STAMPA- Catania senza testa, il rimedio è il 4-3-3?

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Il Catania ‘non ha più la testa’ E Marcolin ferma il ritiro punitivo (Blog Sicilia)

“Ritiro si, ritiro forse, ritiro no. Decisione presa dopo la sconfitta di Chiavari e, poi, annullata. Dalle indiscrezioni sembra che sia stato proprio mister Dario Marcolin a chiedere alla società di rivedere il provvedimento, per non aumentare lo stato confusionale dei giocatori rossazzurri. Impossibile, in questo senso, non ripensare alle parole di Emanuele Calaiò alla fine di Entella-Catania, l’attaccante, chiedendo scusa ai tifosi, ha detto «Non ci siamo con la testa». Problema mentale, dunque, quello del Catania? Se lo dice il leader dentro e fuori dal campo, è lecito crederci. Il ritiro sarebbe stata la soluzione o una delle possibili soluzioni? Il dibattito è acceso tra chi sostiene che il ritiro punitivo possa fare bene e chi, invece, porta avanti la tesi che il ritiro non sia salutare […]E’ chiaro, però, che due retrocessioni in due anni e un salto doppio al contrario dalla Serie A alla Lega Pro, economicamente, avrebbero conseguenze disastrose. Prima di pensare al futuro, però, è meglio concentrarsi sul presente e sulle ultime partite di campionato, a cominciare dalla sfida di domenica prossima al Massimino contro l’Avellino. Bisogna fare di tutto per salvare la categoria, perchè i numeri dicono che l’operazione è ancora più che possibile. Nel bene o nel male, poi, si penserà al futuro…ma questa è un’altra storia.

Del Prete ritorno necessario Il Catania propone il 4-3-3? (La Sicilia 23 Marzo)

“Odjer ha scontato la squalifica, mancherà Schiavi. In bilico Belmonte

“Dall’Entella all’Avellino: una settimana lunghissima durante la quale Marcolin dovrà cambiare qualcosa. Forse anche il modulo. Ripartiamo dalle dichiarazioni raccolte dopo la conclusione del confronto in Liguria. Il Catania potrebbe pure cambiare assetto, ma servono gli uomini giusti. Difesa a quattro? Forse, ma se dovesse esserci (come sembra) Del Prete nel ruolo di terzino destro, in linea con chi è disponibile: Ceccarelli, Capuano, Mazzotta, con Sauro che potrebbe anche tornare titolare dal primo istante e coprire una delle zone centrali della retroguardia. Se così fosse, a centrocampo, potrebbero essere schierati Sciaudone, Rinaudo e Odjer, con Rosina, Calaiò e uno tra Castro e Maniero di punta. Potrebbe anche presentarsi con un 4-2-3-1, il Catania: in questo caso Sciaudone e Rinaudo in mediana, Rosina trequartista con Castro e Maniero larghi e Calaiò centravanti. Ci sono mille altre soluzioni, ma in settimana, Marcolin lavorerà sulla testa dei calciatori. Poi, dall’altro canto, si dovrà sincerare sulle condizioni degli infortunati. Gyomber, Martinho, Belmonte e Coppola stanno lavorando per tornare in tempo. Ma forse soltanto Belmonte potrebbe essere tra coloro che arriveranno a una convocazione per il confronto con gli irpini. E’ ancora presto per fare previsioni, ovvio, il ritiro comincia oggi con il lavoro di scarico, sicuramente con una serie di riunioni e di confronti. E fino a sabato mattina ce ne sarà di lavoro da portare avanti… Su tutti i fronti, anche sotto il profilo della preparazione, perché chiunque andrà in campo dovrà correre a più non posso per creare superiorità e per fare in modo che gli avversari non aggrediscano gli spazi e facciano il bello e il cattivo tempo. Altra fase da migliorare sarà quella realizzativa. Calaiò ha bisogno di maggior rifornimento, Rosina da solo non può caricarsi la squadra sulle spalle e portare palla sempre e comunque lui. Non ci sono altri giocatori con le capacità di Alex, dunque Marcolin sta studiando soluzioni che possano consentire al fantasista di vagare meno per il campo e coprirlo quasi per intero. Più vicino alle punte? Un tentativo visto a Chiavari che nei primi venti minuti, con il gioco palla a terra e con passaggi rapidi, aveva portato il Catania a proporsi con insistenza, ma con altrettanta sterilità.