STAMPA- Dopo Maniero, bisogna ritrovare Rosina

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Riecco Rosina per un Catania più spavaldo che vuole il tris (La Gazzetta dello Sport)

“Il trequartista rientra e agirà dietro le punte. Probabile staffetta con Castro

“P er la terza volta in questo campionato il Catania insegue il tris. Non è un gioco di parole, né uno scioglilingua, ma la realizzazione del famigerato proverbio sotto forma di vittorie: fin qui per gli etnei, c’è due senza tre. La squadra rossazzurra in questa stagione già un paio di volte aveva infilato due vittorie consecutive. Ad ottobre (3 a 1 contro il Vicenza e 5¬1 contro l’Entella) e a gennaio (4 a 0 alla Pro Vercelli e 2 a 0 al Perugia), sempre al Cibali. Sia in autunno che in inverno al club di Torre del Grifo sfuggì il terzo successo di fila: nel primo caso arrivò la sconfitta di Avellino, 1 a 0 e nel secondo il pari interno contro il Crotone (1 a 1). Nell’uno¬due di ottobre in panchina sedeva Sannino, a gennaio c’era già Marcolin. E ancora il tecnico bresciano negli ultimi due turni ha centrato un nuovo bis contro Avellino (1 a 0) e Varese (3 a 0) infrangendo il tabù trasferta. Per la terza volta dunque il Catania cerca di mettere in fila il terzo colpo vincente, nuovamente davanti ai suoi tifosi, nel derby contro il Trapani. Che sia la volta buona? E’ quanto si augurano i tifosi e lo stesso Marcolin, consapevole di giocarsi una bella fetta di salvezza nel match contro Cosmi. Gli etnei perdono Odjer per squalifica (ancora una dimostrazione di ingenuità da parte del ghanese) ma recuperano Rosina che ha scontato il turno di squalifica. E così l’allenatore rossazzurro avrà l’imbarazzo della scelta. Ovvero: rischierà un Catania più spavaldo e arrembante con Rosina a centrocampo al posto del ghanese e il tridente, con Castro (nelle vesti di trequartista) alle spalle delle due punte, Calaiò¬Maniero? Dopo la vittoria di Varese, Marcolin disse a caldo che questa formula gli sembrava un po’ azzardata, ma che ci avrebbe pensato su. L’alternativa sarebbe la conferma della stessa formazione di giovedì scorso, con Escalante al posto di Odjer

RIC MANIERO, gol-terapia ma anche la capacità di non abbattersi mai (La Sicilia 7 Aprile)

“La rete al Varese è stata la sua risposta, da professionista prima serio prima di tutto e goleador dopo, a qualcuno che troppo frettolosamente stava cominciando a dubitare di lui. Riccardo Maniero sotto l’aspetto umano è già un esempio da seguire, perché ha saputo mettersi per un attimo da parte soffrendo in silenzio nonostante fosse arrivato da capocannoniere della serie B dopo aver segnato a Pescara ben 12 gol in 15 partite, una media sbalorditiva. E per Ric che ha voluto fortissimamente il trasferimento a Catania, non deve essere stato facile restare in panchina o addirittura essere sostituito mentre lui in campo stava facendo di tutto per rompere il digiuno con il gol che per un attaccante sono il vero pane quotidiano. Diceva il grande paron del calcio italiano, Nereo Rocco “una punta può anche non saper giocare a pallone ma se fa sempre gol ha il posto in squadra assicurato perché fa bene il suo compito” Maniero che fra l’altro la palla tra i piedi la sa tenere, appena arrivato a Catania, era stato l’autore di una splendida rete al Pro Vercelli, il bis con il Perugia e la sua intesa con Calaiò sembrava già perfetta, poi qualcosa s’è inceppato in un Catania dal rendimento lento, una squadra nervosa, impacciata e fragile psicologicamente come se alle spalle ci fosse qualcuno pronto a innervosirla.