STAMPA – Catania, Giocattolo rotto? Tecnico sbagliato!

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

SIMEONE, MIHAJLOVIC, MONTELLA CATANIA LA FABBRICA DEI TECNICI (La Gazzetta dello Sport)

“Non sono giorni felici per la Catania del calcio. I sogni finiscono, certo, ma nessuno si attendeva un risveglio tanto brusco. «Bonu tempu e malu tempu, nun dura tuttu u tempu» (Bel tempo e maltempo non durano per sempre), dice un detto di queste parti. I «siciliani di scoglio », così li chiamava Vittorio Nisticò, infatti, hanno nel Dna il disincanto e ormai da settimane esorcizzano un possibile ritorno in serie B, come ineluttabile conseguenza di errori e distrazioni, malaventura e cose belle che finiscono. Ma anche i «siciliani di mare aperto», l’altra categoria codificata dal grande giornalista, quelli che sono andati via o che hanno sfidato il fatalismo, guardato orizzonti lontani (e poi, magari, vissuto nel rimpianto della sicilitudine), adesso, dopo aver continuato a sperare fino alla sfortunata partita di Udine, hanno gettato l’ancora. Nessuno lo dice apertamente, ma l’impresa della truppa di Maran sarebbe la più impensata di tutte. Gli allenatori del Catania, d’altronde, nelle sette stagioni trascorse, hanno abituato la gente di qui alle storie impossibili. E adesso, proprio da quel passato, insieme al rimpianto, vengono le poche soddisfazioni. Vedere la Atléti di Diego Simeone spaventare il Barcellona e guidare la Liga fa tornare col pensiero all’incredibile rimonta del suo Catania nel 201011, arrivò a gennaio e in 18 partite portò la squadra a un dignitoso tredicesimo posto […]Sono molti a credere che l’errore più grande di Pulvirenti quest’anno sia stato mandare via e poi richiamare (troppo tardi) Maran. Non è del tecnico trentino, d’altra parte, il miglior Catania di sempre, quello della scorsa stagione? Vada come vada, così, non è improbabile che Maran trovi una panchina in serie A anche il prossimo campionato. E vada come vada, nel calcio che conta anche il prossimo campionato ci sarà tanto Catania nel nome dei sui ex allenatori, scoperti dal duo PulvirentiLo Monaco. Direbbero disincantati in Sicilia: «Cu’ nesci, arrinesci» (Chi va via, trova la fortuna).

Catania, il giocattolo si è rotto? (Toro News)

“Da Marino a Simeone, da Zenga a Maran, i rossoazzurri si sono sempre affidati ad ottimi tecnici, acquistando elementi poco conosciuti ma estremamente interessanti sul mercato sudamericano e riuscendo spesso e volentieri ad ottenere ottime plusvalenze. LA GRANDE PAURA – Adesso, però, il giocattolo sembra essersi rotto: gli etnei sono stati costretti nel corso del girone d’andata (a causa dei risultati deludenti) ad esonerare Maran, ma l’arrivo di De Canio in panchina non ha portato i frutti sperati, con il conseguente ritorno dell’ex tecnico del Varese per fare il miracolo. Bergessio è stato spesso colpito da problemi fisici, mentre Barrientos, Castro e il rientrante Lodi non hanno ripetuto le meraviglie dello scorso anno. E così il Catania torna a rivivere l’incubo della serie B, un incubo che proverà a scongiurare disputando, come ha chiesto il suo allenatore, sette finali di qui alla fine. Basterà? Forse, quel che è certo è che occorre, in chiave futura, far ripartire al più presto la macchina nel modo giusto.


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