STAMPA- Cosenza beffato, come il Catania

Fonte: PianetaLecce.it
Redazione

Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

IL COSENZA SPRECA E PERDE SULL’UNICO TIRO SUBÌTO AL 91’ (Corriere dello Sport)

“Un gol allo scadere mette in ginocchio il Cosenza, e ne complica il cammino in vista del ritorno al “Marulla” col Sudtirol. C’è un gol di Cia – che non segnava da settembre – a fare le fortune degli altoatesini, outsider nei play off di serie C e squadra dalla solidità confermata. Dopo sei vittorie consecutive in trasferta, i calabresi si fermano di colpo e cedono nel finale. L’infortunio di Camigliano dopo quattro minuti è sintomo di una partita nata sotto una cattiva stella per il gruppo di Braglia: così, al primo tiro in porta avversario il Coaumentasenza prende un gol che lo costringerà a vincere nel ritorno di domenica. EQUILIBRIO. Dentro subito Pascali, vicinissimo al gol in un paio di occasioni. Un cambio speso subito ma che non altera i meccanismi difensivi del Cosenza: Costantino, spauracchi vero perché ha demolito la Viterbese quasi da solo, viene molto limitato. Per il Sudtirol, ora vicino a un’altra impresa – quella di staccare il pass per la finalissima di Pescara – si tratta della 18ª partita quest’anno senza prendere gol. Numeri importanti, per la squadra in mano a Zanetti. Subito pericolosi i calabresi, con un tentativo di D’Orazio con palla a lato di un metro e mezzo. E’ lo stesso Pascali, che su un calcio d’angolo semina il panico nella difesa del Sudtirol con un colpo di testa in piena area.

Il Südtirol va in orbita Cosenza steso al fotofinish (Gazzetta dello Sport)

“Se una pecca si può trovare agli uomini di Piero Braglia, è quella di non aver affondato il forcing alla ricerca d’una vittoria che avrebbe, probabilmente, chiuso il discorso qualificazione. Errore madornale vista la distrazione nel finale che è costata addirittura la sconfitta. Una vittoria che, invece, rappresenta per il Südtirol l’ennesima perla d’una stagione che comunque vada resterà indimenticabile. Zanetti ha dovuto rinunciare fin dall’inizio a due uomini cardine come Gyasi e Berardocco, si è chiuso a riccio puntando al pareggio e ha goduto nel finale di quel pizzico di fortuna che non guasta mai nelle stagioni che segnano le carriere. Al ritorno mancherà anche Sgarbi, il leader della difesa, squalificato (stessa cosa sull’altro fronte a Dermaku) e davanti agli oltre 10.000 di Cosenza ci vorrà un miracolo per raggiungere Pescara.

L’ALTO ADIGE PASSA AL 90’ (TuttoSport)

“L’Alto Adige stappa il prosecco al Druso, con il gol di Cia che al 45’ della ripresa manda al tappeto il Cosenza. La sfida parte è già alla prima situazione mister Braglia è costretto a rivedere lo scacchiere sostituendo l’acciaccato Camigliano che lascia il posto a Pascali. Le fasi iniziali della gara non regolano emozioni, tanto che il taccuino annota solo le conclusioni senza pretese di Costantino (18’) e D’Orazio (19’). Al 38’ il Cosenza confeziona una “mezza” palla gol, con il tiro carambolato di D’Orazio la cui parabola è intercettata sulla linea dal provvidenziale intervento di testa di Smith. L’Alto Adige risponde a fil di sirena con la zuccata di Candellone manda la palla a sfiorare il palo. In avvio di ripresa Mungo al 7’ semina scompiglio nella retroguardia locale, il centrocampista ruba il tempo a difensori e si presenta davanti ad Offredi ma sparacchia sull’esterno della rete. Al’11’ Broh s‘invola sulla sinistra, detta per Costantino il cui rasoterra non spaventa Saracco. L’occasionissima capita sui piedi di Mungo al 15’: sulla corta respinta delle difesa biancorossa la palla svicola verso l’esterno che di prima intenzione spedisce di poco a lato.