STAMPA- Crisi Lecce, ma il calendario aiuta

Redazione

Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Lecce, ora è vera crisi Mail calendario è con te (La Gazzetta dello Sport)

“I capi d’accusa: turnover spintoeDi Piazza quasi ai margini”

“In pochi giorni il sogno si è trasformato in un incubo. Dopo il pari con l’Andria e la sconfitta di Caserta, Lecce trema davanti allo spettro di un’altra bruciante rimonta. Catania e Trapani si sono riavvicinate a -4. Ma per una delle due il distacco virtuale potrebbe essere di un solo punto, visto che i giallorossi dovranno riposare proprio nel giorno in cui le siciliane si affronteranno nello scontro diretto. L’ACCUSA Appena 8 punti nelle ultime 6 partite, tra le due sconfitte con la Juve Stabia e a Caserta. Dalla fine di febbraio a domenica scorsa, il Lecce ha viaggiato a una media da playoff striminziti. La squadra ha accusato una flessione netta, sotto l’aspetto atletico e mentale. Ma il calo di questo marzo terribile è figlio anche di una campagna di rafforzamento disastrosa. A parte Saraniti, che ha dato un contributo importantissimo con i suoi 4 gol, per il resto Tabanelli, Legittimo e Selasi hanno inciso poco o nulla. Anzi, sotto certo aspetti il Lecce è uscito indebolito dal mercato di gennaio, visti il sacrificio di Pacilli (finito fuori rosa per rientrare nel parametro degli Over) e la cessione di Drudi, che poteva rappresentare una valida alternativa in difesa. Senza dimenticare la cessione di Turchetta, acquistato in estate e subito girato in prestito alla Casertana. Oggi un elemento con le sue caratteristiche avrebbe fatto davvero comodo a Liverani, che nelle ultime settimane ci ha messo del suo: con un turnover esagerato che ha fatto perdere punti di riferimento preziosi alla squadra e la rinuncia quasi costante (nell’undici iniziale) a Di Piazza, l’attaccante potenzialmente più pericoloso nel reparto offensivo del Lecce. LA DIFESA L’andamento lento delle ultime settimane non può cancellare la splendida serie di 22 risultati utili consecutivi. Soprattutto nella seconda parte del girone d’andata, il Lecce ha collezionato punti e regalato sprazzi di bel gioco. Liverani (ieri assente alla ripresa della preparazione per un corso obbligatorio a Coverciano), ha avuto il merito di risollevare una squadra in difficoltà, che al momento del suo arrivo galleggiava a metà classifica. Proprio alla luce di questa bella cavalcata, però, diventa ancora più doloroso e per certi versi inspiegabile il crollo.

«Lecce, flessione pericolosa ma i processi non servono» (Quotidiano del Sud)

“Il Lecce smarrito, perso nei suoi equivoci, magari nelle sue paure, quello del calcio quaresimale del “Pinto” di Caserta, postula l’urgenza di un appello: Lecce cercasi, disperatamente. Quello vero, che aveva regalato calcio e sogni per lunghi mesi, quello che sembrava avesse ammazzato anzitempo il campionato. Lecce cercasi, tutti insieme, con caparbietà, determinazione, per non buttare a mare la stagione più bella vissuta sino a poco tempo fa nell’inferno di questa serie C che offende e mortifica lo straordinario racconto della storia pallonara giallorossa. Che cosa sta accadendo? Davvero una sorta di male oscuro può allungare le ombre delle inquietudini sul finale di una stagione esaltante, sino appena a ieri? Cosa fare per ritrovare la forza per lo sprint finale, per levare le braccia al cielo sotto il traguardo della prima domenica di maggio? Proviamo a interrogarci con quattro leccesi che hanno scritto pagine calcistiche importanti: Sergio Brio, Pasquale Bruno, Mimmo Renna, Aldo Sensibile. Dice Brio: «Sta accadendo qualcosa di molto brutto, che non avremmo immaginato. Qualcosa di incredibile, anche difficile da spiegare, specialmente da fuori. Di certo la sconfitta di Caserta in coincidenza delle vittorie di Catania e Trapani ha riacceso l’autostima nelle due siciliane. Ma, attenzione: il primo in classifica è ancora il Lecce, quattro punti di vantaggio, o se volete magari uno solo. Ad inseguire sono ancora gli altri. Il Lecce deve capitalizzare da subito quel vantaggio prezioso che ne fa ancora il capofila e che ha tutto per approdare finalmente in B. Serve però il Lecce migliore della stagione e serve uno sforzo comune fra squadra e pubblico, serve la capacità di rinviare la tentazione dei processi e delle polemiche. Quel Lecce che vinceva sempre non può essere solo un ricordo. Può essere che i calciatori abbiano accusato il peso del momento. Ne ho vissute tante di vicende così, anche con i grandi di serie A».