STAMPA – Catania ride, Palermo piange

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Il calcio diverso di Catania e Palermo (BlogSicilia)

“E’ una sensazione strana quella che si vive a Catania, a duecento chilometri da dove si consuma il dramma della retrocessione del Palermo. La città dell’elefante è divisa ed anche se le percentuali non sono speculari, sono numerosi gli sportivi che riconoscono nella calata in B dei cugini una parziale retrocessione del calcio siciliano. In questi anni, infatti, il derby di Sicilia è diventato una tappa importante della Serie A italiana e la gara a distanza fra i due club è stata una sana competizione che invitava la società rivale a fare meglio dell’altra. Ci sono poi, e si tratta probabilmente della maggioranza, quei tifosi che adesso ricordano il periodo in cui era il Palermo a guardare dall’alto il Catania, ma adesso gongolano per la debacle che ha condannato i cugini in Cadetteria. La sorte ha poi voluto che a sancire aritmeticamente la retrocessione dei rosa in B sia stato quel Luca Toni protagonista del primo Palermo stellare, quella squadra che già in Serie B sembrava una corazzata pronta per l’Europa e che l’anno dopo offrì alla Nazionale campione del mondo ben sei giocatori […] L’amarezza più grande, e qui sconfiniamo, è che la Serie A 2013-2014 sarà povera di squadre del sud: l’anno prossimo a rappresentare, infatti, ci saranno solo Napoli, Catania e Cagliari. L’auspicio è che, almeno nel calcio, quanto prima questo gap con il nord venga sanato al più presto.

Catania, perché ridi? (LiveSicilia)

“E pessimamente cascate perché nel vostro sghignazzamento si coglie il terrore, l’ombra della paura all’angolo della bocca, il retropensiero dell’infimo che si prende una rivincita sul superiore. Ecco perché la vostra festa testimonia un radicato complesso di inferiorità: è un’ammissione lampante.

“Ma perché Catania ride, mentre Palermo piange? Perché si sente l’eco di uno sghignazzare continuo da via Etnea a Picanello? Una risposta c’è: quelle risate a gola spiegata sono il sintomo di un cristallino complesso d’inferiorità. E lo scrivo da mezzosangue felice, di padre catanese. Da assiduo frequentatore degli scogli neri di Aci Castello. Da estimatore di una certa catanesità, della capacità dei cosiddetti cugini di essere molto più concreti di noi, con meno ausilio delle chiacchiere e del distintivo. Infatti, all’ombra del Liotru, l’essere che si ritiene superiore viene sovente definito con un termine: “spacchioso”, già completo di una eloquente ridondanza. La meccanica sociale del catanese si basa sul bipolarismo spacchio-pacchio. Se siete sovrappeso, non giratevi mai quando ascolterete dalle parti di San Cristoforo “Miii, pacchione”. Non è a voi che stanno pensando. E dunque, cari vicini, cara Sparta della nostra Atene, o Atene della nostra Sparta, perché tanta esibizione di felicità? Perché quei cartelli allo stadio? Perché i commenti che qui sembrano scritti da una mano identica, con multipli di dita, aggravata da infantilismo, come per esempio la chiosa del tale che ci augurava di vincere a Firenze per prolungare l’agonia? Cascate male, malissimo. E’ un’epoca densa di tragedie immani, cosa volete che sia il calcio ormai? Sì, siamo retrocessi. Ma il male è relativo perché sul serio abbiamo altro a cui pensare. Per cui, o catanesi, se festeggiate, credendo di incidere profondissime ferite, dobbiamo proprio dirvelo: trattasi di labili scalfitture su un corpo che è una mappa di pustole e cicatrici. Non si uccide un uomo morto.

ZAMPARINI STAVOLTA PAGA I SUOI ERRORI (Repubblica)

“Così direttamente in B ci va il Trapani e giocherà il derby col Palermo. La cui retrocessione è dolorosa ma anche piuttosto logica. Non sempre è vero, nel calcio e altrove, che chi sbaglia paga, ma a volte succede. E quando si sbaglia molto, come Zamparini, si può solo far tesoro degli errori. Aveva molto, il Palermo, per essere l’Udinese del sud, qualifica conquistata dal Catania di Maran: buoni osservatori, un pubblico fedele e molto più caldo che a Udine, la politica di cedere i pezzi migliori e puntare su nuove forze. Però i Pozzo un allenatore di cui si fidano lo tengono, anche se perde le prime cinque partite, come Guidolin. Invece Zamparini li fulmina prima dell’avvio (Pioli, poi Mangia e Mutti) oppure cambia il copione, come un illusionista. Sempre tre nomi (Sannino, Gasperini, Malesani, Gasperini, Sannino) ma più alternanza, ossia più confusione. Senza i sei punti di penalizzazione forse il Siena si sarebbe salvato.

Tanto già lo so che l’anno prossimo giochi di sabato… La festa dei tifosi catanesi per la retrocessione del Palermo (Live Unict)

“In Sicilia la rivalità tra tifosi rossazzurri e rosanero è forte a tal punto che non vengono risparmiati sfottò, soprattutto che questo pomeriggio l’U.S. Città di Palermo è ufficialmente retrocessa in serie B; ecco le immagini dei ‘funerali’ fatta da un lettore di LiveUniCt ! Inoltre sul web girano video molto ironici, uno di questi s è stato girato dall’emittente Sesta Rete e riprende i tifosi del Catania in festa a Piazza Duomo. I catanesi presenti (circa 200): “In passato ci hanno sempre sbeffeggiato. Oggi, al nostro posto, avrebbero fatto lo stesso“.

Funerale del Palermo organizzato a Catania (Mediagol)

Mentre a Palermo ci si dispera per la matematica retrocessione, sull´altra sponda dell´isola, a Catania, i tifosi si prendono gioco dei tifosi rosanero inscenando un finto funerale per il “defunto” Palermo, retrocesso in Serie B.


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