STAMPA- Catania, strategia made in Italy

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Subito mediano e terzino sinistro (La Sicilia 12 Gennaio)

Il Catania concentra i suoi sforzi su due ruoli strategici che vanno rinforzati con uomini sicuri al 100%

“l primo acquisto è stato fatto, quello di Nicola Belmonte, che si sta già allenando da tre giorni a Torre del Grifo, ha voglia di riscattarsi, nell’amichevole contro il Noto ha giocato a spron battuto ed ha anche realizzato due reti. Bene, anche se il suo compito prioritario sarà quello di non far segnare gli altri, perché il Catania ha la terza difesa più battuta del campionato, una gruviera che ha regalato gol a chiunque. L’altra pedina indispensabile è l’esterno sinistro, perché Monzon è destinato ad andare via. Come, dove, quando e per quanto è un problema della società, che, però, si è posta come obiettivo prioritario quello di chiudere quella fascia, avendo giudicata chiusa e non felicemente l’esperienza di Monzon al Catania, nonostante le potenzialità, diciamo noi, che il giocatore sembrerebbe avere. Però su quella fascia l’uomo serve e per questo il Catania avrebbe puntato un paio di uomini. Per esempio si parla di Cristiano Del Grosso, 31 anni, dunque grande esperienza, attualmente dell’Atalanta, con esperienze importanti in Serie A a Ascoli, Cagliari e Siena. Potrebbe essere l’uomo giusto per creare la cerniera di sinistra con Raphael Martinho più avanti ad agire su quella fascia. Sono stati fatti anche altri nomi, per esempio quello di Marco Capuano, che è stato nel Pescara di Zeman, è al Cagliari, ed è un terzino sinistro naturale anche lui. Chiudendo per l’esterno sinistro il Catania dovrebbe prendere, a questo punto, un altro centrale. La società ha sondato molte piste, finora, però, chiuso per Belmonte ma non ha trovato altri uomini che possano essere per Marcolin garanzie al 100%. Sul mercato ci sarebbero per la società in fase di uscita sia Rolin che Spolli, ma se non dovessero trovarsi alternative davvero valide, a quel punto non è escluso che si possa pensare di tenere uno dei due giocatori. Per Rolin, però, le trattative per la cessione sono già in stato avanzato, su Spolli la società aspetta anche la valutazione di Dario Marcolin, considerato che il giocatore veniva considerato ad inizio di stagione uno dei baluardi di questa squadra, un uomo non solo di esperienza, ma che aveva più volte dimostrato anche l’attaccamento alla maglia e alla squadra, di cui è anche diventato capitano.

CATANIA, strategia made in Italy (La Sicilia 12 Gennaio)

“Strategia chiara e inequivocabile. La società rossazzurra, messa sotto pressione dalla piazza, dai tifosi delusi, dalla parte che contesta e dalla parte che spinge a fare tutto il possibile per correre ai ripari, da settimane sta lavorando su quello che si può definire un passaggio epocale rispetto a quel che è stato fatto negli ultimi dieci anni. Il Catania esclusivamente o quasi fatto di giocatori della legione straniera, ovvero della colonia argentina, non c’è quasi più. E seppure in questo mercato di gennaio resteranno ancora alcuni elementi, peraltro di un certo peso, è del tutto evidente che le scelte del presidente Pulvirenti e dell’ad Cosentino puntano ormai altrove. Del resto è apparso del tutto evidente, e non soltanto guardando ai movimenti degli ultimi due anni del Catania, ma anche di altre società italiane di Serie A, che la vena aurea del mercato sudamericano è in fase di prosciugamento. Sempre più difficile pescare autentici talenti, per lo meno quelli che costano poco e possono diventare fondamentali per le squadre che li acquistano e per eventuali cessioni successive. Così anche il Catania volta pagina, anche se, chiaramente, non c’è una chiusura con i mercati stranieri, ma ci si sta concentrando anche su quello italiano. Sotto questo aspetto assume un significato preciso anche l’arrivo del giovane direttore sportivo Daniele Delli Carri, che a Catania avrà almeno due compiti molto deliacti da svolgere: quello, appunto, di diesse a trutti gli effetti e con i compiti tradizionali di quella figura, operando sul mercato, ma anche quella di responsabile della governance della squadra, il controllo costante della squadra, dallo spogliatoio all’esterno.