STAMPA- Catania lento ed impacciato

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

LA SQUADRA ETNEA LENTA E IMPACCIATA ORA E’ IMPANTANATA NELLE SABBIE MOBILI (La Sicilia)

“Anche contro il Pescara, che ha giocato quasi tre quarti di gara in dieci uomini, Catania mollo sulle gambe, lento, sempre in ritardo su tutti i palloni e in 95′ soltanto un paio di conclusioni verso la porta avversaria. Troppo poco per dimostrare di avere acquisito una mentalità differente rispetto a quella che aveva mostrato il vecchio gruppo di argentini che la società a gennaio ha letteralmente epurato. Ma, ripetiamo, la spinta dei nuovi è durata troppo poco e la squadra vista contro il Pescara è sembrata la copia di quella che nel girone d’andata aveva profondamente deluso i tifosi. Per tutto il primo tempo, poi, i rossazzurri non hanno tirato una sola volta verso la porta avversaria e Calaiò e Maniero hanno confermato quell’analisi che avevamo fatto dopo l’acquisto del bomber ex pescarese: i due faticano a trovare spazi, spesso si accentrano e si sovrappongono, creando più confusione che spunti reali per cercare la via della rete. Ad un certo punto della gara, infatti, lo stesso Marcolin ha effettuato il cambio, togliendo Maniero ed inserendo un esterno come Martinho. E almeno da quel momento, e dopo l’ingresso precedente di Castro, qualcosa il Catania ha provato a creare su quelle linee esterne dove pochissimo si è visto Belmonte e troppo poco, considerate le sue potenzialità, Mazzotta a sinistra. Insomma siamo a registrare, dopo il pari interno con il Crotone ultimo in classifica, un ko esterno che ridimensiona decisamente anche i sogni del Catania e della società del presidente Pulvirenti che sperava in un girone di ritorno poderoso e capace di capovolgere la situazione di classifica che si era definita nel girone d’andata. A questo punto, con tante trasferte da giocare (compreso il recupero contro il Modena), e con un ambiente che inevitabilmente è di nuovo precipitato in uno stato di depressione, il Catania deve stare molto attento a concentrarsi sulla missione di fare i punti necessari per tenere a distanza le zone più pericolose della classifica. Perché la B può trasformarsi in una palude che inghiotte chiunque