STAMPA – Bergessio s’infuria con Rizzoli

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

MONDIALI, L’ARGENTINO BERGESSIO ATTACCA RIZZOLI: “SEMPRE LA STESSA STORIA” (Stop and gol)

L’attaccante del Catania ha contestato l’arbitraggio del fischietto italiano, che annullò proprio una sua rete contro la Juventus

Sono parole, anzi “caratteri”, al veleno quelli di Gonzalo Bergessio, argentino e catanese per adozione. Il centravanti del Catania, dopo la sconfitta della sua Nazionale contro la Germania, ha avuto da ridire sull’arbitraggio di Rizzoli. Il fischietto italiano non ha fischiato un rigore per l’Albiceleste sul contatto di Neuer che ha travoltoHiguain. Allora Bergessio riavvolge il nastro e ritorno sull’episodio di Catania-Juventus di due anni fa, in cui Rizzoli consigliò all’arbitro Gervasoni di annullare un suo goal (regolare) per presunto fuorigioco. Il tweet dell’argentino è in aperta polemica con l’arbitraggio del match: “Orgoglioso di essere argentino, Rizzoli terribile: contro di noi è sempre la stessa cosa”

L’argentino Bergessio al ‘veleno’ contro Rizzoli: “E’ sempre la stessa storia… ” (Goal.com)

“Da Germania-Argentina a Catania-Juventus del 2012, il passo è incredibilmente breve. ProtagonistaNicola Rizzoli, arbitro della finale Mondiale, preso di mira dall’Albiceleste Gonzalo Bergessio che non digerisce la direzione del fischietto bolognese e riavvolge il nastro. Tutto è legato al contatto in area tra Neuer e Higuain, dove il portiere tedesco esce di pugni e travolge la punta del Napoli: Rizzoli decreta fallo in attacco al ‘Pipita’ tra le proteste argentine, compresa quella dell’attaccante etneo che via ‘Twitter’ al termine del match non le manda a dire. “Orgoglioso di essere argentino, Rizzoli terribile: contro di noi è sempre la stessa cosa”, questo il ‘post’ apparso sul profilo di Bergessio che rimanda inevitabilmente a quel 28 ottobre di due anni fa.


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