STAMPA – Biagianti e Protti, due ex e tanti ricordi

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

A Livorno c’è il Catania ma ora Protti sta con i rivali (La Gazzetta dello Sport)

“Perché Igor Protti è il campione di tutti i livornesi: 9 stagioni e 2 promozioni (prima in B e poi in A, nel 2004, 55 anni dopo l’ultima volta). Ma oggi non lavora per il Livorno: da 2 anni e mezzo è nella rete di osservatori del Catania, anche se in Sicilia non è mai stato presentato. E la sfida di oggi, per lui, è qualcosa di particolare. IL PARADOSSO Prima di lui c’è stato Armando Picchi, insieme e dopo Cristiano Lucarelli. Ma Protti, per un livornese, è esattamente quello che Riva ha rappresentato per Cagliari: tutto. Ecco perché è incredibile non vederlo dietro una scrivania amaranto. È l’uomo della rinascita dopo oltre mezzo secolo, lo specchio di una città sincera e sanguigna. Che non riesce ad avvicinarsi a un tipo introverso come Gautieri, tra l’altro compagno di Protti a Bari dal ‘93 al ‘96. Oggi l’ex attaccante amaranto non sarà al Picchi, oggi toccherà a Vantaggiato e a Calaiò: gol sicuri, gol diversi

La porti un bacione a… Catania (La Sicilia 12 Dicembre 2014)

«Questa città mi è rimasta nel cuore e mia moglie Martina mi fa sentire per metà siciliano»

“l Catania e Marco Biagianti. Sembrava non dovesse finire mai più, invece dopo 148 presenze e 3 reti, eccolo trasferirsi al Livorno. Era appena cominciato il campionato 2013-14. Marco chiuse dietro le sue spalle la porta dello spogliatoio, a Torre del Grifo, e scrisse un messaggio, a penna, calligrafia incerta per l’emozione, di commiato. Un distacco non certo semplice, ma prima o poi – ci confessò – anche da un grande amore professionale ci si separa. L’affetto di Marco per il Catania non è mai finito. La maglia rossazzurra ha consentito a questo ragazzo toscano con la faccia pulita di conoscere i fasti della Serie A, arrivare financo a una convocazione in Nazionale. Adesso? Adesso, dopo le 27 presenze della stagione passata e la retrocessione – stessa sorte toccata al Catania, guarda tu che coincidenza – eccolo tra i Cadetti a lottare per risalire. Proprio come la sua ex squadra che tra qualche ora incrocerà da avversario. “Non è la prima volta, forse non sarà l’ultima – ci ammette nel colloquio esclusivo concessoci – ma se prima per me esisteva una partita del cuore, quella contro la Fiorentina, adesso i confronti a cui tengo particolarmente sono due: Livorno-Catania è uno dei questi”. Emozioni in vista? “Ovvio, prima e dopo la partita sempre. L’anno passato è capitata la stessa cosa. Forse giocare al Massimino mi farà più effetto. Ho messo piede per pochi istanti, nella stagione scorsa, mi è sembrato tutto molto strano, poi la partita ha preso una piega all’insegno dell’incertezza, dell’equilibrio. Il 3-3 finale lo conferma”. Che cosa ha lasciato a Catania? “Molti, moltissimi amici. Ho sposato una ragazza di Acireale, Martina e grazie a lei mi sento per metà toscano, per metà siciliano. Ho lasciato i piccoli eroi del Policlinico che soffrono ma che lottano ogni giorno per darsi forza e regalare una speranza a chi sta attorno a loro. Il 19 ci sarà una grande asta con le maglie donate da molti calciatori italiani e dei campionati di tutt’Europa per aiutare la ricerca. In questo senso, il lavoro di Benny Greco e degli altri volontari è encomiabile”. Il suo Catania riassunto in poche parole. “Dal 2007 al 2013, un’emozione continua per le vittorie conquistate, per l’affetto che ha avuto il pubblico nei miei confronti, per l’amicizia che s’è creata con allenatori e compagni”. Si sente ancora con loro? “Capuano e Spolli mi spediscono spesso messaggi, ampiamente ricambiati. Siamo amici fuori dal contesto agonistico”. Il Livorno e il Catania in lotta per la promozione. “I rossazzurri si stanno risollevando, anche noi stiamo facendo benino. La stagione è ancora lunga, c’è tutto il tempo per recuperare. L’altro giorno ho visto in tv il Vicenza battere il Brescia. Tra i vicentini ho rivisto proprio Pasquale Marino, l’allenatore che mi ha fatto esordire nel Catania, in Serie A. Ho rivisto due dei miei più grandi amici: Fabio Sciacca e Federico Moretti. Fede ha anche segnato un gran gol. Sta giocando bene, il Vicenza. Non avevo dubbi”.


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