STAMPA – Basta battere Juventus e Napoli..

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Catania, un solo risultato: servono i tre punti contro Juventus e Napoli (Catania Today)

Ritiro a Ragusa in vista delle ultime 10 gare di campionato. Il Catania tenta la disperata rincorsa verso una salvezza che sembra un vero e proprio miraggio. Le prossime due partite le più difficili sulla carta, ma nel momento migliore possibile, visti gli impegni europei “di fuoco”

“Ritiro a Ragusa in vista delle ultime 10 gare di campionato. Il Catania tenta la disperata rincorsa verso una salvezza che sembra un vero e proprio miraggio. Stando ai risultati e al calendario, la squadra del tecnico Maran versa in uno stato vegetativo, in attesa della sentenza definitiva. Solo un miracolo al momento potrebbe risvegliare i rossazzurri dall’incubo della retrocessione. PRO E CONTRO. Serve una vittoria nelle prossime due partite casalinghe. Di fronte le corazzate più forti del campionato insieme alla Roma di Garcia: Juventus e Napoli. La sfida imminente in Europa League da dentro-fuori contro la Fiorentina non permetterà agli uomini di Conte di concentrare le forze esclusivamente per la sfida al “Massimino”. Dall’altro lato il Catania, dopo il ritiro forzato disposto dal presidente Pulvirenti, avrà tempo necessario per ritrovare vigore […] Superato il duo infernale tutti i calcoli lasceranno il tempo che trovano: soltanto una vittoria infatti potrà ridare speranze, oggi sfumate quasi del tutto. La doppia batosta rimediata contro Chievo e Sassuolo, due dirette concorrenti per la salvezza, ha tagliato infatti le gambe alla rincorsa rossazzurra. Il destino sa essere però strano, ecco perchè il Catania dovrà riconquistare i punti persi, questa volta non contro due dirette concorrenti, ma contro le squadre più forti del torneo. Vietato sbagliare quindi, in caso contrario le porte della retrocessione saranno definitivamente aperte.“

Ora il Catania provi a battere Juve e Napoli (La Sicilia)

“Senza paura. Quel che non abbiamo ottenuto negli scontri diretti va recuperato adesso al Massimino

“Se volesse cavalcare l’onda depressiva che avvolge la città, il presidente potrebbe semplicemente restare in silenzio e fare passare il tempo, i giorni, le domeniche, le partite. E gli eventi. Invece Pulvirenti non solo non si nasconde, ma continua a parlare e a parlarne di quel che sta accadendo, del Catania, delle sconfitte, dell’ultimo posto, dell’incubo retrocessione. E’ un conforto? E’ una consolazione? No, ma la presenza attiva e costante è un’assunzione di responsabilità e di condivisione di quel che sta vivendo la città, di quel che stanno soffrendo i tifosi. Insomma, il presidente c’è, non è in fuga, non studia exit strategy. E la società c’è, non nasconde bilanci, non altera numeri, anche perché, come vedremo, non si potrebbe davvero […] Crederci, sino alla fine. Pulvirenti non molla di un centimetro. Contiene, però, la rabbia e l’indignazione per l’atmosfera pesante che è stata creata intorno alla società. I dubbi, i sospetti, le illazioni, quelle curiose strategie finalizzate a perdere… «Siamo una città che vive di retropensieri. Qui tutto deve essere poco pulito, caricato di sospetti, anche infamanti. Ho già detto che non ho nessuna intenzione di lasciare questa società, che ha tutti i bilanci a posto. Tra l’altro vorrei spiegare che le società di calcio sono controllatissime da ben tre organi: la Covisoc, il collegio sindacale e una società esterna di revisori che trimestralmente verifica la correttezza dei conti. E i nostri sono correttissimi. Quanto alla leggenda metropolitana che circola della convenienza che avremmo a retrocedere, dirò solamente che oggi per una società come la nostra ci sarebbe una perdita non inferiore ai 15 milioni solo per i diritti televisivi. E a questa cifra dovremmo aggiungere tutto il resto che ha un valore in serie A e ne ha un altro o non ne ha proprio in serie B. Non è possibile, però, stare dietro a questi ragionamenti, è inconcepibile. E’ la solita storia che si ripete, alla prima difficoltà, quando affrontiamo un campionato andando incontro a qualche disagio, si scatena un attacco contro di me che diventa, e questo è l’aspetto grave, un attacco destabilizzante al calcio Catania. Ci abbiamo messo anni a costruire questo miracolo, a farlo ben figurare e stabilizzare in serie A, a dotarlo di un centro sportivo all’avanguardia in Europa, di un settore giovanile che raccoglie soddisfazioni e a pensare anche a realizzare il nuovo stadio. Anni, fatica, sacrifici. E ora c’è chi, per invidia, per cattiveria, forse perché gli sto antipatico o perché non ama il Catania, sta provando a distruggere tutto». Pulvirenti vuol lottare sino alla fine, responsabilizza ancora una volta i giocatori che ha sempre difeso, poi dice: «Questo accanimento contro di noi è assurdo. In questi anni sono retrocesse Parma, Atalanta, Verona, Palermo, Genoa, Sampdoria e nessuno ha fatto dietrologia. Contro di noi, alla prima difficoltà dopo anni di risultati obiettivamente straordinari, una caccia alle streghe. Dobbiamo provare a salvarci anche per questo.


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