisto la tv, ci stava, ma è stato un fatto di gioco e niente più. In campo a velocità naturale può capitare di non cogliere un aspetto come il contatto tra Astori e Ranocchia. Attenzione, però. Gli errori gravi sono altri. E quando si sono verificati li abbiamo sempre ammessi».

Diritti tv spartiti, ira Zamparini dalle multe soldi per gli oratori (Repubblica)

“Il nodo è il 5% dei diritti tv assegnato conteggiando due volte gli abitanti di Roma, Milano, Torino e Genova. Le provinciali volevano abrogare la norma, ma Roma e Lazio, seguite dalle altre “grandi”, sono riuscite a tenerla in vita. Ora bisogna completare la riforma dello Statuto con la nuova “governance” dalla quale dipenderà l’elezione del prossimo presidente (in lizza Beretta, Abodi, Campoccia e Simonelli). Una proposta, caldeggiata da Lotito, suggerisce di reintrodurre la possibilità di avere un dirigente di club al vertice della Lega, come era prima di Calciopoli. Ma difficilmente passerà. Poi si potrà cominciare finalmente a parlare dei problemi del nostro calcio.

Lega, pace sui proventi tv. Riforma agenti? (La Gazzetta dello Sport) “PIÙ SOLDI ALLE PRIME DIECI E AUMENTATO IL PARACADUTE. CHIEVO E PALERMO CONTRARI, FIORENTINA E NAPOLI ASTENUTI

“Ieri si e riunita anche la commissione che sta pensando di formulare una serie di proposte per la modifica del regolamento degli agenti dei calciatori. Qualche attimo di irritazione sembra essersi verificato tra Marotta, Mencucci e Fenucci nei confronti dell’attivismo di Lotito. Un po’ di fastidio che ha rallentato i lavori. L’obiettivo dei club e quello di allargare il ruolo dell’agente, ora destinato a scindere l’attivita di procuratore da quello d’intermediario. Nodo che ha creato tanti problemi sia agli agenti che ai datori di lavoro. L’idea e che il procuratore sia pagato sia dal club, sia dall’assistito. Se ne riparlera.

La Viola è di moda, utile da 50milioni (La Gazzetta dello Sport)

“La squadra, ricostruita da zero, sta volando e le quotazioni dei giocatori s’impennano

“«Chiediamo una proroga ai Maya, sarebbe un peccato perdersi il resto». I tifosi viola vogliono andare oltre il 21-12-12, data della presunta fine del mondo secondo la celebre profezia. E intanto preparano per domenica l’invasione di Torino. Si parla di più di tremila sostenitori già pronti a partire. La Fiorentina è l’ultima moda del calcio italiano. Andrea Della Valle, presidente onorario e patron viola, l’ha ricostruita da zero indicando questa rotta: allenatore giovane e ambizioso, giocatori di qualità in cerca di rivincite, blindatura di Jovetic. Operazione riuscita. Montella ha regalato una seconda occasione a Borja Valero e Gonzalo Rodriguez retrocessi con il Villarreal; a Pizarro dato per rotto e Toni dato per finito; a Viviano e Aquilani bocciati da Inter e Milan. E ora, insieme a diciotto nuovi arrivati, ha costruito un gruppo straordinario che va a caccia di un posto in Champions e, perché no, del sogno scudetto.


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