STAMPA – Così parla la serie B

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Falco ci riprova «Ora gol utili» (La Gazzetta dello Sport)

“«Speravo in un altro risultato, che il mio gol potesse portare punti alla squadra. Invece così non è stato e per questo sono rammaricato». Non sa darsi pace Filippo Falco. Sperava che il suo bellissimo gol al Modena, il primo in Serie B, coincidesse con la seconda vittoria esterna del Trapani. Al Braglia, invece, un altro boccone amaro. Il Trapani ha evidenziato difficoltà nel gestire il gioco a centrocampo, nello sfruttare in maniera efficace gli spazi, nel proteggere la difesa in fase di non possesso.

Drago torchia la sua squadra (La Gazzetta dello Sport)

“Continua il silenzio stampa in casa Crotone, prolungato anche dopo la sconfitta di Varese. Eppure l’inizio del silenzio era stato motivato con il preciso intento di «estraniarsi dall’esterno al fine di ritrovare la giusta concentrazione». Ebbene per una settimana la squadra è stata in quarantena, lontana dalla città, in assoluto silenzio e in ritiro ovattato.

De Luca e la rinascita Bari «Ora ho la testa più libera Che pressione con Mangia» (La Gazzetta dello Sport)

“«Grazie a Nicola ho ritrovato fiducia in me stesso. È grintoso sia in allenamento che in gara. Voglio rimanere qui e tornare a far gol»

“L a zanzara ha ripreso a pungere. Contro il Latina si è rivisto il vero De Luca. Vivo, pimpante, incisivo. Gli è mancato il gol, ma ha offerto l’assist vincente a Minala. «Ho la testa più libera – confida il ventitreenne attaccante biancorosso, rilanciato da Davide Nicola al posto di Galano –. E tutto mi va molto meglio. Ho ritrovato fiducia in me stesso. Il presupposto principale per rendere al massimo. Contro il Latina è andata benone, soprattutto perché abbiamo portato a casa tre punti pesantissimi. Sul piano del gioco è stata una delle nostre migliori partite. Ecco, speriamo che a Brescia riesca anche a ritrovare il gol. Sarebbe il più bel regalo di Natale». DOPO MANGIA Un risveglio dovuto, forse, anche a un ruolo che appare assai più congeniale alle sue caratteristiche: seconda punta, libera di svariare sull’intero fronte offensivo. «Caputo e io ci integriamo bene – rileva De Luca –. Siamo entrambi rapidi, possiamo creare molti grattacapi alle difese avversarie». Non è un mistero, il ragazzo ha sofferto più dei suoi compagni la sfortunata parentesi di Devis Mangia in panchina. Perché l’ex tecnico del Bari è stato il suo maestro, lo ha voluto a tutti i costi. Ma i risultati non sono arrivati. «L’esonero di Mangia è stato il nostro fallimento, non il suo. Mi è dispiaciuto molto. Avrei voluto dargli di più, anche sul piano del carattere, della voglia. Avevo gli occhi addosso, ho finito per rendere meno di quel che avrei potuto. Poi, nel calcio va così, quando le cose non vanno il primo a pagare è sempre l’allenatore».


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