STAMPA- Così parla la serie B

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

«Se il Bari è solo a quota 40 vuol dire che ha problemi» (La Gazzetta dello Sport)

“La verità di Ebagua: «Avessimo chiuso l’andata con 5 punti in più… Io penso prima alla salvezza. Vinciamo a Pescara e saremo più vicini»

“T orna Ebagua. Nella notte di Pescara riprenderà posto al centro della prima linea dopo aver scontato un turno di squalifica contro il suo vecchio amore, il Varese. Un delicato incrocio evitato che gli ha consentito di caricarsi per un match che può decidere la stagione del Bari. Ormai il conto alla rovescia è scattato, mancano undici turni alla fine. Logico che i tifosi biancorossi, su tutti il presidente Gianluca Paparesta, si attendano una botta di vita all’Adriatico. Per insaporire il finale di campionato. IN DEBITO Il gol non è mai stato un chiodo fisso per Osanimen Giulio Ebagua. Lavora tanto per la squadra, incassa colpi e li restituisce, in campo si sente sempre. Ma è pur vero che un centravanti non può fare a meno del vizio più bello. Ed Ebagua è fermo alla doppietta (con un rigore) al Frosinone. Le uniche due gioie intense provate in biancorosso. Seguite da sette, lunghe, giornate di digiuno. «Mi sento in debito, in difetto col Bari – confessa Ebagua –. Non sto vivendo un momento positivo, ma mi sto allenando bene. E prima o dopo, il lavoro paga. Il gol? Per me è vita. Ma l’esperienza mi ha insegnato che se non arriva, non devi mai fasciarti la testa. Se non segni, piuttosto, devi dare ancora di più per la squadra». Un pensiero lo «condiziona» in queste ore. Sta per diventare papà per la seconda volta. «Aspettiamo una bambina, nascerà a Treviso come il primogenito. Perché negarlo, in questi giorni, la lontananza dalla famiglia mi pesa. Ma faccio il professionista». Sorride quando gli chiedi del modulo: «Ho sempre preferito giocare con una punta accanto, in un 4¬4¬2, ma è giusto che mi sacrifichi per gli interessi della squadra. Con il 4¬3¬3 abbiamo trovato i giusti equilibri, concediamo meno e attacchiamo meglio. Quindi, va bene»

Curiale entusiasta «Dai Trapani adesso battiamo Bologna» (La Gazzetta dello Sport)

“D a tre partite Davis Curiale teneva nascosto un ciuccio per neonati dentro i pantaloncini della divisa. Sabato al primo dei due gol segnati alla Ternana lo ha messo in bocca, festeggiando così la nascita di Vito, il suo primogenito, e la sua prima rete con la maglia granata. Un gol vanamente atteso da quando a fine gennaio è stato acquistato dal Frosinone: «Sì perché era il mio sogno tornare a casa e giocare per questa maglia anche se sapevo che era un’arma a doppio taglio, perché se fai male ti si girano tutti contro, se fai bene diventi un idolo» dice l’attaccante, di Campobello di Mazara.

Suciu punta forte «Crotone più attento Ci giochiamo tutto» (La Gazzetta dello Sport)

“T rentadue punti e con 11 giornate ancora da giocare. La salvezza del Crotone è ancora lontana, secondo tabelle stilate in segreto mancherebbero ancora qualcosa come 15 o 16 punti per chiudere a quota 48. Un bottino di punti che i rossoblù che costringerà il Crotone ad una media punti maggiore di quella conquistata finora. Sei gare in casa e 5 in trasferta, e visto che i punti in palio sono 33 i rossoblù dovrebbero intascare la metà del bottino che li separa da qui ad una ipotetica tranquilla permanenza in serie B. Dopo il pareggio di Cittadella è più che normale che la formazione di Drago debba mettere lo stadio Ezio Scida al centro delle sue potenzialità. Vincendo tutte le gare in casa la salvezza sarebbe certa ma si sa che gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo.