STAMPA- Bilancio negativo, pagano i lavoratori

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Calcio Catania annuncia mobilità Dieci dipendenti rischiano il posto (Blog Sicilia)

“Licenziamento in vista in casa Catania. Stavolta non si tratta di calciatori, allenatore e altri sportivi ma di 10 dipendenti (tra amministrativi, addetti alla contabilità, magazzinieri, commesse, giardinieri, manutentori) su un totale di quindici assunti. A renderlo noto è la Slc Cgil che dà notizia dell’avvio di procedura di mobilità arrivata ai sindacati di categoria direttamente dal Calcio Catania, e che riguarda i lavoratori del centro sportivo “Torre del Grifo” e la chiusura dei punti vendita “Catania Point” di Catania e Mascalucia, che non risulterebbero più redditizi. Secondo Slc Cgil “la retrocessione del Calcio Catania dalla serie A alla serie B, avrebbe causato un sensibile calo di volume d’affari della società. E sarebbe a causa di ciò, e al conseguente andamento negativo del bilancio provvisorio allo scorso 30 giugno, che la società ha annunciato il licenziamento di 10 dipendenti”.

Catania, non si ferma lo tsunami: licenziati dieci dipendenti (Calcio News 24)

“Non si è fatta attendere la risposta del sindacato dei lavoratori. Il Segretario Generale della Slc Cgil, Davide Foti, ha commentato così la notizia dei licenziamenti: «Ancora una volta sono i lavoratori che pagano per primi il prezzo di una mancata capacità imprenditoriale, e in questo caso, anche di una scarsa lungimiranza. Dieci nuovi licenziamenti oggi colpiscono altrettante famiglie in un momento di grave crisi economica. La Slc Cgil, insieme alle altre sigle, vuole garantire il proprio impegno ai lavoratori indipendentemente dalle rappresentanze sindacali in azienda. Tenteremo ancora di salvare il salvabile, affinché il declino di una società, oggi resa ancora più fragile dalle vicende giudiziarie che vanno ben oltre la retrocessione, non venga pagato in prima persona da incolpevoli cittadini lavoratori».