CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.
Pulvirenti, chi ha sbagliato e che cosa? (La Sicilia 09-04-2014)
Società troppo difesa? C’è un tempo per denunciare e un tempo per correggere gli errori
“Comprensibilmente il momento della delusione corrisponde anche con quello della voglia di fare processi ed emettere sentenze. E naturale che sia così, ed è scontato che sul banco degli imputati finisca il presidente Pulvirenti. Prendiamo spunto da una lettera aperta che ci scrive il lettore Giovanni Nicotra […]Pulvirenti sa bene che in estate la società ha commesso alcuni errori di valutazione. La società, dunque lui. Nessun tentativo di sottrarsi alle responsabilità, ma a campionato in corso e con quell’ultima partita contro il Torino giocata sperando nell’impossibile […] sarebbe stato utile elencare errori e responsabili di questa stagione balorda? Per ottenere quale obiettivo? Finire la devastazione di un ambiente reso fragile dai risultati e dall’epilogo che sta maturando? Per quanto ne sappiamo il presidente medita interventi strutturali radicali per il Catania che dovrà nascere per affrontare la prossima stagione e mentre i giochi sono in corso, parliamo anche degli equilibri interni al Catania (società, squadra) è decisamente sconsigliabile annunciare quel che sarà. Per questo, al contrario di quel che lei pensa, oggi c’è per l’opinione pubblica giustamente un unico responsabile di questo campionato disgraziato: il presidente. E il Catania, le ricordo, non solo non è fallito, ma risulta essere in buona salute. Lo ricordo perché lei cita la Windjet, la cui vicenda si è conclusa con un concordato liquidatorio, dopo essere entrata in una crisi pesantissima esattamente come la maggior parte delle compagnie aeree di tutto il mondo, Emirati esclusi… In quel caso non difendevamo Pulvirenti, ma un’impresa siciliana che per anni aveva fatto volare milioni di passeggeri a prezzi low cost, aiutando il territorio, l’economia e il turismo di questa terra. E che proprio per questo avrebbe meritato un’attenzione diversa dalla politica e dal mondo imprenditoriale. Avremmo difesa la compagnia, i lavoratori e il diritto dei siciliani a volare a tariffe sociali anche se non fosse stata di Pulvirenti, ovviamente. Così come abbiamo difeso in tanti anni il Catania cercando di essere sempre costruttivi, anche nella cattiva sorte, anche quando eravamo reduci dalla trasferta di Casarano e non da San Siro.
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