STAMPA- Catania,tutto troppo facile

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Il Catanzaro frana a Catania (Il Corriere dello Sport)

“Stavolta sì. Stavolta è il Catania che gioca, piace, segna e vince, che infiamma la gente del “Massimino” che continua a rispondere in massa alle chiamate della squadra di Pancaro. Certo, la Lega Pro non è la Serie A e neanche la Serie B, ma dopo i disastri di questa estate e la maxi penalità con cui gli etnei sono partiti in questa stagione fa piacere vedere che questa piazza è calcisticamente tutt’altro che morta. Troppo ampio il divario fra le due formazioni, che già dopo dieci minuti si è concretato nel primo gol di Calderini, cui hanno fatto seguito le reti di Calil e di Musacci. Insomma, tre a zero alla fine del primo tempo e lo spettacolo, a un certo punto, si è trasferito in zona curve, dopo l’arrivo dei tifosi del Catanzaro, coi quali la rivalità esiste da tempi lontani e che in questi anni si è tutt’altro che affievolita. A tal proposito da segnalare il perfetto servizio ordine della questura etnea.

Si scatena un bel Catania E’ un poker in scioltezza Catanzaro ultimo da solo (La Gazzetta dello Sport)

“Troppo Catania per il piccolo Catanzaro. La squadra di Pancaro ritrova la vittoria, dopo il doppio pareggio contro Lecce e Cosenza. Compito più facile del previsto per i rossazzurri, che affondano i colpi senza trovare resistenza. Tanto da lasciare immaginare che fra le due squadre ci siano ben due categorie di differenza: se i siciliani potrebbero ben figurare anche in B, i calabresi ora sono ultimi da soli e il presidente Cosentino in serata a Fiumicino (prima di partire per la Cina) ha dato l’ultimatum a D’Urso. Pancaro, costretto a un tour de force per via della partenza ritardata, continua a cambiare formazione, senza però smarrire lucidità e smalto