STAMPA-Catania, senza limiti con Castro e Maniero

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

LUCAS CASTRO, mezz’ora in campo e uno splendido pallonetto vincente (La Sicilia 25 Aprile)

“Come cambia la vita di un attaccante appena arrivano i gol! Anche quei tifosi più esigenti e polemici che non risparmiano le critiche più spietate, si ricredono e la punta torna a volare. E così questo Catania che segna e diverte pure, riprende quota con l’imbarazzo – ma meglio così – della scelta per Marcolin che può alternare al momento opportuno i suoi attaccanti. Esce Rickj Maniero fra l’altro già ammonito da un direttore di gara non troppo tenero ieri sera nei confronti della squadra rossazzurra ed entra Lucas Castro. Si capisce che el Pata è in giornata di vena e capace subito d’inventare qualche genialità davanti alla porta della Ternana. I tifosi comprendono al volo e lo incitano, ecco che Lucas costringe Brignoli alla respinta di pugno su una sua incursione dalla sinistra. E’ il preludio al gol, il quinto di Castro in un campionato dall’andamento curioso per colpa di un girone d’andata deludente che non ha risparmiato i «vecchi» rossazzurri. E’ bravo l’argentino a segnare su assist perfetto di un altro asso dell’attacco catanese e cioè Calaiò che stavolta resta all’asciutto na che magari ci regalerà qualche gioia proprio a Bologna. Esulta felice Lucas Castro protagonista più che mai per aver messo al sicuro il risultato e il Catania può prepararsi alla trasferta chiave di Bologna con tre Messia in avanti che godono di ottima salute. Nel calcio si sa si gioca in undici e tutti sono determinanti, ma il fascino che esercitano i goleador sui supporters supera ogni limite. Il Catania nella sua lunga storia di bomber ne ha avuti tanti: dall’indimenticabile Memo Prenna che fu anche il papà calcisticamente parlando di Pietro Anastasi, ad Aquilino Bonfanti, Piero Baisi, Claudio Ciceri, Giampiero Spagnoro, Carlo Borghi, Aldo Cantarutti, Gionatha Spinesi tanto per citare dei nomi perché la lista è lunga. Mai però la squadra etnea si è ritrovata con un quartetto in avanti temibile come quello formato da Calaiò, Maniero, Castro e dobbiamo aggiungere ovviamente Rosina che tutti insieme hanno risvegliato l’intera squadra che ora si prepara ad affrontare una delle più difficile trasferte di questo campionato, lunedì a Bologna, rianimata ora non solo nello spirito ma anche nel gioco.

Catania senza limiti con Maniero (La Gazzetta dello Sport)

“Adesso che l’incubo è praticamente svanito sembra quasi che il Catania non sia mai stato a rischio retrocessione. E invece il pericolo era concreto ed essere riusciti a debellarlo in poco meno di un mese ha fatto dimenticare in fretta le ansie e le paure che attanagliavano tifoseria e squadra. Ecco perché oggi si parla con tanta facilità di sogno play off. Con la quinta vittoria consecutiva, la squadra di Marcolin ha dato una sterzata decisiva al campionato e raddrizzato la stagione. Buona parte del merito è del tridente d’attacco, che da quando è rientrato nei ranghi Castro, è diventato un poker. Venerdì in cattedra è salito Maniero con il 6° gol in maglia rossazzurra, il 18° in assoluto che lo riporta da solo in cima alla classifica dei cannonieri. CAPOCANNONIERE Un sigillo importante che ha permesso al Catania di incanalare la partita verso il 5° successo consecutivo, un gol che Maniero manifestando sensibilità ha dedicato alla piccola Smerdalda scomparsa giovedì scorso. Da quando è sbarcato in Sicilia l’ex attaccante pescarese ha realizzato una mezza dozzina di reti in 15 partite. Che sembrano in realtà pochine in confronto a quante ne aveva messe a segno in Abruzzo nello stesso arco di tempo: il doppio esatto. A Pescara, Maniero in 1.079’ giocati aveva fatto centro 12 volte. A Catania praticamente con lo stesso minutaggio (1.077) c’è riuscito appena la metà