STAMPA – Cani per il futuro, Capuano contro il passato

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Nuovo attacco Catania Con Leto fuorigioco Cani accanto a Calaiò (La Gazzetta dello Sport)

“L’impiego dell’albanese è la soluzione più probabile in vista del Bologna dopo la squalifica dell’argentino per tre giornate

” II reparto che funziona, in casa, fa leva sui gol e sul gioco di Calaiò e di Rosina. Senza i due italiani, il Catania avrebbe perso non solo un patrimonio di 12 gol davvero produttivo, in termini di punti, ma anche un gioco che negli ultimi venti metri diventa efficace. Contro il Bologna, Sannino dovrà cambiare non tanto l’assetto, ma qualche uomo. Era nell’aria la notizia della squalifica di Leto. Ieri è arrivata la batosta: tre turni e la diffida al giocatore (diffidati pure Rosina e l’ad Cosentino che era stato allontanato a 15’ dalla fine della panchina dopo aver protestato a Terni). Ecco che per Beppe arriva il momento delle scelte. DUE PUNTE Teoricamente la scelta più semplice potrebbe essere quella di collocare al fianco di Calaiò, l’albanese Cani: fisicità, colpo di testa, la voglia di riemergere dopo il gol segnato al Vicenza in casa e dopo i due assist per lo stesso Leto confezionati nel derby di Trapani. La presenza di Cani porterebbe Rosina ad agire quasi dietro le punte: partenza da una zona a metà tra centrocampo e attacco, tagli di campo e assist a mai finire. Soluzione provata non adesso, ma da mesi e mesi. Potrebbe servire ad aprire in due la retroguardia avversaria che difenderà a tratti anche con cinque elementi per evitare di concedere metri soprattutto a Calaiò. IDEA TRIDENTE Sannino ha spesso proposto un 433 anomalo che in campo si trasforma a seconda delle esigenze tattiche. Rosina parte in linea con gli altri due del reparto, dunque più avanti, ma poi comincia a macinare chilometri arrivando anche in difesa quando c’è da dare un aiuto. Qui, Sannino potrebbe anche optare, tenendo Calaiò come perno del gioco, sullo stesso Rosina e su Marcelinho, un brasiliano che calcia le punizioni meglio degli altri, ma che nella fase di non possesso si perde un tantino. Questione di equilibrio, ripetiamo, perché la spinta in avanti, con tanto di cambio di passo, c’è tutta, ma quando si tratta di tamponare, qualcosa di più si potrebbe fare.

Ciro sfida il suo passato (La Sicilia 02 Dicembre 2014)

“Era il Bologna di Carletto Mazzone, la squadra che nel 2004-2005 retrocesse dopo lo spareggio salvezza col Parma, abbandonando la Serie A dopo nove stagioni. Non era previsto (sembra una storia simile a quella del più recente Catania), ma Ciro Capuano non ebbe responsabilità eccessive: subentrava, cercava di rimediare situazioni spesso compromesse. In B, l’attuale centrale difensivo del Catania, che rientra dalla squalifica, fu titolare inamovibile lottando per approdare ai play off, persi per un soffio: due punti appena di ritardo. Era l’anno del ritorno in A del Catania targato Pasquale Marino. Nel Bologna si diedero il cambio Ulivieri e Mandorlini, poi Renzaccio guidò la volata finale. Capuano, a Bologna, ha comunque vissuto emozioni forti che non dimenticherà facilmente. Adesso, però, si pensa al futuro del Catania, un futuro che vede Ciro al centro di un progetto nato probabilmente senza la sua costante presenza in campo, ma nel gruppo, certamente sì. Il ragazzo di Napoli rientra dalla squalifica in un momento in cui la difesa, numericamente e sul piano qualitativo, ha bisogno di presenze importanti per contrastare l’attacco di un Bologna rigenerato dai quattrini e dall’entusiasmo della nuova proprietà. Un entusiasmo che, tradotto in punti, ha permesso ai felsinei di ricollocarsi in una posizione più interessante dell’attuale classifica. Le assenze di Peruzzi, Sauro, dell’infortunato Rolin, per il quale si aspettano i verdetti dello staff medico dopo i controlli, impone al tecnico Sannino scelte quasi obbligate. Parisi, Spolli, Capuano, Monzon sembrano i calciatori predestinati a reggere l’urto avversario e ripartire di slancio in un match apertissimo e che il Catania dovrà vincere per medicare la sconfitta rimediata in malo modo in quel di Terni. In malo modo, sì, ed è inutile spiegare ancora il perchè, visto che abbiamo già spiegato il nostro punto di vista. Si guarda avanti, al nuovo obiettivo vittoria in un confronto che nell’attuale Serie A non avrebbe certo sfigurato.


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