STAMPA – Conte ed il “Real” Catania

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Con il Catania Conte affida l’attacco alla coppia Giovinco-Vucinic (La Stampa)

“Il tecnico: «Ho quattro attaccanti che sono in salute e stanno bene, ma io scelgo in base alle caratteristiche degli avversari. Io non devo ragionare da tifoso, ma da tecnico che cerca di andare oltre al fatto del gol».

““La Champions ci toglie forze, ma ci dà anche energia positiva: ora è aumentata la nostra autostima e la consapevolezza nei giocatori. Però facciamo attenzione al Real Catania perché perdere punti ora in campionato sarebbe letale sotto tutti i punti di vista”. Antonio Conte vuole sfruttare l’onda lunga della qualificazione ai quarti di Champions per accelerare verso il bis scudetto. Oggi, allo Juventus Stadium, i bianconeri sfideranno la squadra rivelazione di Maran con la formazione tipo e la coppia Vucinic-Giovinco in attacco. A loro due toccherà rispondere al tandem Matri-Quagliarella che ha deciso la partita col Celtic con un gol per tempo. “Ho quattro attaccanti che sono in salute e stanno bene – dice il tecnico juventino -, ma io scelgo in base alle caratteristiche degli avversari. Ecco perché tante volte uno fa un gol e la domenica successiva dopo non gioca. Io non devo ragionare da tifoso, ma da tecnico che cerca di andare oltre al fatto del gol”.

Conte non fa il Mourinho: «Il mio futuro è alla Juve» (Il Giornale)

” Oggi il «Real» Catania, omaggiato da Antonio Conte del titolo nobiliare. In futuro, almeno nel prossimo, ancora Juventus. A patto che l’ambiente bianconero – tifosi, ma per certi versi anche la società – non pretenda la luna. Il Chelsea e magari anche il Real Madrid possono aspettare: «In questo momento non c’è alcuna possibilità che io me ne vada a fine stagione – ha detto ieri Conte -. Il rapporto con la società è di grandissimo feeling. Serve comunque mantenere i piedi ben piantati per terra, perché senza grandi risorse economiche il nostro percorso di crescita sarà molto più lungo. Dobbiamo conservare l’entusiasmo che c’era l’anno scorso e non perdere di vista la realtà, altrimenti cambia tutto». Tradotto: vincere la Champions, oggi come oggi e magari anche domani, è utopia pura. «In Europa esiste un distacco importante nei confronti delle squadre che non hanno difficoltà di cassa. Se l’anno prossimo avessimo 120-150 milioni da spendere, mi assumerei la responsabilità di vincere la Coppa: altrimenti no». Testa bassa e lavorare, punto e basta. Ognuno badando al proprio ruolo, limando quegli spigoli che ogni tanto emergono qua e là – in passato ci sono state visioni diverse anche, ma non solo, con Marotta – senza perdere di vista gli obiettivi comuni. «Volete sapere se mi farebbe gola allenare il club di uno sceicco? Ognuno di noi ha un percorso di crescita da fare, un cammino che procede per gradi tenendo anche conto delle difficoltà economiche in cui versa il Paese. Il mio è iniziato l’anno scorso grazie a un presidente che, con mia grandissima riconoscenza, ha scommesso su un tecnico che in tre anni aveva vinto due campionati di serie B. Mi sento già in una grandissima squadra: il Bayern Monaco ha in Germania lo stesso appeal che ha la Juve in Italia. Alla fine, penso che tutto il mondo sia paese».

Conte non molla la Juve (Il Tempo)

«Nessuna possibilità che me ne vada a fine stagione»

“È più importante il Real Catania – copyright Antonio Conte – o il futuro dello stesso allenatore bianconero? Lui non ha dubbi, non fosse altro perché le recenti voci che lo vorrebbero pronto a dire «sì» alla corte di Abramovich e del Chelsea le accoglie con un sorriso, rimandando però il tutto a chissà quando. Non certo al prossimo giugno, ecco: «In questo momento non c’è alcuna possibilità che io me ne vada a fine stagione. Il rapporto con la società è di grandissimo feeling. Serve, comunque, mantenere i piedi ben piantati per terra, perché senza grandi risorse economiche il nostro percorso di crescita sarà molto più lungo. Dobbiamo conservare l’entusiasmo che c’era l’anno scorso e non perdere di vista la realtà, altrimenti cambia tutto». Tradotto: vincere la Champions, oggi come oggi e magari anche domani, è utopia pura. «In Champions c’è un distacco importante nei riguardi delle squadre che non hanno difficoltà di cassa. Se l’anno prossimo avessimo 120-150 milioni da spendere, allora mi assumerei la responsabilità di vincere la Coppa Campioni: altrimenti no».

