STAMPA – Crisi Pescara, Palermo, Roma e Inter

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Palermo, addio a Lo Monaco e Gasperini (La Sicilia)

Nuova rivoluzione. Zamparini cambia tutto: il nuovo allenatore è Malesani sino a giugno, torna Perinetti come digì

“Già al termine della partita persa domenica con l’Atalanta, il rapporto era apparso compromesso. Zamparini si era lamentato di una campagna acquisti (25 operazioni, tra acquisti e cessioni) definita non all’altezza di una squadra che deve disputare un finale di stagione da… Europa League per centrare la salvezza. Dopo averci dormito su una notte, ieri Zamparini ha fatto il solito giro di consultazioni telefoniche, poi ha incontrato Lo Monaco, «pianificando» l’addio del dirigente, quindi Gasperini, al quale la sera precedente aveva assicurato la permanenza in panchina. «Come sto? Non troppo bene – ha detto Gasperini – l’incontro con Zamparini praticamente non c’è stato. Il presidente aveva, già, deciso tutto. Sono molto dispiaciuto per come sono andate le cose». L’esperienza di Gasperini a Palermo è durata 20 partite, che hanno portato in dote in classifica appena 16 punti. Aveva raccolto dopo la terza giornata di campionato il «testimone» da Beppe Sannino, testimone che adesso cederà ad Alberto Malesani. Il tecnico di Grugliasco, che ha vissuto nell’ultimo mese un personale dramma familiare, perdendo prima il padre e poi la madre, è il diciannovesimo allenatore del Palermo esonerato da Zamparini (49 complessivamente nella carrierra di presidente dell’imprenditore friulano). Ma servirà l’ennesimo (doppio) colpo di spugna per salvare una squadra allo sbando?

Moratti, un sms a Strama: avanti, la fiducia è totale (Il Corriere della Sera)

L’Inter paga gli errori: troppi e troppo gravi

“Stupisce che all’Inter si stupiscano di avere vinto soltanto una volta nelle ultime sette partite (contro il Pescara). L’anno nuovo ha portato via anche le poche certezze che esistevano. L’unica che rimane, al momento, è racchiusa nell’sms che il presidente ha inviato a Stramaccioni, dopo il disastro di Siena: «La mia stima è sempre la stessa, quella del primo giorno. Guardiamo avanti». Moratti resta convinto della scelta in controtendenza fatta il 26 marzo 2012, anche se in società c’è già chi sponsorizza (da tempo) Walter Mazzarri. La rinnovata fiducia a Stramaccioni, ribadita da Moratti a scanso di equivoci, è fondamentale, per provare a riaccendere il motore, ma forse è venuto il momento di aiutare concretamente il tecnico, mai così solo come in questi mesi. Se Oriali dialogava ogni giorno con Mourinho, che è Mourinho (e con il suo staff), non si vede perché non possa essere riprodotta una situazione simile anche ora che in panchina siede un tecnico da meno di un anno in A.

«Gasperini è stato incoerente» (Il Giornale di Sicilia)

“«Lo Monaco va via?Sono io il migliore comandante per questo Palermo e ci salveremo»

“«Chi lo dice che sarà Malesani il sostituto di Gasperini? È solo uno dei papabili». È decisamente il successore di Gasp, invece,unasceltanoncondivisa dall’ad Lo Monaco, prossimo all’addio, sostituito da chi lo aveva preceduto, ovvero Giorgio Perinetti. È un’ equazione che il presidente nonconferma,maanche questo è un bluff. «Perinetti di nuovo a Palermo? È una possibilità – si limita a dire -ma non è detto, magari Lo Monaco potrebbe ancora restarecomemio collaboratore. Nonèquestionedi scelte più o meno condivise, anche Pietro ha capito che il miglior comandante possibile per il Palermo sono io. La salvezza? Certo che ci credo». Il cammino irregolare del disegno complessivo, però, è evidente.Gasperini aveva avutounasquadracostruitadaPerinetti per Sannino. Malesani avrà un organico plasmato da Lo Monaco, anche sulla base delle indicazioni di Gasp, allenatore che dopo la brevissima esperienza all’Inter incassa la seconda delusione professionale in due stagioni. Un ritorno in Sicilia amarissimo, dopoi bei giorni vissutida calciatore.

Zeman: «La squadra era con me Ma questa Roma ha dei problemi» (La Gazzetta dello Sport)

“E Zeman? Ieri ha salutato un po’ tutti: squadra, staff tecnico e giocatori. Si è soffermato un po’ con Francesco Totti, visto il rapporto speciale tra i due, con il capitano giallorosso che gli ha espresso solidarietà e la solita stima. Poi è salito ai piani alti, dove ha parlato con Walter Sabatini (corteggiato dalla Sampdoria) e Franco Baldini, con quest’ultimo che gli ha spiegato imotivi dell’esonero. «Non sono convinto, per me potevamo andare avanti», è stata la risposta del boemo. Che poi si è sfogato così, in alcuni passaggi mandati in onda da «Undici», la trasmissione di Italia 2: «Sono dispiaciuto per aver chiuso questo capitolo così, pensavo di dare qualche soddisfazione ai tifosi e non ci sono riuscito. Purtroppo sono mancati i risultati, senza di quelli diventa tutto più difficile.Maio in questa squadra ci credevo». Il viso del boemo era tirato, gli occhi lucidi, quelli di chi ci sta male davvero. «Perché ho fallito? Io l’ho capito, la Roma ha dei problemi, altrimenti saremmo stati primi. Manon lo eravamo, quindi i problemi c’erano». Adesso toccherà ad Andreazzoli trovare la medicina giusta e provare a risolverli.

Bergodi al bivio Ora si gioca tutto (La Gazzetta dello Sport)

“Il club gli ha rinnovato la fiducia maaPalermoègarasenzaappello

“La fiducia al tecnico non manca, avendo al momento la fetta minore di responsabilità, ma domenica tutti si giocano una chance decisiva per il futuro. Gli abruzzesi ora sono terzultimi e sul campo della penultima non possono fallire se vogliono evitare la B. «Spero che i ragazzi si rendano conto della posizione in cui siamo scivolati – dice Bergodi – . Fino a ieri eravamo noi a essere inseguiti, adesso ci tocca tornare a inseguire gli altri. Mi auguro che questo dia una scossa alla squadra». La si aspetta anche dagli innesti: Zauri, Sculli e il rientrante Quintero.


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