STAMPA – Donnarumma e Stevanovic caricano il Bari

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Fc Bari, Antonio Donnarumma: “Fidatevi di me, vi conquisterò” (PugliaIn.net)

Contro il Modena sono piombati fischi a fine partita ma Donnarumma è sereno e pronto a non far rimpiangere Guarna: “Enrico nella passata stagione ha fatto molto bene e si è guadagnato la fiducia della piazza. Io non posso fare altro che lavorare per conquistare la stessa fiducia. Il rapporto fra ma e Enrico è ottimo”.

“Donnarumma era preparato a giocare il pallone con i piedi: “Anche mister Gasperini, a Genova, chiedeva a noi portieri lo stesso tipo di giocata – dice il portiere – nel calcio di oggi è fondamentale far ripartire l’azione da dietro. Ma bisogna capire quando è il caso di buttar via la palla onde evitare inutili rischi. Devo migliorare anche sotto questo punto di vista”. E sui fischi ricevuti dalla squadra a fine gara contro il Modena: “Da sempre chi viene allo stadio è libero di esprimere il proprio parere circa quanto ha visto in partita. Noi dobbiamo solo impegnarci per fare meglio. A partire dalla sfida contro il Catania”.

«Assist e gol Sì, nel Bari voglio essere importante» (La Gazzetta dello Sport)

L’ex palermitano Stevanovic «A Catania per me è derby… Un buon motivo per segnare»

“«Voglio sentirmi importante in questo Bari. Fare assist e gol, quel che si richiede a un esterno offensivo. Peraltro nel 433 posso segnare con maggiore frequenza che in passato, mi ritrovo spesso vicino alla porta avversaria». Non solo buoni propositi. Alen Stevanovic, portato in Italia sei anni fa dall’Inter, ha già lasciato più di un’impronta nei primi turni di campionato: un gol (al Livorno) e due assist per Sciaudone e Caputo. Senza contare il taglio delizioso offerto a Defendi contro il Lanciano, chiuso con un pallonetto che ha scheggiato la traversa. «Eppure non ho avuto un avvio facile — confida —, qualche problema fisico mi ha impedito di svolgere l’intera preparazione. Pian piano ho dovuto recuperare, ma ora sono a posto. Reggo i 90’». Va ancora a rilento, invece, l’intero reparto offensivo. Troppo pochi sette gol all’attivo, in rapporto alle occasioni create. «Intanto è importante mettersi nelle condizioni di segnare. Non è certo un presupposto negativo avere una media di 34 palle gol a partita. Poi, ha ragione il tecnico quando sostiene che dobbiamo essere più concreti. La differenza si vede in zona gol, nella capacità di ottimizzare quello che produci. Ma a questo Bari non mancano gli uomini per risolvere il problema: Caputo, Galano e De Luca» […]Gli piace ricordare: «L’anno scorso a Palermo siamo partiti male. Eravamo un gruppo nuovo. Poi abbiamo trovare la giusta rotta, proprio dopo la sconfitta di Bari. Già, fu esonerato Gattuso. Ma per me “Ringhio” diventerà un grande allenatore». Domenica tornerà in Sicilia, a Catania. «L’isola resterà nel mio cuore, a Palermo è nata mia figlia Neva (prende il nome dal fiume che bagna San Pietroburgo, ndr). A Catania però non ho mai giocato. Vorrà dire che se domenica farò gol, avrò un altro valido motivo per essere legato alla Sicilia


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