STAMPA- Così parla la serie B

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

E Cosmi ha applausi per tutti «L’uscita di Gomis ci ha frenati ma poi è stato un Trapani doc» (La Gazzetta dello Sport)

“«Nel gesto di Lys Gomis che, seppur semisvenuto, ha cercato di tirarsi su c’è tutto il Trapani di oggi»: così Serse Cosmi, il tecnico dei granata, fotografa la sua squadra a fine partita. Era il 14’ della ripresa quando il portiere in uno scontro con Masina rimaneva esanime a terra. Soccorso dallo staff medico, sebbene intontito, tentava di rialzarsi ma crollava a terra e veniva trasportato in ospedale dove gli veniva riscontrato un trauma cranico. GRANDE ORGOGLIO La tac fattagli in ospedale ha escluso comunque delle complicanze. «Tenuto conto dell’avversario direi che oggi la squadra ha giocato meglio rispetto alla partita con la Ternana. Ha mostrato innanzitutto grande orgoglio — commenta soddisfatto Cosmi — Nel primo tempo eravamo ansiosi, abbiamo commesso degli errori. Nella ripresa, però, siamo scesi in campo col piglio giusto. Direi che abbiamo fatto vedere anche un buon calcio, a tratti sembrava che la squadra giocasse quasi a memoria. Dopo l’incidente a Gomis per un po’ la squadra ha subito un contraccolpo, per 10 minuti ha giocato sotto ritmo, poi però è venuta fuori alla grande, giocando palloni semplici, creando l’impossibile, solo che non abbiamo concretizzato». TRASFORMATO Contro il temuto Bologna s’è visto un Trapani per certi versi trasformato rispetto a qualche settimana fa: «Aspettiamo ancora una settimana prima di dire che è cambiato — ammonisce Cosmi, arrivato sulla panchina del Trapani al posto di Roberto Boscaglia – La partita col Brescia la ritengo ancora più difficile di quella di oggi. Dobbiamo essere comunque più che soddisfatti di ciò che la squadra ha fatto vedere».

«Crotone sprint, Torregrossa ingenuo» (La Gazzetta dello Sport)

“T erza vittoria di fila allo Scida, terzo risultato positivo del Crotone. La cura comincia a dare i suoi effetti anche se ancora una volta qualcosa ha contribuito a guastare la festa. Dezi ha dovuto dare forfait alla vigilia della gara e Torregrossa si è fatto cacciare ingenuamente col risultato ampiamente in mano al Crotone. «Purtroppo siamo condannati a soffrire e così sarà fino alla fine — esordisce Drago — ma non è una novità, lo sapevamo e ci faremo ancora più forti di prima. Dezi ha subito un problema muscolare nella rifinitura e ora vedremo per quanto ne avrà. Ernesto mi ha fatto davvero arrabbiare per l’ingenuità perché non puoi protestare quando sei in vantaggio per 2¬0. Comunque risolveremo anche questo problema. La gara? Calori mi ha sorpreso con la difesa a 3 e il centrocampo numericamente in superiorità e nel primo tempo abbiamo sofferto molto i loro esterni che si infilavano nelle nostre maglie ma siamo stati bravi a contenerli. Nel secondo tempo loro hanno mollato e siamo usciti forti noi grazie alla caparbietà alla voglia di vincere. Peccato nel finale ma come ho detto, il nostro destino è quello di soffrire gara dopo gara fino alla fine del campionato».

«Latina, ti fai i gol da solo…» (La Gazzetta dello Sport)

“E ra e rimane una stagione in bilico per il Latina. La vittoria di Brescia (1¬2) aveva dato l’illusione che la formazione pontina potesse vivere un campionato diverso, la sconfitta interna con lo Spezia (1¬2) riporta invece ad una sola lunghezza il margine dei nerazzurri sulle posizioni playout e quindi riporta vecchie apprensioni. «Sono stati 95’ di grande sofferenza, abbiamo avuto fortuna», le parole di Nenad Bjelica, l’allenatore croato dei liguri. «Lo ha detto anche a me – rivela Mark Iuliano, il tecnico del Latina –, d’altra parte noi gli abbiamo dato una grossa mano, i due gol ce li siamo fatti da soli». È mancata soprattutto la capacità di concretizzare in una situazione che comunque ha registrato una cospicua dose di mala sorte: «Abbiamo giocato bene, con intensità. Il primo gol è nato da un episodio sfortunato (scivolone di Alhassan, ndr) e il secondo avrebbe potuto uccidere un elefante, invece abbiamo dimezzato lo scarto, continuando a creare, ma concretizzando poco». La classifica torna a farsi precaria dopo le tante difficoltà già attraversate dall’inizio della stagione: «E sarà così fino alla fine – conclude il tecnico –. È la conferma che la nostra vittoria del campionato si chiama salvezza».