STAMPA – Colantuono vuole il tris di vittorie

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

STENDARDO È PRONTO (Tuttosport)

“Ferri confermato in difesa dopo linfortunio che ha fermato Bellini prima della gara col Palermo. Da valutare Lucchini, uscito domenica per una distorsione: lalternativa è Stendardo. Schelotto è quasi pronto, in forse Carmona e Peluso.

Atalanta, sei regina (Tuttosport)

“Guardare la classifica per credere: lAtalanta è la prima squadra lombarda della serie A. E quella con più punti: 5, ma sarebbero 7 se non fosse partita con il -2, contro i 6 dellInter e i 3 del Milan. E non è un caso se si trova (stando sempre alla classifica virtuale) davanti ai due squadroni superblasonati. LAtalanta ci è arrivata per merito dopo un anno eccezionale da neo promossa ed è pronta a ripetersi, anzi, a migliorarsi. Perché adesso qualcuno a Bergamo inizia a credere davvero che questa squadra possa arrivare in alto. Altro che zona retrocessione. A quella, semmai, deve guardare in questo momento il Milan […] Ma poi, a detta di Percassi, fu la società nerazzurra a fare scelte diverse. Non si conoscono i motivi, però basta guardare il risultato: il club ha puntato sul giovane De Luca , 21 anni, cresciuto nel Varese e nazionale Under 21. Le sue entrate in campo con Milan e Palermo hanno già ripagato i dirigenti nerazzurri e mandato in delirio i tifosi. Anche la scelta del tecnico è stata vincente. Dopo la promozione una qualsiasi società avrebbe cambiato, Percassi ha dato fiducia a Colantuono (che per altro aveva già fatto bene a Bergamo allepoca del presidente Ruggeri ) e adesso ne raccoglie i frutti.

Il sogno di Raimondi tra gol e famiglia «Bravo, papà» (L’Eco di Bergamo)

“Il racconto di Cristian dopo la rete al Palermo «I miei figli mi hanno fatto un regalo speciale»

“«Papà, abbiamo una sorpresa per te». Ed è sbocciato il sorriso di Cristian Raimondi, uscito direttamente dall’ultimo capitolo della sua favola: lui, anatroccolo tornato cigno, in gol al Comunale con la maglia dell’Atalanta, sotto la curva Nord, in serie A, a tre minuti dalla fine. Il suo sogno. «Domenica sono tornato a casa e i bambini mi hanno consegnato un pacchetto: è il nostro regalo per te, mi hanno detto. Dentro il pacchetto c’era una bandiera dell’Atalanta disegnata su un foglio di carta e un biglietto scritto a mano. Lo appenderò nello spogliatoio». Bravo papà, hanno scritto Camilla, Giulia e Luca, 11 anni in tre, ma papà Raimondi il giorno dopo deve dribblare il pudore del racconto […] A cominciare domani a Catania: una siciliana tira l’altra… «Sì, la nostra salvezza passa da queste partite, ma prima ci sono i bambini da portare a nuoto. È lunedì, il loro giorno. Un giorno meraviglioso».

Qui Zingonia, formazione in alto mare Bellini ko, De Luca titolare in attacco? (L’Eco di Bergamo)

“A Catania con Schelotto, ma anche con qualche dubbio di formazione in più. Alla conta ieri mattina degli infortunati solo il Galgo si è allenato con il resto della squadra, candidandosi al rientro domani sera a Catania. Per il resto tante situazioni da valutare, ma la sensazione è che in pochi recupereranno per la trasferta siciliana. Partiamo da Bellini, che si è fermato durante il riscaldamento di domenica per un fastidio al polpaccio destro. Oggi il capitano sarà sottoposto a un’ecografia per stabilire l’esatta entità dell’infortunio, ma è scontato il forfait a Catania. Sarà però importante capire per quanto tempo dovrà restar fuori. Considerando anche la delicatezza della zona infortunata, è ipotizzabile che Bellini salti come minimo anche la gara di domenica in casa con il Torino. Peluso e Carmona out C’è invece molto più ottimismo per Lucchini, uscito domenica con la caviglia destra malconcia, ma recuperabile. Il difensore oggi nel corso della rifinitura mattutina che precederà la partenza per Catania effettuerà il provino decisivo. Dovrebbe farcela, poi l’ultima parola spetterà a Colantuono. Più difficile invece il recupero di Carmona e Peluso

Sì, punti fortunati Con due indicazioni dietro ok, punte ko (L’Eco di Bergamo)

La difesa regge, l’attacco ha il solito problema Se Denis non è al meglio, nessuno fa reparto De Luca è una meraviglia, ma ha un altro ruolo

Cazzola: «Una vittoria che dimostra maturità» (L’Eco di Bergamo)

“Riccardo Cazzola vuol battere il ferro finché è caldo. Due vittorie di fila e la prospettiva di una maglia da titolare anche a Catania sono il punto di partenza su cui costruire una stagione importante […] Scontata la domanda: quanti punti tra Catania e Torino? Meglio due o tre? «Il più possibile – dice Cazzola -, ma dovremo essere concentratissimi. Se mi chiedete tra tre e due punti è logico che uno preferisca fare un punto in più, quindi dico tre. Ma prima pensiamo al Catania, poi faremo i conti e vedremo quanti saranno i punti conquistati»

Cori razzisti Atalanta stangata È ora di finirla (L’Eco di Bergamo)

“Per la seconda volta in quattro giornate, l’Atalanta si vede recapitare una multa pesantissima: diecimila euro, per i cori a sfondo razzista intonati dai suoi sostenitori durante la partita di domenica contro il Palermo. Il giudice sportivo non li chiama così, perché nei comunicati vige il burocratese. Li chiama «espressioni di discriminazione territoriale». Ma bisogna chiamarli per quel che sono: cori razzisti. Contro i palermitani (o genericamente i meridionali), e contro Ilicic del Palermo. Non serviva chissà quale microspia, o chissà quale predisposizione al complotto antibergamasco, per sentirli: li si è avvertiti nitidamente persino alla radio. E siccome da quest’anno (a nostro avviso giustamente) si usa il pugno di ferro contro queste rozzezze, sarebbe davvero il caso che dalla curva – e non solo – s’alzassero solo cori per l’Atalanta.

Cola, un monologo degno di Al Pacino (La Gazzetta dello Sport)

«Vincere, per noi, è questione di millimetri. Non siamo il Barça»

“Al cinema sono famosi i centimetri dell’abusato monologo di Al Pacino in «Ogni maledetta domenica». A Bergamo ora ci sono i millimetri di Colantuono. Dopo il successo sul Palermo, l’allenatore dell’Atalanta ha utilizzato un concetto esemplare: «Queste sono partite al millimetro. Non siamo il Barcellona, e per vincere dobbiamo faticare. Sempre». Le misure, però, la squadra nerazzurra riesce a prenderle ormai alla perfezione. Tra 2011-12 e questo avvio di 2012-13, l’Atalanta ha raccolto 15 vittorie: beh, ben 7 sono arrivate con l’1-0 (e altri tre per 2-1), due in questa stagione. Segno che, quando c’è equilibrio, evidentemente i nerazzurri sanno come resistere e spezzarlo. Come ci riescono? Tigna bergamasca, preparazione atletica, mosse dalla panchina (l’ingresso di DeLuca col Palermo ha marcato la differenza), supporto del pubblico


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