STAMPA- Catania, quanta pretattica

Fonte: CalcioCatania.it
Redazione

Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

L’ex Lucarelli è squalificato ma sa far male Eanche il Papu serve l’assist (La Gazzetta dello Sport)

“Tale e tanta è la voglia di B, che pure gli eroi dell’ultima A sono già idealmente in curva al Via del Mare: il Papu Gomez, Izco e gli altri incitano via social come fosse la madre di tutte le partite: in un certo senso, lo è. «Onorate la maglia, andiamo a vincere», carica la stella dell’Atalanta alla vigilia. E c’è pure il ricordo dell’ultima vittoria a Lecce risalente a novembre 2011, Serie A, 1-0 con un’invenzione del Pitu Barrientos: tra nostalgia struggente del «piccolo Barcellona » allenato da Vincenzo Montella e paura di non farcela nemmeno stavolta, il Catania avanza verso l’ennesimo bivio del suo mondo conosciuto: oltre la terribile sfida con la capolista, che cosa ci sarà? UNA CITTA’ INTERA I tifosi, cui il divieto del Ministero degli Interni impedisce la presenza a Lecce per motivi di ordine pubblico, vedono solo i 3 punti oltre le Colonne d’Ercole dello Stretto. Ma stretta è soprattutto la C per tutta Catania. Lo ripetono a viva voce quei sostenitori etnei che, nonostante la disaffezione nei confronti del loro presidente Pulvirenti per la nota vicenda giudiziaria dei «Treni del gol», hanno continuato a sostenere la squadra al Massimino, attestandosi quest’anno al primo posto tra le tifoserie della C (media 10.263 spettatori a partita) e al 24° tra i 98 club professionistici in Italia (Lecce 29°). E ora proprio quella gente malata di ricordi chiede a Ripa e Curiale la scintilla per far divampare il fuoco che cova da mesi nella cenere. A sostenerla, un dato confortante: il Catania fa molto bene lontano da casa (già 7 vittorie esterne) ed è l’unica squadra nel girone ad aver battuto la capolista (3-0 all’andata, sebbene senza Liverani in panchina). ESAMEDIMATURITA’ Il tecnico Lucarelli, anche lui assente oggi ma per squalifica (in panchina andrà l’altro ex Vanigli), vive la supersfida in parallelo con l’alter ego Liverani: hanno salvato la scorsa stagione Messina e Ternana e sono in rampa di lancio. L’allenatore del Catania, ex attaccante del Lecce, deve superare oggi un esame di maturità: ha sempre sprecato in questa stagione occasioni per agganciare il primato o portarsi a ridosso della vetta (k.o. in casa con Sicula Leonzio e Casertana, quest’ultima prima della sosta, e in trasferta a Trapani), stavolta può imporsi a Lecce, contribuendo magari a fine stagione alla risalita del calcio siciliano. Che è riuscito ad avere 3 squadre in A (Palermo, Catania e Messina) e che ora è a zero.

IL CATANIA VUOLE RIAPRIRE I GIOCHI (Corriere dello Sport)

“All’insegna della pretattica. Perché, a dispetto delle dichiarazioni, in casa rossazzurra c’è davvero la sensazione che quella del “Via del Mare”, possa davvero essere la partita più importante della stagione. Chiaro, il campionato non finirà questo pomeriggio, ma vuoi mettere la possibilità di cogliere un risultato positivo e di tenere la capolista sempre nel mirino? Bene, partendo da questo presupposto la banda di Lucarelli si è chiusa in un silenzio assoluto e ha trascorso in ritiro, in terra di Calabria, la vigilia della sfida alla banda di Liverani. Che, come ha ammesso lo stesso ad Pietro Lo Monaco, il Catania avrebbe voluto disputare in condizioni migliori rispetto a quelle attuali, segnate da qualche acciacco di troppo. Ogni reparto, infatti, ha i suoi problemi. La difesa, ad esempio, ha appena recuperato Blondett, quest’anno utilizzato con il contagocce, mentre l’aitante Bogdan è costretto comunque a misurarsi con qualche acciacco.