STAMPA- Anno nuovo, vecchio Catania anzi.. peggiorato

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Anno nuovo, Catania vecchio (La Sicilia Web)

Non è cambiato nulla: i rossazzurri cominciano il 2015 naufragando contro il Lanciano, vittorioso per 3-0 L’effetto-Marcolin non c’è, i nuovi acquisti affondano con il resto della squadra. Classifica critica: terz’ultimo posto

Non è cambiato nulla. La sosta di venti giorni, tre acquisti e un nuovo allenatore restituiscono al campionato di B lo stesso Catania del 2014. Una squadra molle, slegata, spaesata. Il 3-0 incassato a Lanciano non fa altro che perpetuare una lunga crisi, di gioco e di risultati. Gli etnei non vincono da fine novembre, non raccolgono un punto in trasferta da due mesi e sono alla terza sconfitta consecutiva. Con risultati del genere, trovarsi al terz’ultimo posto, in piena zona retrocessione, è semplicemente inevitabile. Altrettanto inevitabile è la sconfitta di Lanciano, giunta al termine dell’ennesima prestazione senza capo né coda. Il portiere di casa Nicolas può dormire sonni tranquilli per l’intero incontro guardando i compagni costruire una vittoria assolutamente legittima. Terracciano ritarda la resa salvando due volte su Gatto, ma poi deve capitolare sul tocco di petto di Monachello, imbeccato da un’accelerazione di Gatto, lesto a seminare Escalante e Coppola in velocità. L’erroraccio di Sauro, che si fa fregare da Gatto su un lancio lungo, e il bel duetto Grossi-Monachello che porta al tris mettendo brutalmente a nudo tutte le carenze difensive rossazzurre completano il quadro di 90′ pessimi per gli uomini di Marcolin, svagati in difesa, in perenne affanno a centrocampo (molto male Escalante e Almiron, tardivo l’innesto del generoso Rosina, non al meglio e per questo tenuto inizialmente fuori) e abulici in attacco. Qualcuno, a Catania, dopo gli ultimi acquisti ipotizzava clamorose rimonte in chiave play off. Meglio svegliarsi e capirlo una volte per tutte: qui c’è da salvare la categoria

Catania: anno nuovo, tutto vecchio (Gazzettino On Line)

“Il Lanciano rifila tre sberle ai rossazzurri di Marcolin ed inguaia il campionato del Catania che adesso deve pensare a conquistare i punti necessari per il mantenimento della categoria, anziché coltivare improbabili sogni promozione. Peggio di così non poteva proprio andare. Chi si aspettava un Catania arrembante, rinfrancato dai nuovi acquisti (uno per reparto), tutti schierati in campo da Marcolin dal primo minuto di gioco, sarà rimasto assai deluso. Certo, nessuno avrebbe potuto pretendere che il nuovo tecnico sarebbe riuscito, dopo poche sedute d’allenamento dirette, a cambiare pelle al Catania, ma ci si aspettava quantomeno una reazione sotto il profilo caratteriale che riuscisse a lanciare un chiaro messaggio al campionato ed ai tifosi. Niente di niente. Il Catania riprende da dove aveva concluso il 2014. Una squadra irriconoscibile in trasferta, talmente brutta da risultare persino fastidiosa ai propri tifosi, che esalta le qualità dell’avversario che non deve neanche impegnarsi tanto per aggiudicarsi l’intera posta in palio. A Marcolin si chiederà piuttosto di riuscire a trovare il bandolo della matassa nella speranza di salvare il salvabile. Che in soldoni significa tentare di mantenere la categoria, perché di questo oggi il Catania deve realmente preoccuparsi. Fantasticare su complicate scalate alla classifica -tecnicamente possibili ma oggettivamente improbabili – non sarebbe corretto nei confronti degli sportivi etnei che hanno dimostrato a più riprese, senza mezzi termini ma in maniera assolutamente composta, il proprio dissenso nei confronti della Società rossazzurra. Frattanto, al Catania si continua a tacere. Dopo la mancata conferenza stampa a seguito dell’arrivo di Marcolin a Torre del Grifo, cui si aggiungono le mancate presentazioni dei tre nuovi arrivati (quattro, col giovane terzino Granatiero), il sodalizio etneo rilancia la politica del silenzio stampa. Una decisione mal digerita e poco condivisa dai tifosi e dagli addetti ai lavori, che rischia di incrinare ulteriormente i già precari equilibri tra la Società rossazzurra e gli sportivi etnei.