CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.
Cosmi sulla B: “Perugia non è un caso. Pescara si riprenderà” (TMW)
“Il punto sulla serie B con un allenatore esperto e che conosce a fondo la categoria. Serse Cosmi , da noi contattato in esclusiva, analizza il campionato cadetto dopo sei giornate. Tra le altre chi le sta piacendo? “L’Avellino ormai non è più una sorpresa, visto il campionato dell’anno passato. Il Carpi, la Pro Vercelli e il Frosinone sono partite bene, giocano anche sulla spinta dell’entusiasmo. Poi ci sono formazioni come il Bologna che si stanno riprendendo e anche il Bari e il Catania rientreranno nelle squadre da play off”.
«I gol dopo l’inferno Agli stranieri serve una gavetta così…» (La Gazzetta dello Sport)
“Il capocannoniere e capitano dell’Avellino racconta la carriera sui campi difficili della Campania: «Questa B è 10 categorie sopra»
“Gigi Castaldo, capitano dell’Avellino, capocannoniere (con il giovane Cerri) della B a 32 anni. E’ il punto più alto della sua carriera? «Direi di sì: 4 partite e 6 gol in B, non mi è mai successo». «Sono talmente avanti, che se guardo indietro vedo il futuro». E’ la frase del suo profilo facebook: proviamo a guardare indietro? «Mia moglie dice che riesco a capire prima cosa succede, nel calcio e nella vita. Se una stagione nasce male, mi preoccupo. Dopo questa partenza dico che ci leveremo delle soddisfazioni». Lei è di Giugliano, cintura di Napoli. Evitiamo luoghi comuni: è stata dura quando ha iniziato? «C’erano compagnie difficili, il calcio e la famiglia mi hanno aiutato a stare fuori da giri pericolosi. La realtà è dura, ai ragazzi basterebbe trovare un lavoro onesto – non solo il calcio – per non finire su cattive strade». Puteolana, Juve Stabia, Benevento, Nocerina, Avellino, dalla D alla B. Campi difficili, avversari tosti, ambienti particolari. «Una volta con la Juve Stabia abbiamo pareggiato al 90’ a Potenza uno scontro diretto e siamo usciti dallo stadio verso mezzanotte. Successe di tutto. Ho fatto tante battaglie, ma alla fine delle partite finisce tutto» […]In Serie A chi ci va? «Non c’è una squadra che batte tutti e una più debole che perde con tutti. Bologna e Catania non sono come il Palermo dell’anno scorso, era troppo forte».
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