STAMPA- Catania a lezione di umiltà

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Catania, che lezione (La Siciliaweb)

Ai rossazzurri non basta giocare l’intera ripresa con l’uomo in più (espulso Pasquato): il Pescara vince meritatamente con una prodezza di Sansovini nel recupero. Etnei nuovamente in flessione atletica e inefficaci in avanti, Martinho divora il gol-vittoria al 91′

“Una lezione in piena regola. Bruciante e assolutamente meritata. Non inganni il minuto del gol decisivo che consegna la vittoria al Pescara. La prodezza di Sansovini, autore di una splendida botta dai 25 metri in pieno recupero, è il giusto epilogo dell’ennesima trasferta da dimenticare del Catania, che fuori casa continua a non indovinarne una. Altro che risalita e sogni play off. Gli etnei annaspano in classifica (penultimo posto) e prolungano la ormai interminabile serie di occasioni sprecate in questa stagione. Se lunedì scorso contro il Crotone ci si poteva appellare a errori arbitrali e sfortuna, stavolta la formazione di Marcolin deve prendersela esclusivamente con se stessa per non avere sfruttato oltre 45′ di superiorità numerica […]Imballati, i rossazzurri non trovano mai la chiave per mettere in difficoltà la solida difesa pescarese: Maniero, ex in ombra, e Calaiò non hanno un solo spunto degno di nota anche perchè la palla circola troppo lentamente. Neppure il cambio di modulo con il passaggio al 4-2-3-1 per provare ad aprire il reparto arretrato avversario serve a qualcosa. Il Catania gira a vuoto. Al contrario di un Pescara sempre sul pezzo, forte di un trascinatore come Bjarnason e di elementi che sanno muoversi con intelligenza come il centravanti Melchiorri. E così, rischiato grosso in mischia in avvio di ripresa e su una traversa colpita da Bjarnason, i rossazzurri capitolano allo scadere. Come è giusto che sia.

Sansovini premia il Pescara in 10 Catania senza idee (La Gazzetta dello Sport)

“Raphael Martinho, classe 1988, in gara da meno di mezz’ora, alza troppo la mira a due passi dalla porta al 92’. Marco Sansovini, 34 anni, in campo da 18’, fa centro con un sinistro da 40 metri. E al 93’ esulta all’Adriatico con il Pescara — dove il 2 febbraio è tornato per la terza volta — a due anni e mezzo dal gol nel 6-0 al Vicenza (1 maggio 2012). Così gli abruzzesi di Marco Baroni — che indovina i cambi e puntella la panchina — ritrovano i tre punti in casa dopo due mesi (2-0 al Varese il 24 dicembre) e agguantano il Perugia a -1 dai playoff. ANALISI Al di là delle parole di Dario Marcolin («Il gol non cambia la valutazione della gara sotto il piano del gioco»), il Catania deve fare mea culpa e ritrovare umiltà. Non solo per la sconfitta — giunta sì a tempo scaduto, ma dopo 52’ giocati in superiorità numerica —, che lascia gli etnei penultimi e ne interrompe la striscia di tre risultati utili. Bensì per l’atteggiamento, ai limiti della presunzione. Perché il Catania — due pari e dieci k.o. stagionali fuori casa — quasi nulla ha fatto per vincere una gara che ne ha confermato i limiti. Anche nel nuovo corso. Più «adeguato» alla situazione Emanuele Calaiò, uno dei quattro ex in campo (con Schiavi, Mazzotta e Maniero, tornato all’Adriatico un mese e mezzo dopo l’addio choc e fischiato al momento della sostituzione con Martinho): «Facciamo un bagno di umiltà e pensiamo a tirarci fuori da questa situazione»