STAMPA – Che atteggiamento è? Umiliazione meritata!

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Senza parole Finale, Verona-Catania 4-0 (Live Sicilia)

“Il Catania precipita verso la serie B, travolto da un Verona assatanato che non ha lasciato scampo ai frastornati uomini di Pellegrino. Al “Bentegodi” i rossazzurri si giocavano le ultimissime chance di salvezza ma hanno disputato una gara priva di mordente, senza la grinta necessaria per cercare di arginare la voglia di Europa dei veronesi. Troppo molle la squadra etnea a fronte di un Verona che ha subito sbloccato il risultato, dopo appena cinque minuti con Toni lesto a ribadire in rete una corta respinta di Frison sul tiro di un imprendibile Iturbe. Il Catania, anche se in maniera disordinata, ha avuto un accenno di reazione ma Leto ha calciato addosso a Rafael l’unica occasione creata. Assai pratico, invece, il Verona che ha raddoppiato al 27 ancora con Toni lesto a schiacciare di testa in rete il bel cross di Sala. La partita e’, praticamente, finita qui. Il Catania ha continuato imperterrito in stucchevoli leziosismi dei vari Barrientos e Leto con il solo Bergessio a dannarsi l’anima senza grande costrutto. Così, inevitabilmente, allo scadere del primo tempo e’ arrivato anche il terzo gol firmato da Marquinho abile ad indirizzare il pallone nell’angolino più lontano con un preciso diagonale. Secondo tempo senza storia con l’unica nota lieta rappresentata in casa rossazzurra dal debutto in serie A del giovane Caruso mentre il Verona ha trovato il tempo di mettere a segno anche il quarto gol con Janito Gomez agevolato dall’errato disimpegno di Frison che poi si è’ riscattato con un paio di interventi utili ad evitare un passivo ancora più pesante. Adesso, a tre giornate dalla fine, con Roma, Bologna e Atalanta da affrontare, solo l’imponderabile potrebbe evitare una retrocessione in serie B forse – a questo punto – meritata!

Toni spinge il Catania in B, che umiliazione a Verona (Sicilia Informazioni)

“Il Catania non è mai stato in partita. Sfiduciato, sfilacciato, nervoso, rassegnato: l’unica palla gol l’ha creata Leto (bravo Rafael), per il resto buio totale. A segno Toni (doppietta), Marquinho e Juanito Gomez. E dire che i ragazzi di Pellegrino, con un exploit a Verona, sarebbero andati a soli due punti dalla salvezza, con la prospettiva dello scontro diretto col Bologna tra due settimane. Adesso l’impresa pare impossibile. Cinque lunghezze da recuperare sul terzultimo posto (se la Juventus batte il Sassuolo) a tre partite dalla fine, e con la Roma da affrontate, sembrano veramente un ostacolo insormontabile.

Toni guida il Verona-show, il Catania sprofonda (Eurosport)

“Un Verona bello come non mai, forse come soltanto in avvio di stagione, travolge un Catania capace di far evaporare le poche speranze salvezza rianimate dopo il 2-1 contro la Sampdoria di un turno fa. Finisce 4-0 al Bentegodi, ma le reti potrebbero essere molte di più. Perché gli etnei scendono in campo con un atteggiamento disarmante, arrivano sempre secondi sulla palla e non danno nemmeno segni di reazione dopo lo schiaffo iniziale di Luca Toni […] Per gli etnei, invece, vale il discorso diametralmente opposto. Si può anche retrocedere, ma farlo con un atteggiamento del genere no.

Fantasmi rossazzurri (La Sicilia Web)

“Il Catania neppure ci prova: il Verona vince 4-0 travolgendo gli etnei, totalmente assenti nella partita che rappresentava l’ultimo, disperato tentativo di inseguire la salvezza

“Verrebbe quasi voglia di trincerarsi nel no comment. Il modo più efficace per trovare gli anticorpi necessari per smaltire l’ennesima umiliazione stagionale, acquisire con fare notarile la notizia di una retrocessione alla quale manca solo la certificazione dell’aritmetica e stendere un velo pietoso su novanta minuti che lasciano senza parole. Ma quel velo somiglia tanto a un lenzuolo bianco, rappresentazione metaforica di una squadra fantasma, totalmente assente nell’ultimo, disperato tentativo di inseguire una salvezza compromessa da tempo. Per continuare a ipotizzare un miracolo in extremis – con l’aiuto dei numeri e di un ottimismo in dosi industriali – al Catania sarebbero serviti una grande prova e i tre punti a Verona. Macchè. STRAZIO. Nessuno si era illuso che la recente vittoria contro la Sampdoria, priva di stimoli e piena di rincalzi, avesse potuto trasformare il volto di una squadra prigioniera di troppi limiti e insicurezze. Al Bentegodi, però, va in scena la versione peggiore dei rossazzurri, puntuali nel confermare un cammino esterno terrificante (24 uscite senza vittorie, 14 mesi di digiuno, 330 minuti senza lo straccio di un gol). Il Catania si sbriciola in malo modo, offrendo una prestazione di una pochezza disarmante. Attesi a una gara di cuore e “garra” (per dirla all’argentina), gli etnei neppure ci provano. La resa è immediata, assoluta, incondizionata. Pessimo l’approccio alla partita, inesistente la reazione. Il Verona arriva sempre primo sulla palla, gioca con la forza dei nervi di distesi e una lucidità che dall’altra parte è del tutto assente.


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