STAMPA- Cosentino o Delli Carri, chi sta facendo “mercato”?

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Catania, i primi nomi di Delli Carri Ardemagni è il sogno in attacco (Live Sicilia)

“Il nuovo direttore sportivo non ha perso tempo e si è subito messo alla ricerca di nuovi innesti da offrire a Marcolin. La difesa potrebbe essere rivoluzionata, in avanti si pensa al bomber milanese, che allo Spezia gioca poco e in rossazzurro ritroverebbe il tecnico.

“Che a Catania sia iniziato un nuovo progetto si sa, e che fosse inevitabile che tutto ciò accadesse è ancor più scontato. Oltre alla nomina di Dario Marcolin come successore del traghettatore Pellegrino alla guida della prima squadra, nel giorno dell’Epifania è arrivata anche quella di Daniele Delli Carri in qualità di nuovo direttore sportivo del club etneo. Si tratta di una novità di spessore, visto che l’ex dirigente, tra le altre, di Pescara e Genoa andrà a svolgere in prima persona le mansioni che erano state svolte con pessimi risultati, sia durante il mercato di riparazione di un anno fa che in quello della scorsa estate, dall’attuale amministratore delegato Pablo Cosentino, il quale si limiterà ora a svolgere incarichi amministrativi, come da dicitura del proprio incarico in seno alla società. Si tratta di qualcosa che molti speravano che accadesse, e che si è concretizzato all’improvviso, proprio alle porte di una nuova finestra di mercato che vedrà inevitabilmente il Catania tra le formazioni più attive, sia in entrata che in uscita […]Si dovrebbe partire quasi certamente dalle cessioni, nonostante non sia poi così folta la rosa a disposizione di Dario Marcolin, tra infortuni e squalifiche che ne renderanno il compito tutt’altro che agevole, almeno nelle prime uscite ufficiali. E la difesa sembra essere il reparto più soggetto ad attenzioni da parte di Delli Carri. Sembra ormai sicura la partenza, nei prossimi giorni, dei due centrali difensivi titolari della prima parte della stagione, con Nicolas Spolli e Alexis Rolin pronti a fare le valigie per proseguire altrove la stagione e la carriera. Su quest’ultimo è sempre più insistente il pressing da parte del Boca Juniors, che spera di concludere l’operazione entro pochi giorni, mentre il capitano dovrebbe trasferirsi in Emilia, con il Sassuolo e il Bologna che stanno provando ad aggiudicarsi il suo cartellino: in particolare, con i felsinei sarebbe già in piedi una trattativa che prevedrebbe l’approdo in rossazzurro di Pazienza e Troianiello, ma l’ex rosanero starebbe nicchiando, proprio a causa dei suoi trascorsi a Palermo. Al posto di Spolli e Peruzzi, Marcolin potrebbe guidare un nuovo tandem di centrali tutto italiano composto da Valerio Di Cesare, il cui arrivo dal Brescia è prossimo, e Nicola Belmonte, per il quale Stramaccioni, tecnico dell’Udinese, sembra stia mollando la presa. Quasi sicuri di andare via da Catania anche i due terzini sinistri sudamericani, Nicolas Monzon e Gino Peruzzi, con quest’ultimo che sembra avere più mercato rispetto al primo.

Catania, le scelte della svolta Cosentino o la va o la spacca (La Sicilia 7 gennaio)

“Ci si sta lavorando a Torre del Grifo e con una serie di contatti sparsi in tutta Italia, mezza Europa e tre quarti di Sud America, ma bisogna anche sottolineare che, piaccia o no, ad occuparsene in prima persona è Pablo Cosentino. Diciamo piaccia o no perché è nota la contrapposizione che s’è ormai consolidata nell’ambiente e che ha diviso bruscamente l’amministratore delegato rossazzurro dalla piazza e dai tifosi. Ma forse proprio per questo, ma certamente anche per questo, Pablo Cosentino è al lavoro ininterrottamente da settimane per chiudere le operazioni di mercato. Ieri abbiamo raccontato della linea che ha preso e che ha dettato nei giorni scorsi il presidente Pulvirenti, quella, cioè, che chiede alla squadra un impegno straordinario, una risposta carica di orgoglio. Pablo Cosentino, dal canto suo, è rimasto, ovvio, abbondantemente deluso dal risultato registrato dalla squadra e abbastanza infuriato per il rendimento di alcuni uomini su cui lui aveva puntato e scommesso quasi personalmente. Non si aspettava un esito tanto negativo e anche se, facendo la sua parte di dirigente sino in fondo, ha difeso la squadra anche quando era francamente indifendibile, adesso che siamo a bocce ferme sta lavorando per attuare la rivoluzione. Anche Pablo Cosentino tace, anzi tanto più lui che in questi mesi è stato costantemente attaccato dai tifosi, ritenuto il responsabile di questa situazione, della scelta degli uomini presi in estate, delle conferme e delle cessioni. L’ad rossazzurro lo sa, non ha gradito per niente, ma essendo uomo che conosce i meccanismi del calcio sa pure che contestazioni, rabbia, dissenso fanno parte del gioco quando le cose vanno male. Così Cosentino mastica amaro, amarissimo, ha preso atto della scelta delle curve e di molti altri gruppi del tifo organizzato di promuovere l’abbandono dello stadio e, di fatto, della squadra. Aspetto dolorosissimo e assai triste, per tutti. Da un lato per la società, anche se magari in questo momento non lo dice. Dall’altro lato per i tifosi che di tutto si priverebbero, tranne che del loro stadio e delle loro curve. Ma sembra che in questo momento ci sia ben poco da fare: tocca alla società dare risposte concrete, precise, inequivocabili, determinare la svolta. Dunque tocca a Cosentino. Ecco perché l’ad del Catania è volato in Sud America tra Natale e Capodanno, avendo già avviato alcuni contatti, sembra evidente oggi con il trapelare delle notizie e delle indiscrezioni, per la cessione di alcuni giocatori che hanno mercato da quelle parti. A partire da uno dei giocatori su cui Cosentino aveva davvero scommesso, cioè quel Sebastian Leto più volte indicato come un lusso per il Catania.