STAMPA – Ca(o)s-o Ranocchia, Sneijder, Cassano

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Porte chiuse (Il Corriere della Sera)

“Cassano è diventato «troppo» anche per Prandelli A casa per condotta e tecnica

“Protagonista e simbolo della nuova Inter ma in nazionale Antonio non trova più posto

“«L’esclusione di Cassano non mi ha sorpreso », annuncia gelido Gigi Buffon dall’aulaMagna di Coverciano, che non è un vero e proprio confessionale, ma il teatro delle riflessioni e dei pensieri azzurri. Qui il fantasma di Antonio aleggia ancora, ma sempre meno ingombrante. Cassano è il simbolo della nuova Inter, eppure in nazionale non trova posto. E nessuno lo rimpiange. Quattro gol e due assist in campionato non sono serviti a far cambiare idea a Cesare Prandelli, che lo ha lasciato a casa per la seconda volta di fila. E la musica non è destinata a cambiare. Cassano è il passato dell’Italia. Il c.t. lo ha definito il nuovo Di Natale, cioè il talento da richiamare, magari in Brasile nel 2014, in caso di urgente necessità. Ora, però, è fuori dal progetto. Le porte di Coverciano per lui sono chiuse. Il giocatore che ci ha trascinati all’Europeo, segnando 6 gol nel girone di qualificazione, è stato accantonato. Succede. Soprattutto se ti chiami Cassano. Sinora nessuno lo ha sopportato a lungo: alla Roma come al Real Madrid, alla Sampdoria come al Milan. L’epilogo, più o meno, è sempre lo stesso. Incanta sul campo, fa dannare fuori.

Alla ricerca del miglior Palacio Sneijder, nel mirino c’è la Juve (La Gazzetta dello Sport)

“L’argentino, mai titolare in campionato, sfrutta la sosta per tornare al top. Wes negli Usa, vuole esserci con i bianconeri

“Ci sono due differenze sostanziali rispetto alla precedente sosta per le nazionali. Innanzitutto l’umore, vicino al nero dopo il k.o. del 2 settembre con la Roma e alle stelle ora, dopo aver vinto il derby in trincea. Poi il contributo che l’Inter pagherà in termini di convocati e di trasferimenti. Per un Ranocchia in più, ma l’azzurro già martedì dormirà a casa visto che Italia-Danimarca si gioca a San Siro, ci sono un Nagatomo che – pur squalificato contro il Catania – giocherà due amichevoli in Europa e un Palacio che potrà allenarsi al meglio alla Pinetina per dare finalmente il suo contributo anche in campionato.

Sandanovic: Cassaforte Samir I grandi numeri 1 «Vale un bomber» (La Gazzetta dello Sport)

“Zenga, Sarti, Pagliuca e Bordon in coro: «Degno della porta dell’Inter: è affidabile, sicuro, forte»

“Walter Zenga fa anche simpatica una digressione («Mia figlia si chiama Samira e lui Samir, quindi anchecomenome mi piace…»), poi ecco Gianluca Pagliuca, oggi opinionista. «Io ero uno di quelli che non avrebbero mai dato via Julio Cesar – racconta il bolognese -, ma devo dire che ancora una volta l’Inter ha visto giusto. Handanovic mi piace perché non ha paura di uscire e non si butta mai a caso, l’altra sera nel derby gli sono sfuggiti due palloni emagari dovràmigliorare la presa ma in assoluto trovo che sia un giocatore dotato di grande tranquillità, dote fondamentale per dare garanzie a tutto il reparto. Se undici milioni sono troppi? Macché: l’ho sempre detto, un buon portiere vale un centravanti. E lui è un ottimo portiere ». E c’è già chi lo chiama San-danovic.

Ranocchia, ecco i guai per Salernitana-Bari (La Gazzetta dello Sport)

“Il difensore, allora 21enne, avrebbe partecipato (come tutta la squadra) alla combine ma non voleva i soldi e forse li regalò

“breve il procuratore Laudati dovrebbe passare le carte a Palazzi. L’inchiesta è «blindata» dalle collaborazioni. Chi si è avvalso della facoltà di non rispondere una volta visti gli atti potrebbe cambiare strategia. Resta defilata la posizione di Conte (era l’allenatore): a Bari è persona informatadei fatti. I giocatori lo hannoscagionato: «non sapeva nulla». Ma uno di loro avrebbe fatto riferimento a qualche comportamento particolare. Nulla che possa prefigurare un reato penale, ma a livello sportivo le cose potrebbero essere diverse. Toccherà a Palazzi fare una valutazione finale. In ballo, comunque, c’è un’altra omessa denuncia.

QUINDICI ANNI FA LA SERIE POSITIVA SI INTERRUPPE A STRASBURGO E Strama insegue il Fenomeno (Il Corriere dello Sport)

“LInter di Ronaldo nella stagione 97/98 ha centrato 8 successi in trasferta di fila: ora sono 7 Prossima tappa, Bologna

“Stramaccioni sulla orme di Simoni. LInter attuale insegue lInter del 1997-98, quella che volava con i gol del Fenomeno Ronaldo e che conquistò la Coppa Uefa a Parigi demolendo la Lazio. I nerazzurri dallinizio della stagione sono a quota 7 successi di fila in trasferta, mentre Bergomi e compagni 15 anni fa ne centrarono 8 prima di essere sconfitti dallo Strasburgo alla nona gara lontano da San Siro. La miglior partenza in trasferta della storia nerazzurra, dunque, è ad un passo. Loccasione per eguagliare quel primato si presenterà il 28 ottobre al DallAra di Bologna. Il record assoluto, invece, è ancora distante perché, considerando anche le serie maturate a stagione in corso, lInter di Mancini di vittorie in trasferta ne colleziò 9 (tutte le competizioni) e addirittura 11 limitando il conto alla sola Serie A.

LA RIVINCITA DEI RIPESCATI Da precari della difesa a nuovi baluardi (Il Corriere dello Sport)

“Handanovic, Samuel Ranocchia e Juan alla base del rilancio interista: solo un gol subìto in 7 trasferte

“La difesa degli insuperabili è nata prima nella testa di un allenatore abituato a guardare avanti, a immaginare le cose prima degli altri, e poi sul campo, con giocatori animati da motivazioni feroci, uomini che avevano tutti un motivo per dare il 110%. E stato un mix importante che finora ha pagato in moneta sonante. Soprattutto da quando la linea è passata da 4 a 3. Dalla trasferta di Verona in poi, la notte della grande svolta tattica di Stramaccioni, lInter ha vinto 4 partite su 4 e ha incassato un solo gol, a Baku, schierando una squadra molto rimaneggiata e già in vantaggio per 3-0 alla fine del primo tempo. Se laffidabilità del pacchetto arretrato sarà sufficiente per ambire a qualcosa di più rispetto a un piazzamento in zona Champions League, lobiettivo fissato dalla società in una stagione di ricostruzione come lattuale, lo dirà il resto della stagione, ma sui blog di Internet in molti iniziano ad avere fiducia in unInter che ha trovato una notevole solidità.

Il passato non fa più paura (Tuttosport)

“La vittoria in un derby rappresenta sempre uno spartiacque per una squadra e i suoi giocatori. Soprattutto per chi si misura per la prima volta con questa partita speciale. Domenica sera due calciatori dellInter possono dire di aver passato lesame: si tratta di Samir Handanovic e Juan Jesus . Il portiere sloveno e il difensore centrale brasiliano stanno riuscendo nel compito di allontanare i paragoni con due campioni che hanno scritto pagine importanti della storia recente dellInter


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