STAMPA – Così i quotidiani nazionali

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

L’Inter dilaga a Catania (Il Corriere della Sera)

Colpisce con Palacio e affonda con Nagatomo e Alvarez

“Non è forse ancora una rinascita definitiva, ma l’Inter che ha espugnato Catania con apparente facilità, assomiglia davvero ad una squadra […]I siciliani, sconfitti a Firenze all’esordio e smaniosi di prendersi una rivincita, ci provano all’inizio, sprecano una ghiotta opportunità con Leto, solo davanti ad Handanovic, poi restano imbrigliati nella ragnatela nerazzurra.[…] Così fulmina il Catania troppo allegro: volata di Jonathan che si beve Monzon e dal fondo spiattella l’assist migliore per Palacio, che rompe l’equilibrio: secondo gol in campionato, quarto in tre partite considerando la coppa Italia. […] Per il Catania la partita diventa un tormento. Alvarez segna il 3-0 dopo un perfetto slalom. Andujar, portiere dei catanesi, evita in almeno due circostanze un passivo più severo.

Catania-Inter 0-3, show dei nerazzurri al ‘Massimino’ (Repubblica)

” Netta e meritata l’affermazione dell’Inter quindi, che arriva alla pausa con tante certezze in più ed è pronta ad affrontare la Juventus, al ritorno, con meno paure. Bergessio e Castro si fanno subito vivi dalle parti di Handanovic, che blocca però senza problemi. Palacio prova a rompere l’assedio etneo, quindi Leto salta Nagatomo ma spreca malamente calciando addosso al portiere sloveno da due passi […] Il Catania fatica a riorganizzarsi […] Il Catania accusa il colpo, Maran prova a scuoterlo inserendo anche Doukara (per Leto) […] Il Catania deve ritrovare la compattezza e la brillantezza dello scorso anno e non sarà facile sostituire il ‘Pitù Barrientos, a un passo dalla cessione in Qatar

Cata… strofe (La Gazzetta dello Sport)

“In marzo l’Inter aveva vinto al Cibali al fondo di una partita rocambolesca e il Catania aveva diversi motivi per recriminare. Stavolta c’è poco da salvare. Rolando Maran si può forse aggrappare all’occasione sciupata da Leto sullo 00, per il resto buio pesto. E’ stato ceduto Barrientos, condannato suo malgrado alla sepoltura sportiva in Qatar. Perdita importante, che toglie molto, ma il brillante Catania che fu non può essere evaporato. Che i meriti dell’Inter siano stati più determinanti dei demeriti del Catania?

L’Inter vince a Catania e rimane in testa (Il Corriere della Sera)

“Erano dieci anni che l’Inter non vinceva le prime due partite di campionato. L’obiettivo, mancato persino da Mancini e Mourinho, è stato centrato da Mazzarri: dopo i due gol al Genoa, ecco il 3-0 a Catania, in una gara in cui i nerazzurri hanno sofferto la metà della metà di quanto avevano messo in preventivo e di quanto era capitato nel passato. Così il confronto del 14 settembre a San Siro con la Juve sarà fra due squadre con gli stessi punti in classifica e con gli stessi gol fatti (cinque). L’Inter, che molto deve ancora crescere, ha dimostrato di avere personalità, gioco, attenzione in fase difensiva (zero gol subito), importanti soluzioni offensive, con Palacio che ha aperto il tris interista a metà primo tempo, prima che nella ripresa il risultato venisse messo in cassaforte da Nagatomo e Alvarez. Il merito di Mazzarri è quello di aver già costruito una squadra, dove tutti sanno che cosa fare, anche se qualcuno potrebbe farlo meglio, tutti corrono, tutti si sacrificano. Secondo copione, il Catania ha provato a partire forte e ha costruito un’occasione importante con Leto davanti ad Handanovic, reattivo nella risposta, ma ha trovato una decisa opposizione da parte dell’Inter, che ha subito replicato con il tiro di Jonathan (Andujar in angolo) e ha conquistato, metro dopo metro, il controllo della gara. Mazzarri ha riproposto la squadra del primo tempo con il Genoa, con la sola variante di Kovacic per Kuzmanovic e ancora con un solo vero attaccante (Palacio). Quando si insiste sulla stessa formazione, significa che il tecnico è convinto di avere già le idee chiare e la partita lo ha confermato. Alla terza occasione, dopo quella sprecata da Alvarez, è arrivato il vantaggio nerazzurro: Jonathan ha interpretato il ruolo di esterno destro con una velocità che non si vedeva dai tempi del miglior Maicon, ha superato Monzon e ha messo in mezzo all’area per il gol di Palacio. È stato questo il miglior momento dell’Inter, che ha inibito a lungo il gioco del Catania, con una sapiente occupazione degli spazi, una totale copertura del campo e alcuni recuperi di Campagnaro.


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