STAMPA – Almiron carica, Monzon e Tacht aspettano

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

SERGIO ALMIRON «Quando ripenso al ko con l’Inter… Ci rifaremo presto» (La Sicilia 15.07.2013)

“«La riconferma della società mi lusinga Più facile ripartire, non è semplice ripetersi»

“Basta un quarto d’ora fitto fitto per colmare un anno di attesa. Basta un sorriso, la stretta della mano di Sergio Almiron che stritola quella del cronista: «Dai parliamo». Detto dal centrocampista argentino suona come uno scoop. Perché Almiron, e con il nostro giornale l’aveva fatto in esclusiva nel luglio dell’anno scorso, parla una volta l’anno e poi tace. Segna, vince, conquista applausi e la palma del migliore. Silenzio. E’ un incontro piacevole, perché nella vita di tutti i giorni Sergio è un ragazzo solare, divertente. Ne sa qualcosa Legrottaglie, vittima dei tentativi di burla da parte del centrocampista: «Lo provoco, ma lui resiste. Non ci casca. Cerco di indurlo in… tentazione. Resiste. Si scherza, dai». Dopo che è andato via Ricchiuti chi vi strappa le risatine durante le pause del ritiro? «Izco e Gomez sono ragazzi molto simpatici, stanno sempre al gioco». E lei, Almiron? «Lavoro e se c’è da scherzare, non mi tiro indietro». A proposito di lavoro: Maran ha detto che lei è tornato più felice che mai, in Sicilia. «Sa, le confesso che a 32 anni è fondamentale trovare la fiducia della società. Sentirla come una cosa sincera e dopo una stagione caratterizzata da qualche acciacco di troppo. Ma io sto bene anche mentalmente e voglio ripagare il Catania». Il vantaggio di un gruppo che si conosce a memoria potrebbe portare il Catania lontano. Molto lontano. «Sarà più facile ricominciare, non sarà semplice riconfermare le perle del precedente campionato. Sicuramente l’impegno non mancherà. Vorremmo riprenderci tutto ciò che abbiamo perso per strada». C’è, Almiron, una partita che le è rimasta qui, sullo stomaco? «Ah (risponde d’istinto, ndr), quel Catania-Inter. Ogni tanto ripenso al grande gioco proposto prima della grande stanchezza». Perché il Catania crollò nel finale? «Eravamo stanchi mentalmente, i nerazzurri riemersero in modo efficace. No, non c’era appagamento in campo, sul 2-0»

Tachtsidis, mancano solo la firme Pure Monzon è ormai vicinissimo (La Sicilia 15.07.2013)

Cosentino conferma: «Con il greco stiamo discutendo, l’accordo non è lontano»

“Il Catania resta fermo, per il momento, a Sebastian Leto, Federico Freire e ad Alberto Frison, interventi significativi, peraltro, se si considera che il mercato ha preso il via da appena due settimane e che i trenta giocatori messi a disposizione di Rolando Maran per l’avvio della preparazione bastano a garantire alla squadra adeguatezza di cifra e robustezza di impianto anche nella nuova stagione, la decima dell’era Pulvirenti e l’ottava di fila in Serie A. Direteche bole in pentola? Innazitutto la partenza, ormai sicura, di Francesco Lodi chiamato a confermare le sue doti al Genoa. In contropartita al playmaker di Frattamaggiore sta per arrivare il ventitreenne centrocampista greco Panagiotis Tachtsidis che è il giocatore sul quale un certo Zeman scelse, nella sua pur breve avventura alla guida della Roma, di incardinare il reparto di mezzo della fomazione giallorossa, ancorchè a discapito di un giocatore cosiddetto insostituibile come Daniele De Rossi. A parte ogni possibile valutazione sui risultati dell’esperienza del boemo, nessun dubbio puó sussistere sul valore dell’ex Aek, sulle sue doti sia tecniche sia tattiche nè tanto meno sull’entità dell’apporto che potrà assicurare al centrocampo del Catania, e non soltanto in termini di muscolarità. Di Tachtsidis e dell’attesa del suo imminente arrivo al Torre del Grifo Village, ha parlato ieri, ai microfoni di Sky, il vicepresidente rossazzurro Pablo Cosentino: «Con Tachtsidis stiamo discutendo, il giocatore ci piace, l’accordo é vicino». Poche parole ma utili a capire come il problema che sta rallentando l’ufficializzazione dell’accordo tra Genoa e Catania per lo scambio delle comproprietà di Lodi e del centrocampista greco sia legato a ostacoli (di natura economica?) che non sarebbero, però, insormontabili. Affare concluso, allora? Alla domanda, Cosentino ha dato l’unica risposta che potesse dare un operatore di mercato del suo calibro: «Gli affari possono ritenersi conclusi solo quando ci sono le firme»


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