STAMPA – Catania-Milan allo specchio

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Il conclave del Catania per esorcizzare il Diavolo (Blog Sicilia)

“La disfatta di Torino è alle spalle, anzi il tecnico rossazzurro Gigi De Canio “non ricorda più nemmeno com’è andata, so che abbiamo perso e basta”. Il Catania dopo una settimana di ritiro guarda avanti e il futuro prossimo si chiama Milan, un altro club che, a parte la bella prova di Champions, ha passato una settimana tribolatissima che sembra essersi risolta con l’intervento diretto di Silvio Berlusconi il quale ha stoppato le dimissioni di Adriano Galliani. Sette giorni di confronto per ritrovarsi e per organizzare le sedute di allenamento sul presupposto dell’orario della partita in programma alle 12.30. “Su richiesta dei calciatori abbiamo preferito rimanere sul posto per poter gestire meglio la situazione, ritengo che i ragazzi abbiano dimostrato di avere senso di responsabilità, come si conviene ai professionisti seri”, ha detto De Canio in conferenza stampa parlando del ritiro che non è stato affatto una punizione.

L’avversario: Catania, attacco asfittico e difesa colabrodo ma al “Massimino” le cose cambiano (Il Vero Milanista)

“Negli anni passati il Catania di Pulvirenti (non dimenticando il grande operato di Lo Monaco) ha fatto grandissime cose. Dal ritorno in Serie A al record di punti (56, ndr) firmato lo scorso anno con annesso ottavo posto in classifica. Chi, però, si aspettava di ritrovare il Catania in lotta per un posto in Europa League si sbagliava di grosso. Oggi è il fanalino di coda di una classifica comunque corta (14 squadre in 9 punti) ma la delusione resta. Troppo pochi gli appena 9 punti raccolti in questa stagione. Il problema più grosso l’ha fatto il mercato. Per una squadra che ha cambiato pochissimo nelle scorse stagioni, le cessioni di Lodi e Gomez su tutti hanno stravolto un meccanismo che sembrava perfetto. I due, il primo al Genoa, l’altro al Metalist, riuscivano a decidere da soli le partite e avere in una rosa che lotta per salvarsi tali elementi può aiutare molto. Si ripartiva da Maran, il “record-coach”, ma la brutta partenza ha fatto terminare in anticipo l’avventura del tecnico sulla panchina etnea. Al suo posto è arrivato De Canio, ma l’ex tecnico del Lecce non è riuscito ad invertire la rotta. Con lui il Catania ha avuto un ruolino in linea col precedente corso: 4 punti in 5 gare, solo una vittoria, con 3 gol fatti e 9 subiti. Dare la colpa ai tecnici, però non sempre è giusto. Gli acquisti in difesa (uno su tutti, Gino Peruzzi) non sono riusciti a convincere nè uno nè l’altro tecnico. A centrocampo Plasil, Guarente e Tachtsidis non hanno garantito la continuità di Almiron, fuori per infortunio. In attacco sia Leto, promettente giocatore arrivato dal Panathinaikos, che Monzon non hanno avuto il rendimento sperato. Per lo più ci si mettono anche gli infortuni, con Bergessio fuori per due mesi. Al suo posto un rientrante Maxi Lopez, che sembra più attento alla sua Wanda che al campo.

CATANIA PRONTO A COLPIRE IL TALLONE D’ACHILLE DEL MILAN (Canale Milan)

“Anche il Catania si è allenato questa mattina, intorno alle ore 12.30, per la rifinitura in vista della gara casalinga contro il Milan. La seduta ha avuto inizio con un breve riscaldamento, per poi passare a scatti di corsa con e senza palla. Buona parte dell’allenamento è stato poi dedicato alle palle inattive, la squadra siciliana si è infatti concentrata sia sull’attacco che sulla difesa della porta. Sembra proprio che Mister De Canio voglia colpire la formazione rossonera proprio nel suo punto più debole, i calci piazzati ed i colpi di testa. Gabriel, che prenderà il posto di Abbiati tra i pali, dovrà mantenere la massima concentrazione. Il clima sembra molto sereno, il ritiro deve aver fatto bene alla formazione catanese. Tutto il contrario, insomma, di quanto sta accadendo in casa Milan, tra addii, ritorni ed interventi di un Silvio Berlusconi sempre più calato nella parte di deus ex machina.


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