STAMPA –Conte accusa, Petrucci sbotta

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Conte è allibito «Una vergogna» Petrucci: «Basta» (La Sicilia)

“«Carobbio si è venduto gare per anni e la giustizia lo ritiene più credibile»

“grandissime ingiustizie». L’allenatore bianconero si difende a modo suo («Sono antipatico perché vinco? ») e avverte il mondo del calcio. «Lo dico ai miei colleghi e ai calciatori: oggi è toccato a me, domani può toccare a voi. Aprite gli occhi e non mettete la testa sotto la sabbia». L’intervista concessa da Piero Sandulli a Radio Capital sul procedimento nei confronti di Antonio Conte potrebbe costare caro all’avvocato romano, componente della Corte di giustizia federale, un procedimento disciplinare. Il giudice dopo la sentenza aveva detto «gli è andata bene poteva rischiare tre anni di squalifica». Non era mai successo che dopo una sentenza un giudice facesse dichiarazioni. La Federcalcio ha infatti segnalato il suo comportamento alla commissione di garanzia della giustizia sportiva, sulla base del combinato disposto dall’art. 28 (comma 2) del codice di giustizia sportiva e dall’art. 2 del regolamento di disciplina dei componenti degli organi di giustizia sportiva, che precludono ai giudici la possibilità di esprimere commenti sui processi nei quali sono coinvolti.

Petrucci: «Giù le mani dai giudici sportivi» (Tuttosport)

“«Basta con questi attacchi ai giudici e alla giustizia sportiva». Il presidente del Coni, Gianni Petrucci non ce la fa più, la misura è colma. Continua a far da pompiere (chissà per quanto ancora), vede le macerie del fortino cadere una ad una, e con loro la credibilità di un calcio ormai contaminato da giocatori infedeli e dal calcioscommesse. Gianni Petrucci è con Giancarlo Abete, lombrello perfetto di una federazione che ormai sembra un porto di mare tra giudici che parlano delle loro sentenze per radio e condannati che si legano davanti alla federazione. Hanno parlato tutti, ma esplode proprio dopo gli ultimi attacchi della Juventus alla giustizia sportiva. Vede il rischio di una deflagrazione del sistema e delle regole, e non può permetterlo, lo richiede il suo ruolo.

LA FIGC LO SEGNALA ALLA COMMISSIONE DI GARANZIA (Tuttosport)

“Procedimento disciplinare Sandulli adesso rischia

“«Conte? Gli andata anche bene». Le parole di Piero Sandulli non sono passate inosservate alla Figc, che ieri ha segnalato alla Commissione di Garanzia sulla Giustizia Sportiva (presidente Pasquale De Lise) il comportamento del giudice della Corte di Giustizia. La vicenda è impolverata di appena 24 ore, quando mercoledì pomeriggio, a sentenza pubblicata, intervistato da Radio Capital e Radio Sportiva, Sandulli commentava come segue la condanna di Antonio Conte a 10 mesi per una sola omessa denuncia: «Se per Novara-Siena non abbiamo avuto elementi tali da giustificare laccusa di omessa denuncia perché sembrava curioso che un allenatore esperto come Conte va nello spogliatoio a dire che cè laccordo per il pareggio, per la gara con lAlbinoLeffe si poteva ipotizzare qualcosa di diverso…», precisando anche che lipotesi di illecito non era da scartare: «Se il procuratore federale avesse proposto lillecito sarebbe stato accolto? Non lo so, ma probabilmente sarebbe stato più coerente visto la questione giuridica che si è posta…».

IL RICHIAMO DI PETRUCCI: FORTE, CHIARO E NECESSARIO (La Gazzetta dello Sport)

“«I l calcio non può pensare di vivere senza regole o in spregio di quelle esistenti approfittando di casse di risonanza mediatiche». Lo dice Gianni Petrucci, senza mai citare Conte e la Juventus, al termine di una giornata in cui i toni sono tornati ad alzarsi oltre il livello di guardia. Aggiunge anche un’altra cosa, il presidente del Coni: «Ci vuole rispetto per giudici e arbitri altrimenti sarà il caos e questo il Coni non può consentirlo». Arbitri, come quelli del Tnas, Tribunale di arbitrato dello sport presso il Coni, che dovrà decidere in terza e ultima istanza sui famosi dieci mesi di squalifica di Conte, e che ha la strada aperta, una sola omessa denuncia e non più due, per una riduzione della pena. Andrea Agnelli nel j’accuse del giorno precedente («E’ una caccia alle streghe»), più per convinzione che per calcolo si era addirittura affidato al Coni nella nuova disputa con la Federcalcio,ma forse col passare delle ore avrà compreso che diplomazia e bon ton sarebbe meglio riservarli alle istituzioni sportive in senso lato, e non ad personam.

«Albinoleffe-Siena era illecito sportivo» (Il Corriere dello Sport)

Lesclusione di Mastronunzio, lammissione di Stellini (che i giudici ricordano indagato a Bari), la credibilità di Carobbio: le motivazioni ai 10 mesi di stop

“Guarda sul nostro sito il video della conferenza di Conte e dei legali

Albinoleffe-Siena era illecito sportivo. Conte sapeva non solo perché «non potesse non sapere», ma perché mise fuori rosa Mastronunzio, ovvero colui che non aveva aderito alla combine e che, se impiegato, poteva far saltare il banco. La confessione di Stellini non solo avvalora le dichiarazioni di Carobbio, ma è un autogol. Quello Stellini che «è un fidato collaboratore di Conte (tanto da averlo seguito in tutte le squadre in cui l’odierno appellante ha ricoperto il ruolo di capo allenatore, compresa la Juventus, dal cui staff tecnico si è dimesso solo successivamente alla conclusione del giudizio di primo grado e al coinvolgimento nelle indagini di Bari». Quello Stellini che «risulta, peraltro, coinvolto nelle indagini penali attualmente in corso da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari con riferimento a episodi di illecito sportivo che coinvolgerebbero la squadra del Bari con riferimento anche ad una delle due stagioni sportive, quella 2008/2009, in cui la predetta compagine era allenata da Conte». Suona quasi come un monito al tecnico, anche per il futuro: in tanti hanno già cantato?? ai magistrati. Nelle 13 pagine di motivazioni sulla squalifica di Conte (uscite a tempo di record, dopo le parole del giudice Sandulli) ci sono poi tirate dorecchie e rimproveri per tutti, dalla Procura Federale agli avvocati di Conte, Bongiorno e De Rensis (si salva solo lavvocato Chiappero: la sua trattazione sulla difformità combine-discorso motivazionale?? ha trovato ampio credito davanti alla Corte di Giustizia Federale.


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