STAMPA-Così parla la serie B

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Lo sfogo Abate «Basta insulti a me e famiglia» (La Gazzetta dello Sport)

“Squadra e tifosi contenti a metà per il pareggio del Trapani a Brescia. Ma ieri l’argomento principe è stato lo sfogo di Giovanni Abate (FOTO LAPRESSE) a fine gara, incomprensibile ai più visto che l’attaccante non aveva chiarito contro chi si era scagliato. «Mi sono stancato, adesso dico basta – aveva detto fra l’altro nel post-gara. Sul giocatore Abate potete dire tutto quello che volete. Ma quando parlate di me come persona, sciacquatevi la bocca tutti, giornalisti e tifosi…». Detto da un giocatore-simbolo, spesso capitano, tali dichiarazioni hanno fatto scalpore. A chiarire le cose ieri sera è intervenuto un comunicato dello stesso Abate: «Da un po’ di tempo – precisa – sono stato bersaglio da parte di alcuni pseudo tifosi di attacchi spesso violenti e che hanno coinvolto incredibilmente anche la mia famiglia, oggetto di insulti per strada anche in mia assenza.

Martella osa «Dai Crotone ora Spezia ko» (La Gazzetta dello Sport)

“Drago è stato accontentato: la porta di Cordaz è rimasta inviolata, ma un po’ di amaro in bocca resta. Le migliori palle gol le ha confezionate il Crotone, il miglior gioco anche (specie nel primo tempo), le migliori parate sono di Koprivec anche se Lanzafame e Ardemagni hanno fatto tremare le caviglie e la traversa. Ma niente più. «Peccato perché potevamo davvero fare bottino pieno e invece, come spesso accade, torniamo a casa con meno di quanto meritato. Per fortuna questa volta non abbiamo perso come magari ci è capitato in altre occasioni». Bruno Martella così si esprime a freddo dopo la gara del Renato Curi, match che il Crotone ha saputo gestire meglio dei padroni di casa nonostante l’orario e il caldo.

De Luca non resta al palo «Ho voglia di gol: subito» (La Gazzetta dello Sport)

“G li è rimasto il colpo in canna e tanta voglia di gol. L’unica cosa che non gli è riuscita contro la Pro Vercelli (ha colpito un palo). Giuseppe De Luca è un mix di adrenalina e sincerità: «Ho giocato una delle mie migliori partite con il Bari, ma se non faccio gol mi incazzo. La vittoria mi ha consolato. Anche dopo l’espulsione di Ebagua, siamo stati determinati, decisi a vincere. Tutto il Bari è stato encomiabile». Tre punti per pensare a che? «Preziosi per avvicinarci al primo obiettivo (la salvezza, ndr). Meglio andare cauti, per il resto. Ogni volta che ci siamo sbilanciati, siamo rimasti a mani vuote». Non vuole sbilanciarsi nemmeno per la sfida di Terni? «È sempre complicato affrontare chi lotta per la salvezza. Ma, sia chiaro, non andremo con l’intenzione di strappare un pareggino.

L’obiettivo è la A «Corsari a Trapani» (La Gazzetta dello Sport)

“A rchiviato il derby tra il Frosinone e il Latina, mai giocato per motivi di ordine pubblico per decisione del prefetto del capoluogo ciociaro Emilia Zarrilli, sono rimaste le scorie di veleni e polemiche che hanno coinvolto tifoserie, club e addirittura i due sindaci. Il direttore generale Ernesto Salvini ci tiene a riportare la vicenda nei giusti binari in attesa che il derby vada in scena (manca solo l’ufficialità per martedì 14 aprile alle ore 17). «Mi sembra che da parte di qualcuno si sia voluto rappresentare una ricostruzione degli avvenimenti, che hanno portato poi al rinvio, diversa dalla realtà facendo passare il sindaco di Frosinone (fautore del rinvio, ndr) come il bersaglio di pressioni e addirittura di minacce ¬ dice Salvini ¬ . Falsità pure e semplici perché quella di Nicola Ottaviani voleva essere un’opera di prevenzione, per abbassare i toni delle polemiche, stemperare gli animi più esasperati e permettere che il derby fosse stata solo una festa di sport per tutti».