STAMPA- Catania tradizionale, 4-3-1-2 con Odjer, Sciaudone e Maniero

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

CATANIA tradizionale Marcolin riproporrà il 4-3-3. Torna Odjer (La Sicilia 28 Marzo)

“E tridente sia. Il Catania torna al 4-3-3 di base, perché i movimenti di Rosina sono noti a tutti e potrebbe, in alcuni momenti del match con l’Avellino, collocarsi dietro le punte. L’idea che ha ponderato e, in settimana, sviluppato Marcolin ha la certezza di una difesa che tornerà a quattro e di un centrocampo a tre. Le prove di oggi saranno, come al solito, decisive, ma ormai il progetto tattico che il Catania ha messo in piedi per battere l’Avellino ha preso corpo. Gli uomini a disposizione del tecnico sono… noti. Mancheranno ancora Belmonte, Gyomber, lo squalificato Schiavi e il nazionale Gillet in difesa; il nazionale Jankovic, Coppola e Martinho a centrocampo. E, allora, il dato è praticamente tratto.
In porta, come è ormai noto giocherà Terracciano che disputerà la sua quarta partita stagionale dopo le due col Lanciano e quella contro la Pro Vercelli. La difesa a quattro dovrebbe essere formata da Del Prete che partirà a destra e non sarà certo bloccato negli ultimi 16 metri. Con la spinta che ha, guarito e al massimo della forma, potrebbe spingersi fino al cross sotto la porta avversaria. Il Catania ha lavorato molto per recuperarlo al meglio per la partita contro i campani. Vedremo se riuscirà a rispondere al meglio. Centrali dovrebbero essere Sauro e Ceccarelli, con Capuano primo cambio. Il terzino sinistro sarà Mazzotta, un altro sul quale Marcolin fa affidamento pure per la fase offensiva. Le scelte per un centrocampo di qualità e di quantità non sono illimitate viste le assenze. E, allora, il tecnico rossazzurro sta provando a rimettere in pista Sciaudone e a tempo pieno, sulla fascia di destra. Il 4-3-3 è forse il modulo in cui l’ex del Bari si trova più a suo agio. In mezzo andrebbe ricoprire il suo tradizionale ruolo di incontrista l’argentino Rinaudo. La novità, ma neanche tanto, è Odjer rimesso in campo a sinistra dopo aver saltato per squalifica il confronto di Chiavari contro l’Entella. Alternative ce ne sono ancora, se pensiamo a Escalante o a Parisi che potrebbe essere spostato ma in una situazione di emergenza, visto che nel centrocampo a tre, Parisi non ha quasi mai giocato, neanche nella squadra Primavera.

Calaiò, Maniero, Rosina: il triangolo… sì Scelte tattiche. (La Sicilia 28 Marzo)

“La batteria degli attaccanti c’è tutta. Marcolin dovrà sceglierne tre, fantasista compreso. Che schieri il 4-3-1-2 o il tridente puro cambia poco. C’è da attaccare la difesa dell’Avellino e servono idee, serve concretezza. Serve ritrovare quel meccanismo, ora inceppato, che porta la squadra non solo a creare, ma a realizzare le reti che bastano per una salvezza senza patemi. Sarà ancora possibile o stiamo raccontando frottole? Intanto chi gioca? Calaiò centravanti e con al fianco (o dietro di qualche passo) Rosina. Il terzo uomo emergerà dal ballottaggio Castro-Maniero. Sembra che negli ultimi giorni le quotazioni dell’ex Pescara siano cresciute. Per caratteristiche, visto che l’attaccante agisce più vicino alla porta, sia perché il Catania chiamato a vincere deve schierare gli uomini più esperti e che conoscono al meglio le insidie del campionato di Serie B. Non che Castro non sia esperto o motivato, per carità. Ma in certe fasi del gioco somiglia tatticamente sempre più a Rosina. Porta palla, aggredisce gli spazi, crea. Tira poco, gioca più lontano dalla porta rispetto a Maniero. Logiche deduzioni che potrebbero portare l’allenatore rossazzurro a tenere in panchina il «Pata» a vantaggio del clamoroso acquisto di gennaio. Calaiò e Maniero, 15 gol a testa, devono incrementare il bottino. Lo abbiamo detto più volte: non solo per sé stessi, ma per la squadra. Lo sanno, lo ripetono, hanno provato a farlo e proveranno domani. Castro potrebbe entrare in corsa, se non giocherà dall’inizio, per la staffetta con Maniero. Quanto a Rosina, il suo essere fantasista serve nelle due fasi di gioco, ma carica di eccessive responsabilità il calciatore, guardato a vista, controllato e oggetto di raddoppi continui da parte degli avversari. Il Catania dovrà snellire e velocizzare la manovra, sfruttare le occasioni che crea. Questi attaccanti, a parte i nomi che portano dietro la maglia e la carriera che fin qui hanno messo in mostra, adesso devono una volta di più dimostrare che il Catania può essere salvato, magari riuscendo a tirare di più.