STAMPA- Così parla la serie B

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

La grinta di Rea «Non molliamo: i nostri tifosi ci stiano vicini» (La Gazzetta dello Sport)

“N elle ultime due stagioni, i derby con il Brescia sono stati incubi per il Varese, che si è salvato solo lo scorso 4 ottobre, grazie alla punizione con cui Gianpietro Zecchin aveva fissato l’1¬1 al 94’. Gli altri tre precedenti si erano rivelati ben più tremendi, come ricorda il difensore biancorosso Angelo Rea, costretto a fare lo spettatore due volte: «Ero squalificato sia nel dicembre 2013, quando avevamo perso 2¬4 al Rigamonti, sia a maggio del 2014, quando era stata durissima assistere a Masnago alla nostra settima sconfitta consecutiva: quella che aveva causato il secondo esonero di Stefano Sottili, condannandoci ai playout. L’anno prima ero invece in campo per il drammatico scontro dell’ultima giornata: c’eravamo presentati a Brescia con un piede nei playoff, per cui ci sarebbe bastato il pareggio. Alla fine però tornammo a casa con un amarissimo 0¬2, che brucia ancora»

Da Calori a Caracciolo «Una vittoria per risalire» (La Gazzetta dello Sport)

“I n fondo è liberatorio. Un confronto decisivo, da dentro¬o¬fuori. Un’ultima spiaggia anticipata per un Brescia che oggi a Varese, a voler ben vedere, ha un solo risultato. Perché con la penalizzazione in arrivo è straultimo, con un piede e mezzo in Lega Pro. La paura paralizza le gambe. Urge uno scatto d’orgoglio. Per risalire dal guano a questo punto bisognerebbe andare avanti a botte di 3 punti, a lungo. FIDUCIA Il tecnico Alessandro Calori, che da giorni cerca di rincuorare una banda sull’orlo del baratro, si consola all’idea di ritrovare la squadra che gli ha dato la gioia più bella da allenatore biancazzurro. Era il 18 maggio 2013, finì 2¬0. Ma si era al Rigamonti. E in palio c’erano i playoff, non una flebile speranza¬salvezza da rinforzare come questo pomeriggio all’Ossola. «È una sfida troppo importante, abbiamo bisogno di vittorie — ammette il tecnico —. Per salvarci dobbiamo fare qualcosa di straordinario. Qualcosa per cui un giorno i nostri tifosi potrebbero ringraziarci e offrirci un caffè. Questa squadra ha valori, ho parlato con i ragazzi, mi sono confrontato con loro e sono fiducioso: possiamo farcela, dobbiamo crederci».

Bari hai la bussola rotta «A Modena per la svolta» (La Gazzetta dello Sport)

“Nicola: «Fuori casa si fa fatica? Giochiamo bene, mancano i punti In una settimana tre match delicati, ma queste sfide mi piacciono»

“A desso i conti devono tornare anche in trasferta visto che con Nicola s’è raccolto un bottino misero: quattro punti in cinque sfide. La vittoria all’ultimo respiro di Cittadella, il pari di Perugia e tre scivoloni: a Bologna, Brescia e Livorno. Va da sé che i biancorossi, rilanciati dal successo contro il Lanciano, dovranno cambiare a Modena. Quindi Nicola vorrebbe vincere anche per avere altre risposte convincenti dal gruppo. Ancor più, per ritrovarsi in una posizione di classifica più consona ai programmi societari. Non certo per dare l’ultima spallata a Walter Novellino. «Non so se questa sia davvero l’ultima spiaggia per lui. So però che fa questo mestiere da tanti anni. E lo conosce benissimo». In realtà, l’obiettivo tutt’altro che nascosto del tecnico biancorosso è la ricerca della continuità. «Il salto di qualità di ogni squadra – spiega – è concentrato nella capacità di ripetere le cose e l’atteggiamento giusto. Una dote indispensabile per chi gioca a certi livelli. Non è una questione di partite in casa o in trasferta, ma di raggiungere quanto prima quota 50. E allora, dobbiamo essere bravi a riproporre quanto di buono fatto con il Lanciano, e non solo. Dalla partita contro l’Entella in poi abbiamo perso due volte, ma la squadra ha sempre espresso qualità nel gioco e nel carattere».

Drago lo sa «Sarà dura ma ci servono punti salvezza» (La Gazzetta dello Sport)

“Tre partite di cui due in casa. Il Crotone non può più fallire, deve incassare il massimo possibile. Drago deve lottare anche contro le avversità. Squalifiche e infortuni in queste settimane stanno decimando la squadra: mai o raramente in questa stagione Drago ha schierato la migliore formazione due volte di fila. «Inutile girarci attorno, saremo noi gli artefici del nostro destino. Per cui sappiamo benissimo che dovremo mettercela tutta e cercare di dare quello che abbiamo dentro e dobbiamo andare anche oltre a quello che può essere il nostro limite. Insomma – spiega Drago – dovremo andare a cercare risorse dappertutto anche a costo di raschiare il barile. I punti sicuramente non ce li regalerà nessuno ma dovremo andarceli a procurare da soli e cercare di fare molto di più di quello che non abbiamo fatto finora».

Furia Boscaglia «Trapani battuto solo dall’arbitro» (La Gazzetta dello Sport)

“«Difficile commentare una sconfitta così. Il Latina non ha mai tirato in porta, lo ha fatto solo grazie a due regali dell’arbitro, una punizione di Valiani all’87’ e il rigore inventato al 90’. Due errori di Fabbri, purtroppo non è la prima volta nei nostri confronti». Così Roberto Boscaglia appena entra in sala stampa. Il ricordo sicuramente è riferito a un episodio analogo, con lo stesso arbitro Fabbri, aprile del 2012 a Bolzano con l’Alto Adige: rigore contro, pari (1¬1) e Trapani scavalcato dallo Spezia che andò in B. Davvero amareggiato il tecnico. «Anche il pareggio mi avrebbe lasciato l’amaro in bocca perché le vere occasioni da gol le abbiamo avute noi. Fra l’altro un minuto prima dell’episodio decisivo l’arbitro non ha concesso un fallo netto su Curiale in piena area. Da domani comunque ci rimetteremo a lavorare col solito impegno pensando al Livorno».