CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.
Catania, non sottovalutare il Varese Neto Pereira guida la banda-Bettinelli (Live Sicilia)
“Il Varese è una squadra compatta e quadrata, che rispetto all’anno scorso ha perso diversi giocatori decisivi per la salvezza, come il bomber Pavoletti che decise il doppio spareggio contro il Novara, la sua spalla in attacco Di Roberto e i difensori Spendlhofer e Rodrigo Ely, che nonostante la loro giovane età erano riusciti a mettersi alla guida dell’intero reparto. Non è cambiata anche la guida tecnica, visto che Stefano Bettinelli è stato confermato in panchina dopo aver ottenuto ciò che la società gli aveva chiesto, ovvero la salvezza, quando gli offrì il posto di Stefano Sottili a metà maggio. Allora il tecnico ottenne tre vittorie su quattro partite, playout compresi, mentre quest’anno il trend per il Varese è decisamente più ondivago, tra vittorie incoraggianti e sconfitte che bloccano il salto di qualità dei biancorossi […]Dunque quella contro il Varese sarà una sfida molto dura per il Catania, con gli etnei che avranno più di un grattacapo da risolvere per restituire sorrisi e fiducia ai propri tifosi, prima di concentrarsi sul derby sul campo del Trapani. Un pensiero in più, sul quale bisognerà però proiettarsi solo a partire da sabato sera, visto che prima di preparare il match del “Provinciale” bisogna vincere questa gara fondamentale. E domani pomeriggio, con la consueta conferenza pre-gara di Beppe Sannino, capiremo quale sarà l’atteggiamento con cui il Catania affronterà questa nuova sfida da “dentro o fuori”.
Il Catania perde pezzi: si infortuna Gyomber (Nuovo Sud)
“l Catania continua a perdere pezzi. Alla lunga lista degli indisponibili in casa rossazzurra, si è aggiunto Norbert Gyomber. Il difensore slovacco, nel corso dell’allenamento di ieri, si è procurato un violento trauma distorsivo alla caviglia destra con compromissione legamentosa. Gli esami diagnostici ai quali si è sottoposto il giocatore hanno evidenziato la necessità di un intervento chirurgico, che verrà effettuato martedì prossimo, a Roma, nella clinica Villa Stuart. Per gli etnei, impegnati nella preparazione della gara interna di sabato contro il Varese, un’altra tegola pesante in un momento difficile.
Catania, osare per credere (La Sicilia 6 Novembre 2014)
“I numeri dicono che per le grandi imprese non basta vincere in casa anche se i rossazzurri in questi 10 anni non sono stati molto “corsari”
Le imprese. In dieci anni gli etnei hanno centrato 25 vittorie lontano dal Massimino, decisive per la promozione e le salvezze
“Ancora senza vittorie in trasferta. Un solo punto nelle sei sfide esterne sinora giocate. Il Catania – insieme con il Varese (prossimo avversario al Massimino), il Cittadella e il Crotone – è ancora a secco di gioie. Una situazione che disegna un quadro precario ma che può senz’altro ricompattarsi. Ad Avellino, dopo due colpi interni con Vicenza e Entella, non arriva quel salto di qualità così atteso, sperato e sognato. C’è un tabù da sfatare al più presto, senza dubbio, perché per risalire in classifica non basteranno solo le vittorie casalinghe. Ma per far questo servirebbe anche la squadra al completo vista la lunga lista degli infortunati. Dal 2004 ad oggi, il Catania non è, però, mai stato in trasferta un fulmine di guerra, non c’è mai stato un feeling particolare. Ad eccezione dell’anno della promozione in Serie A (nove vittorie esterne), i rossazzurri, nelle varie e precedenti gestioni tecniche che si sono succedute nell’era del presidente Pulvirenti, sono andati a segno solo 16 volte: tre nel primo anno di B (2004/2005) e tredici in Serie A. Tutte partite queste ultime che nell’immaginario collettivo ancora oggi restano nel cuore dei tifosi come i centri a Torino in casa della Juve o il colpo a Roma contro la Lazio. O il successo di Palermo. Partite che fanno la storia degli ultimi dieci anni. Poche ma buone, verrebbe da dire.
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