Conte teme i rossazzurri: “Attenti al Real Catania” (Live Sicilia)

“Alla vigilia del match contro il Catania di Rolando Maran, Antonio Conte avverte l’ambiente bianconero sul pericolo che Lodi e compagni possono portare: “Facciamo attenzione a questo ‘Real’ Catania. Perdere punti adesso potrebbe risultarci fatale”.

“Il presente (il Catania), il futuro prossimo (il bis dello scudetto), quello remoto (aspirare alle prime posizioni in Europa). Antonio Conte lancia messaggi a tutto campo, con particolare passione nella conferenza stampa pre Juventus-Catania. Ai tifosi chiede, come al solito, di riempire la ‘bolgia’ dello Stadium, ma anche di non pretendere troppo: “Se danno per scontato che sia normale vincere due scudetti e magari l’anno prossimo la Champions, sono fuori strada. Gli elogi fanno bene a tutti, aumentano l’autostima, ma siamo solo all’inizio di un percorso, che richiede certi tempi. Domani attenti al Real Catania (testuale, ndr), perché è una squadra assai ostica e perdere punti adesso potrebbe rivelarsi letale”.

L’uomo del futuro (Repubblica)

Conte: “Nessuna chance che lasci questa Juve

“Chelsea, City, Real, il tecnico risponde ai rumors di mercato: “Resto, ma il gap economico con i grandi club è ancora troppo grande”. Oggi la sfida al Catania

“Conte, in sostanza, teme che in futuro ogni successo venga dato per scontato e, dunque, ogni insuccesso per peccato mortale. Per alzare l’asticella dell’ambizione, o accelerare i tempi di crescita («Ci siamo instradati, ma siamo ancora lontani dal livello internazionale che vogliamo raggiungere»), dovrebbe anche aumentare il budget: questo sembra il messaggio trasversale alla proprietà, mentre il piano quinquennale prevede un altro mercato senza sprechi (ci si può esporre per una trentina di milioni, a meno che il cammino in Champions prosegua dilatando le risorse), il che significa che la Juve non potrebbe vincere un’asta per un giocatore di alto livello (con il Bayern per Suarez, giusto per dare un’idea). Per questo Conte tiene porte socchiuse, quando imbocca un discorso che parla di futuro: nulla può essere dato per scontato. «Comunque, adesso dobbiamo pensare al Real Catania, grande avversario. Sono sicuro che chi ci insegue sotto sotto pensi alla remuntada ». Oggi la Juve sarà in formazione tipo, l’unico dubbio è tra Asamoah e Peluso. Il Catania è privo di Bergessio e Barrientos, due terzi del suo gran tridente.

InContentabile: resto ma… (La Gazzetta dello Sport)

“«Per vincere la Champions servono almeno 120 milioni»

“Milan, esci allo scoperto Intanto, oggi «c’è da affrontare il Real Catania (dice proprio così, ndr), squadra fortissima, rivelazione del campionato. Mi aspetto una gara ostica, ci servirà tutto l’aiuto della nostra gente, abbiamo bisogno di uno stadio pieno, entusiasta e magari voglioso di festeggiare pure l’accesso ai quarti di Champions. Ogni punto perso potrebbe risultare letale». Anche perché da dietro sale forte il Milan. «Ci credono, ci credono nella remuntada—sorride Conte —. Galliani ci dà già campioni al cento per cento, ma Allegri intanto parla di 99%… È il segno che ci stanno provando. Stiamo molto attenti a non mollare nulla per strada, il campionato è ancora aperto, e penso pure a Napoli e Lazio». Non nomina l’Inter: è solo un caso? Forse no. Forse trattatasi di fredda analisi tecnica, seguita all’altalenante rendimento della banda Stramaccioni.

La fuga (Il Corriere della Sera)

Conte lancia la Juve scudetto e allontana le sirene: «Resto qui Grande sintonia con Agnelli»

“Se la porta della Champions è spalancata, quella del campionato «è ancora apertissima». Antonio Conte è un allenatore sorridente e l’unica fuga a cui pensa adesso è quella in classifica. Di muoversi da questa Juventus, non ha alcuna intenzione. L’unica controindicazione del momento magico dei bianconeri, già con sei punti sul Napoli (che diventano sette grazie al vantaggio nello scontro diretto) e qualificati ai quarti di Champions in scioltezza, è quella di perdere di vista la routine: allo Juventus Stadium arriva il Catania, la vera sorpresa stagionale e forse anche l’unica «nemica giurata» della Juventus dopo le scintille della gara d’andata (gol di Bergessio regolare ma annullato dall’arbitro di porta e gol juventino decisivo viziato da un fuorigioco), rimaste accese per lunghi mesi soprattutto grazie al presidente siciliano Pulvirenti, deferito per aver dato della «zitella isterica» ad Andrea Agnelli. Ma Conte è costretto a discettare più del suo futuro che del presente. E non a caso parla di «Real» Catania. Come dire: siamo pronti anche per il Bernabeu, ma oggi trattiamo i siciliani come meritano, con grande attenzione e la formazione migliore.


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