STAMPA – Catania, senza tifosi e senza parole

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Senza parole (La Sicilia Web)

In un Massimino deserto e silenzioso a causa della protesta dei tifosi, il Catania non va oltre il 2-2 con il Brescia. Etnei in vantaggio con Cani e Calaiò replicano Corvia e Caracciolo su rigore. Pellegrino riparte dal 4-3-3, ma i suoi sono troppo imprecisi in avanti e dietro pagano l’assetto d’emergenza

“Imbarazzante ma anche facile da immaginare per quanto accaduto in settimana. Catania e Brescia si gioca davanti a pochi intimi, poco meno di tremila – compresi i quaranta supporter lombardi – presenti sugli spalti del Massimino. I club organizzati lo avevano annunciato ma alla vigilia di Natale vedere lo storico stadio catanese praticamente deserto fa una certa impressione. Stavolta però a scegliere di non entrare allo stadio non sono stati solo gli ultras; buona parte dei diecimila abbonati che in estate avevano creduto ai proclami della società ha preferitorestare a casa o andare a fare shopping natalizio […]l pari serve poco ad entrambe le squadre che restano in piena bagarre salvezza. E mercoledì torna di nuovo in campo: rossazzurri attesi dalla trasferta di Padova con il Cittadella.

Catania-Brescia 2-2, per gli etnei contestati è notte fonda (NewNotizie)

“In uno stadio semivuoto (con la Curva Nord rimasta fuori dall’impianto per manifestare così il proprio dissenso verso la dirigenza, colpevole – a loro dire – di aver costruito una squadra non competitiva), il Catania si fa rimontare per due volte dal Brescia e ottiene tra le – oggi leggermente di meno -mura amiche il secondo 2-2 consecutivo: a differenza del pari col Bologna, però, in questo caso gli etnei hanno dilapidato la possibilità di ottenere tre importantissimi punti (adesso la classifica è abbastanza inquietante, con la zona retrocessione ad un passo) […]In una situazione di emergenza (psicologica, con la contestazione ultras e con il cambio in panchina, ma anche tecnica, con Rinaudo costretto a giocare in difesa – risultando disastroso), il Catania non va oltre il pari e la classifica inizia a far paura. Occorre un cambio di marcia rapido, magari partendo dai pochi elementi positivi emersi quest’oggi (si pensi all’ottima prestazione del giovane Moses Dojer a centrocampo e alla crescita di Cani). Da aggiustare come sempre la difesa (sempre quantomeno traballante) e la testa di Leto (che risulta utile solo quando decide di non essere lezioso. Ben di rado).

 


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