STAMPA – Coppa, La che B festeggia e che si dispera

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Crotone, la beffa brucia «E c’è molto da lavorare» (La Gazzetta dello Sport)

“Sfortuna, scorie della preparazione e i costi del rodaggio. Il Crotone si trova fuori dalla Coppa Italia per la classica e cinica lotteria dei rigori (errori dal dischetto di Salzano e Torregrossa), contro una Casertana che, comunque, ha giocato a viso aperto, sebbene ci sia una categoria di differenza. Per i campani (tra i maggiori candidati alla vittoria del girone sud di Lega Pro) una traversa a favore, mentre per i ragazzi di Vrenna due paratone su attacchi di Torregrossa, arrivato ad un passo dal gol con colpi di testa ravvicinati

Il Trapani si fa male da solo Boscaglia: «K.o. bugiardo» (La Gazzetta dello Sport)

“Una nota stonata la «settima» del Trapani contro la Cremonese. Nelle precedenti sfide (sei) era andata sempre bene ai granata, con 4 pari e 2 vittorie. Stavolta a passare però è la. Una serata che i 6.500 del Provinciale speravano diversa: invece sono tornati a casa delusi dal risultato e perplessi nel giudizio su di un Trapani che si è fatto male da solo. Una distrazione dopo pochi secondi dall’inizio su una rimessa laterale, cosa già vista lo scorso anno, ed ecco la frittata servita su un piatto d’argento sul piede del cinico Kirilov.

Brescia sorride «Un Corvia così può farci volare»(La Gazzetta dello Sport)

Biancoazzurri ok con la Pro Vercelli (21) Di Caracciolo il gol decisivo nel finale: «Stiamo lavorando per migliorare l’intesa»

“Per la prima volta Andrea Caracciolo e Daniele Corvia sono davvero gemelli del gol. Mai capitato di applaudirli per un gol nella stessa partita. Succede al «Rigamonti», nel debutto ufficiale della stagione, in Coppa Italia contro la Pro Vercelli. Corvia conferma il suo precampionato strepitoso: 12 reti nelle amichevoli e con la capocciata rompighiaccio contro i piemontesi fanno 13. L’Airone, invece, all’ultimo secondo è furbo nel procurarsi il rigore per un contatto con Mohamed Coly e di ghiaccio nel trasformarlo con una botta sotto la traversa.

Reti in valigia Lupoli spinge avanti Varese(La Gazzetta dello Sport)

 

“Solo uno dei giocatori del Varese ancora sul mercato aveva risposto presente per la partita di Coppa Italia con la Juve Stabia, e alla fine è stato premiato. La qualificazione dei biancorossi al terzo turno (troverà l’Entella, sabato prossimo al Franco Ossola), porta soprattutto la firma di Arturo Lupoli, autore del rigore che ha spianato la strada alla squadra di Stefano Bettinelli e del terzo gol, messo a segno con opportunismo e prontezza di riflessi. La scelta di non chiamarsi fuori, come hanno fatto invece gli altri cinque compagni in partenza, ma di essere in campo per dare sostanza a un attacco spuntato, considerate le assenze contemporanee di Forte, Miracoli e Momenté, ha messo le ali al Varese. E ha fatto finalmente brillare Lupoli, per la prima volta protagonista assoluto da quando è in biancorosso. La doppietta fa capire la stoffa dell’attaccante, che nella passata stagione era stato più che altro in panchina e tribuna prima di essere ceduto in Ungheria all’Honved.

«Bari, un gol così bello non l’avevo mai segnato» (La Gazzetta dello Sport)

De Luca «Ho chiuso gli occhi, ho tentato la rovesciata, è andata bene» Cozzi, il vice di Mangia, bada al sodo: «Importante passare il turno»

” Soffre ma passa il turno. Comunque, una bella botta di vita per gli 11.424 paganti che hanno premiato i biancorossi a metà agosto. A sistemare la pratica Savona ci pensano Cristian Galano, che onora nel modo migliore la fascia di capitano, e Giuseppe De Luca che inventa una rovesciata spettacolare. Due gioielli incastonati in un match in chiaroscuro, che il Bari ha giocato in dieci per circa mezz’ora (espulso Sabelli). «Proprio nel momento più difficile e in inferiorità numerica — attacca Paolo Cozzi, che ha sostituito in panchina lo squalificato Mangia — siamo riusciti a realizzare il gol della vittoria. L’importante era passare il turno. D’altra parte in questo momento della stagione le insidie sono dietro l’angolo. Manca la lucidità necessaria per interpretare al meglio certe situazioni. In difesa c’è stata qualche imprecisione, inutile negarlo. Soprattutto dopo che il Savona ha cambiato modulo. Poi ci siamo sistemati meglio. Ma si sono viste anche cose buone. Donnarumma tra i pali? Scelte del mister, ma non credo che siano definitive».

Latina, tanta sofferenza «Tra 15 giorni saremo al top» (La Gazzetta dello Sport)

“Il Latina accede al terzo turno della Tim Cup, domenica sarà ospite del Brescia, ma ci sono voluti i rigori per avere ragione del Novara che oggi spera nel reintegro in Serie B. Era lecito attendersi di più dopo le confortanti prove con Perugia (21) e Lazio (11). Un deciso passo indietro dei nerazzurri, «ma siamo ancora in fase di preparazione – si giustifica il centrale Marcello Cottafava –, dobbiamo limare certi meccanismi, siamo imballati. Sapevamo che il Novara ci avrebbe messo in difficoltà, ma nel primo tempo saremmo comunque dovuti passare in vantaggio. Tra quindici giorni – assicura – ci faremo trovare pronti per l’inizio del campionato». Già. Gambe pesanti, scarsa lucidità e il gioco della squadra di Mario Beretta è risultato asfittico, prevedibile, lento. Pettinari ha siglato il suo primo gol in nerazzurro dopo i diciannove firmati nei tre anni trascorsi a Crotone. La qualità del gioco nerazzurro è leggermente migliorata con l’inserimento di Petagna e il passaggio al 433, poca cosa. Sarà calcio d’agosto, ma Beretta ha di che lavorare.

Frosinone brutta botta «Ma usciamo a testa alta» (La Gazzetta dello Sport)

“È finita 31 dopo i calci di rigore al Matusa tra Frosinone e Como in favore degli ospiti che, così, passano al terzo turno della Tim cup. Il Frosinone ha attaccato senza soluzione di continuità, specie nei due tempi supplementari, ma ha trovato davanti a se una difesa comasca arcigna e un portiere, Crispino, in serata di grazia. Tre gli interventi miracolosi dell’estremo difensore lariano che, per altro, ha parato anche uno dei calci di rigore. Deluso del risultato il tecnico dei ciociari Roberto Stellone, ma non della prestazione dei suoi: «Dispiace per il risultato e per non aver regalato la prima soddisfazione ai nostri tifosi, ma per quanto riguarda la prova della squadra mi ritengo soddisfatto. I ragazzi in campo hanno dato l’anima, hanno preso d’assedio a più riprese l’area del Como ma, per troppa precipitazione o per sfortuna o ancora per la bravura del loro portiere, non sono riusciti a capitalizzare le occasioni loro capitate. Peccato perché ci tenevamo a passare il turno. Purtroppo il Como è stato più bravo di noi ai calci di rigore».


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