STAMPA – Derby ad alta tensione

Redazione

Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Messina-Catania ad alta tensione (La Gazzetta dello Sport)

“Oggi si registrerà infatti il record stagionale di presenze al San Filippo con 7.000 spettatori per Messina-Catania, una sfida che oltre al suo fascino vede una serie di elementi collaterali che hanno fatto impennare l’attesa. Per il Messina sarà la prima partita della presidenza Franco Proto, che è catanese e chiede ai suoi ragazzi di rispondere, sul campo, alle parole pronunciate da Lo Monaco alla vigilia: quest’ultimo, ex presidente del Messina, ha il dente avvelenato e torna al San Filippo come Pozzebon, trasferitosi alle falde dell’Etna nemmeno un mese fa. A indossare la numero 9 giallorossa sarà Anastasi, altro ex attesissimo, così come Bucolo e Musacci. In panchina nel Messina altri due ex: Silva e l’ultimo rinforzo Plasmati. Da Catania sono attesi 600 tifosi: per evitare ogni contatto tra le due tifoserie, lo svincolo San Filippo verrà chiuso dalle 12 alle 18: da lì potrà transitare solo la tifoseria ospite..

E i tifosi caricano i giocatori (Il Corriere dello Sport)

“Presenza di tifosi rossazzurri massiccia oggi al San Filippo. La gente di Catania ha riconosciuto l’importanza di questa sfida per la squadra guidata da Mario Petrone e, per il ritorno a Messina, ha fatto incetta dei 500 biglietti messi a disposizione dal club giallorosso. Il “muro” rossazzurro sarà un bel colpo d’occhio. Intanto ieri, prima della partenza in pullman da Torre del Grifo, un gruppo di tifosi ha voluto incoraggiare la squadra. Cori e incitamenti, ma soprattutto un eloquente striscione per dare la carica a chi scenderà in campo contro il Messina, con una scritta a caratteri cubitali. Il Catania è così chiamato a dire la sua e a dimostrare solidità in trasferta.