STAMPA- Catania sogna con le magie di Russotto

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Magìe Russotto Catania ora sogna il grande rilancio (La Gazzetta dello Sport)

“1Il fantasista: «Mai arrivato in A per il mio carattere Lecce rappresenta per noi una gara fondamentale»

“Ora o mai più. Per molti giocatori che hanno accettato di legarsi al Catania in questa stagione c’è la fondata speranza che questa sia per loro l’annata della svolta. Tanti infatti hanno visto nel club rossazzurro l’opportunità di una crescita professionale. Ma chi, più di ogni altro, sa di giocarsi probabilmente l’ultima chance per acchiappare al volo il treno della notorietà calcistica, è Andrea Russotto. Il genietto romano, approdato in Sicilia dopo tante occasioni sfiorate o mancate, è l’uomo di punta dello scacchiere di Pancaro. Del resto durante la conferenza stampa di presentazione, lo stesso fantasista 27enne disse apertamente che se «finora non sono arrivato in Serie A è perché ho pagato un pedaggio al mio carattere». E la sua espulsione a Matera è una chiara dimostrazione che questo giocatore che madre natura ha dotato di abbondante classe dovrà tenere a bada la sua spontanea intemperanza se vorrà trovare a Catania il suo trampolino di lancio. BAGAGLIO VARIEGATO Giocatori di qualità la formazione etnea, con riferimento alla categoria, ne ha eccome, ma con Russotto tocchiamo probabilmente l’apice. Il giocatore che il Catania ha preso a fine agosto dalla Salernitana, possiede un bagaglio completo: visione di gioco, tiro, velocità, estro e fantasia. Tutto per sfondare, insomma a patto di compiere l’ultimo passo verso una maturità che sarebbe ormai ora di conquistare. Domenica scorsa al Cibali, Russotto ha mostrato buona parte del suo repertorio variegato. Con due punizioni ben calibrate ha praticamente segnato due gol: una l’ha trasformata direttamente e con la seconda ha messo Pelagatti nelle condizioni di ribadire a rete dopo la parata del portiere. Pancaro ha detto di lui che è uno dei pochi calciatori se non l’unico a cui può chiedere di ricoprire molti ruoli, fra centrocampo e attacco